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1
RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE CONSOLIDATA
AL 31 DICEMBRE 2023
Sede Legale
Cellularline S.p.A.
Via Grigoris Lambrakis 1/a
42122 Reggio Emilia (RE)Italia
Dati legali
                                                                            
2
Capitale sociale Euro 21.343.189 i.v.
P. Iva e Codice Fiscale 09800730963
R.E.A. RE-315329
PEC: spa.cellularline@legalmail.it
ISIN: IT0005244618
Codice Alfanumerico: CELL
Sito Corporate: www.cellularlinegroup.com
SOMMARIO
                                                                            
3
16.Classi di strumenti finanziari......................................................................................................31
                                                                            
4
6Note illustrative alle principali voci del Conto Economico..............................................156
                                                                            
5
DATI SOCIETARI DI CELLULARLINE S.p.A.
Sede Legale
Cellularline S.p.A.
Via Grigoris Lambrakis 1/a
42122 Reggio Emilia (RE) – Italia
Dati legali
Capitale sociale Euro 21.343.189 i.v.
P. Iva e Codice Fiscale 09800730963
R.E.A. RE-315329
PEC: spa.cellularline@legalmail.it
ISIN: IT0005244618
Codice Alfanumerico: CELL
Sito Corporate: www.cellularlinegroup.com
                                                                            
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ORGANI SOCIALI E DI CONTROLLO
Consiglio di Amministrazione
Antonio Luigi TazartesPresidente
Christian Aleotti Vice Presidente e Amministratore Delegato
Marco CagnettaAmministratore Esecutivo
Donatella Busso Amministratore Indipendente
Paola VezzaniAmministratore Indipendente
Alessandra BianchiAmministratore Indipendente
Davide Danieli Amministratore
Marco Di LorenzoAmministratore
Walter Alba Amministratore Indipendente
Laura Elena CinquiniAmministratore Indipendente
Comitato Controllo e Rischi
Donatella Busso Presidente e Amministratore
Alessandra Bianchi Amministratore
Paola VezzaniAmministratore
Comitato Nomine e Remunerazione
Paola VezzaniPresidente e Amministratore
Walter AlbaAmministratore Indipendente
Donatella BussoAmministratore
Comitato Operazioni con Parti Correlate
Donatella Busso Presidente e Amministratore
                                                                            
7
Alessandra Bianchi Amministratore
Laura Elena CinquiniAmministratore Indipendente
Collegio Sindacale
Lorenzo RutiglianoPresidente
Daniela BainottiSindaco Effettivo
Paolo ChiussiSindaco Effettivo
Guido PratiSindaco Supplente
Andrea FornaciariSindaco Supplente
Organismo di Vigilanza
Anna DoroPresidente
Alessandro CencioniMembro
Ester MarinoMembro
Società di Revisione Legale
KPMG S.p.A.
                                                                            
8
STRUTTURA DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2023
COMPOSIZIONE DEL GRUPPO
Il Gruppo è composto dalle seguenti società:
Cellularline S.p.A., società di diritto italiano con sede in Via Lambrakis 1/a, Reggio Emilia (Italia), Capogruppo attiva in Italia ed all’estero nel settore della progettazione, distribuzione (anche di prodotti non a proprio marchio) e commercializzazione di accessori e dispositivi per prodotti multimediali (smartphone, tablet, wearable, prodotti audio, ecc.) e per la connettività in movimento (in automobile e in moto/bici), che include una stabile organizzazione situata a Parigi al numero 91, Rue Du Faubourg Saint Honoré (Francia); quest’ultima rappresenta una base fissa presso la quale operano tre dipendenti che svolgono attività prettamente commerciali ed è finalizzata alla gestione dei rapporti con la clientela del mercato francese;
Cellular Spain S.L.U., società di diritto spagnolo con sede a C/ Newton, 1 edificio 2 nave 1, Leganes (Madrid) controllata al 100%, che svolge l’attività distributiva del marchio Cellularline per il mercato spagnolo e portoghese;
Cellular Inmobiliaria Italiana S.L.U., società di diritto spagnolo con sede a Cl. Industrial N.50 Sur Edi 2 Nave 27, Leganes (Madrid) controllata al 100%, che possiede un immobile - ex sede di Cellular Spain - attualmente locato a terzi soggetti;
                                                                            
9
Cellular Immobiliare Helvetica S.A., con sede in Lugano, Via Ferruccio Pelli n. 9 (Svizzera) controllata al 100%, che possiede l’immobile locato alla società commerciale Cellular Swiss S.A.;
Systema S.r.l., società di diritto italiano con sede in Via della Previdenza Sociale 2, Reggio Emilia (Italia), controllata al 100%, è una società attiva a livello europeo nel mercato degli accessori per telefonia mobile nel canale Telco. Si segnala che in data 18 dicembre 2023 la società Systema S.r.l. ha deliberato la fusione per incorporazione della società Pegaso S.r.l.;
Worldconnect AG, società di diritto svizzero con sede a Diepoldsau (Svizzera), controllata all’80%, leader mondiale nel mercato degli adattatori da viaggio premium. La società, è stata fondata nel 2002 ed attraverso i suoi marchi SKROSS e Q2 Power e primarie partnership OEM opera a livello globale con una vasta gamma di prodotti, composta da adattatori multipli da viaggio, adattatori specifici per i singoli Paesi e periferiche di alimentazione;
Coverlab S.r.l, società di diritto italiano con sede in via Mantova 91/A a Parma, controllata al 55%, è una e-commerce company, attiva - attraverso il suo sito proprietario - nel segmento custom degli accessori per smartphone con marchio Coverlab;
Subliros SL, società di diritto spagnolo con sede in C/Jacquard 97, Sabadell (Barcellona), controllata all’80%, è una e-commerce company, attiva - attraverso il suo sito proprietario - nel segmento custom degli accessori per smartphone con marchio Allogio;
Cellularline USA Inc., società di diritto statunitense con sede a New York, 350 5TH AVE FL 41 è una società controllata al 100%, che svolge l’attività distributiva dei prodotti del Gruppo Cellularline in USA e Canada;
Peter Jäckel GmbH, importante player tedesco nel settore degli accessori per smartphone, con sede in Alfeld, cittadina della Bassa Sassonia (Germania), controllata
                                                                            
10
al 60%. La società è stata acquisita a gennaio 2023 ed è presente sul mercato tedesco da oltre 25 anni con primari operatori della consumer electronics;
Cellular Middle East FZE società costituita ad aprile 2023 allo scopo di servire al meglio l’area del Medio Oriente tramite la distribuzione di prodotti a marchio Cellularline, controllata al 100% con sede a Dubai;
Cellular Swiss S.A., società di diritto svizzero con sede in Route de Marais 17, Box N.41, Aigle (Svizzera) collegata al 50%, che svolge l’attività distributiva dei prodotti Cellularline per il mercato svizzero.
                                                                            
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RELAZIONE SULLA GESTIONE
                                                                            
12
1.Premessa
Il Gruppo Cellularline (di seguito anche “Gruppo” o il “Gruppo Cellularline”) è uno dei principali operatori nel settore degli accessori per smartphone e tablet nell’area EMEA, nonché leader di mercato in Italia; inoltre, il Gruppo si posiziona, per volumi, tra i principali operatori in Spagna, Svizzera, Belgio, Germania e Austria, e vanta un buon posizionamento competitivo negli altri Paesi europei.
La Società consolidante (Cellularline S.p.A.) nasce dall’atto di fusione per incorporazione (la Business Combination”), avvenuto in data 28 maggio 2018, delle società Ginetta S.p.A. e Cellular Italia S.p.A. in Crescita S.p.A., società quotata su AIM Italia, Mercato Alternativo del Capitale organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., fino al 21 luglio 2019.
In data 22 luglio 2019 è avvenuto il passaggio di Cellularline al Mercato Telematico Azionario - Segmento STAR - di Borsa Italiana S.p.A.
2.Nota metodologica
Nel prosieguo della presente Relazione sulla Gestione sono riportate informazioni relative alla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo Cellularline relative all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, comparate con i dati del precedente esercizio chiuso al 31 dicembre 2022.
Gli importi sono espressi in Euro migliaia, salvo diversa indicazione.
Le somme e le percentuali sono state calcolate su valori in migliaia di Euro e, pertanto, le eventuali differenze rinvenibili in alcune tabelle sono dovute agli arrotondamenti.
3.Principi contabili di riferimento
La presente Relazione sulla Gestione relativa all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 è stata redatta in ottemperanza a quanto disposto dall’art. 154-ter, c. 4 del D.lgs. 58/98 - T.U.F. - e successive modificazioni ed integrazioni - in osservanza dell’art. 2.2.3 del Regolamento di Borsa.
                                                                            
13
Allo scopo di facilitare la comprensione dell’andamento economico e finanziario del Gruppo sono stati individuati alcuni Indicatori Alternativi di Performance (“IAP”) come definiti dagli orientamenti ESMA 2015/1415. Per una corretta interpretazione di tali IAP si evidenzia quanto segue: (i) tali indicatori sono costruiti esclusivamente a partire da dati storici del Gruppo e non sono indicativi dell'andamento futuro, (ii) gli IAP non sono previsti dagli IFRS e, pur essendo derivati dal bilancio consolidato, non sono assoggettati a revisione contabile, (iii) gli IAP non devono essere considerati sostitutivi degli indicatori previsti dai principi contabili di riferimento (IFRS), (iv) la lettura di detti IAP deve essere effettuata unitamente alle informazioni finanziarie del Gruppo tratte dal Bilancio Consolidato annuale; (v) le definizioni e i criteri adottati per la determinazione degli indicatori utilizzati dal Gruppo, in quanto non rivenienti dai principi contabili di riferimento, potrebbero non essere omogenei con quelli adottati da altre società o gruppi e, pertanto, potrebbero non essere comparabili con quelli eventualmente presentati da tali soggetti, e (vi) gli IAP utilizzati dal Gruppo risultano elaborati con continuità e omogeneità di definizione e rappresentazione per tutti i periodi per i quali sono incluse informazioni finanziarie nel Bilancio Consolidato annuale.
Gli IAP rappresentati (EBITDA Adjusted, EBIT Adjusted, Risultato economico del Gruppo Adjusted, Flusso di cassa generato dalla gestione operativa Adjusted, Indebitamento finanziario netto Adjusted, Indebitamento finanziario netto Adjusted/EBITDA Adjusted LTM, Cash generation e Cash Conversion Ratio) non sono identificati come misure contabili nell’ambito degli IFRS e, pertanto, come sopra esposto, non devono essere considerate misure alternative a quelle fornite dagli schemi di bilancio del Gruppo per la valutazione dell’andamento economico delle stesse e della relativa posizione finanziaria. Sono riportati taluni indicatori definiti Adjustedal fine di rappresentare l’andamento gestionale e finanziario del Gruppo, al netto di eventi non ricorrenti, di eventi non caratteristici e di eventi legati a operazioni straordinarie, così come identificati dal Gruppo. Tali indicatori riflettono le principali grandezze economiche e finanziarie depurate da proventi ed oneri non ricorrenti non strettamente correlabili all’attività e
                                                                            
14
alla gestione caratteristica e permettono quindi un’analisi della performance del Gruppo in modo più coerente negli esercizi rappresentati nella Relazione sulla Gestione.
4.Principali indicatori finanziari e operativi1
Esercizio chiuso al
(In migliaia di Euro)
31 dicembre 2023
31 dicembre 2022
Indicatori economici
Ricavi
158.648
137.644
EBITDA Adjusted2
20.757
16.636
EBIT Adjusted3
14.015
10.253
Risultato economico del Gruppo
3.595
(75.166)
Risultato economico del Gruppo Adjusted4
 
7.678
 
5.702
(In migliaia di Euro)Situazione al
31 dicembre 202331 dicembre 2022
Indicatori patrimoniali e finanziari dell'esercizio  
Flusso di cassa generato dalla gestione operativa18.1818.511
Indebitamento finanziario netto35.38440.384
Indebitamento finanziario netto / EBITDA Adjusted LTM1,7x2,4x
Per maggiori dettagli con riferimento alla variazione dei flussi di cassa generati dalla gestione operativa, si rimanda al paragrafo “7. Situazione Patrimoniale e Finanziaria” inclusa nella presente Relazione sulla Gestione.
1 Gli indicatori Adjusted non sono identificati come misura contabile nell’ambito degli IFRS e, pertanto, non devono essere considerati misura alternativa per la valutazione dei risultati del Gruppo. Poiché la composizione di tali indicatori non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato del Gruppo potrebbe non essere omogeneo sia con quello adottato da altre società sia con quello che potrebbe essere adottato in futuro del Gruppo, o da esso realizzato, e quindi non comparabile. Gruppo, o da esso realizzato, e quindi non comparabile.
2 L’EBITDA Adjusted è dato dall’EBITDA Consolidato rettificato (i) degli oneri/(proventi) non ricorrenti e (ii) degli effetti derivanti da eventi non caratteristici (iii), di eventi legati ad operazioni straordinarie e (iv) dagli utili/(perdite) su cambi operativi.
3 L’EBIT Adjusted è dato dal risultato operativo rettificato (i) degli oneri/(proventi) non ricorrenti e (ii) degli effetti derivanti da eventi non caratteristici (iii) di eventi legati ad operazioni straordinarie e (iv) delle rettifiche degli ammortamenti relativi alla Purchase Price Allocation.
4 Il Risultato d’esercizio Consolidato Adjusted è calcolato come Risultato d’esercizio Consolidato aggiustato (i) delle rettifiche incorporate nell’ EBITDA Adjusted, (ii) delle rettifiche degli ammortamenti derivanti dalla Purchase Price Allocation, (iii) Impairment dell’avviamento (iv) delle rettifiche degli oneri/(proventi) finanziari non ricorrenti, (v) dell’impatto fiscale teorico di tali rettifiche
                                                                            
15
5.Andamento del mercato
Il mercato in cui opera il Gruppo è caratterizzato da fenomeni di stagionalità tipici del mercato dei prodotti elettronici e degli accessori. Le vendite sono superiori nel secondo semestre di ogni esercizio, con un picco di domanda in prossimità e nel corso del periodo natalizio.
Il contesto di mercato EMEA degli accessori per smartphone di valore inferiore a Euro 100 (quello in cui opera principalmente il Gruppo) ha manifestato un andamento nel 2023 in crescita rispetto al precedente esercizio rilevando un incremento pari al 2% circa a valore, segnando invece una leggera flessione a volume (-2,4%) fenomeno, quest’ultimo, molto legato all’andamento del mercato primario degli smartphones. L’andamento a valore in ambito accessori è stato positivo per quasi tutti i principali mercati europei, con incrementi significativi sul mercato spagnolo (+7% sull’anno 2022).
6.Risultati economici e patrimoniali del Gruppo
Gli schemi di conto economico presentati nel prosieguo della presente Relazione sulla Gestione sono stati riclassificati secondo modalità di esposizione ritenute dal management utili a rappresentare l’andamento della redditività operativa del Gruppo nel corso dell’esercizio.
                                                                            
16
Conto economico riclassificato
(Euro migliaia)31/12/2023Di cui parti correlate% sui Ricavi31/12/2022Di cui parti correlate% sui Ricavi
Ricavi delle vendite158.6485.433100%137.6445.120100%
Costo del venduto(97.459)-61,4%(88.849)-64,5%
Margine Operativo Lordo61.18938,6%48.795 35,5%
Costi di vendita e distribuzione(29.233)-18,4%(25.604)-18,6%
Costi generali e amministrativi(27.818)(12)-17,5%(101.272)(12)-73,6%
Altri (Costi)/Ricavi non operativi7370,5%1.7871,3%
Risultato operativo4.8763,1%(76.294) -55,4%
* di cui ammortamenti PPA6.6694,2%6.4634,7%
* di cui Impairment avviamento--75.42554,8%
                                                                            
17
* di cui costi/(ricavi) non ricorrenti
2.134
1,3%
2.731
2,0%
* di cui utili/(perdite) su cambi operativi
335
0,2%
1.928
1,4%
Risultato operativo Adjusted (EBIT Adjusted)
14.015
8,8%
10.253
 
7,4%
* di cui ammortamenti (esclusi ammortamenti PPA)
6.742
4,2%
6.384
4,6%
EBITDA Adjusted
20.757
13,1%
16.636
 
12,1%
Proventi finanziari
2.434
1,5%
1.632
1,2%
Oneri finanziari
(3.942)
-2,5%
(2.287)
-1,7%
Utile/(perdita) su cambi
622
0,4%
2.095
1,5%
Proventi/(oneri) da partecipazioni
260
0,2%
38
 
0,0%
Risultato prima delle imposte
4.250
2,7%
(74.816)
 
-54,4%
* di cui ammortamenti PPA
6.669
4,2%
6.463
4,7%
* di cui Impairment avviamento
-
-
75.425
 
54,8%
* di cui costi/(ricavi) non ricorrenti
2.134
1,3%
2.731
2,0%
* di cui impatto fair value warrant e put & call
(2.296)
-1,4%
(1.514)
-1,1%
Risultato prima delle imposte Adjusted
10.757
6,8%
8.289
 
6,0%
Imposte correnti e differite
(655)
-0,4%
(349)
 
-0,3%
Risultato economico di periodo del Gruppo
3.595
2,3%
(75.166)
 
-54,6%
* di cui ammortamenti PPA
6.669
4,2%
6.463
4,7%
* di cui Impairment avviamento
-
-
75.425
 
54,8%
* di cui costi/(ricavi) non ricorrenti
2.134
1,3%
          2.731
2,0%
* di cui impatto fair value warrant e put & call
(2.296)
-1,4%
(1.514)
-1,1%
* di cui effetto fiscale relativo alle voci precedenti
(2.424)
-1,5%
(2.237)
-1,6%
Risultato economico di periodo del Gruppo Adjusted
7.678
4,8%
5.702
 
4,1%
6.1Ricavi consolidati
Nel 2023 i Ricavi delle vendite, pari ad Euro 158.648 migliaia (Euro 137.644 migliaia nel 2022), sono aumentati di Euro 21.004 migliaia (+15,3%), grazie all’incremento delle vendite sia nel mercato domestico sia di quello internazionale. In particolare, quest’ultimo sta beneficiando dell’impulso del recente accordo distributivo siglato con riferimento all’area DACH, dell’incremento delle vendite da parte di Worldconnect, da un nuovo accordo commerciale con una catena distributiva spagnola, e da ultimo, dell’inclusione dei ricavi delle società neoacquisite.
La quota di ricavi generata dal Gruppo al di fuori dell’Italia ha raggiunto il 51,6% nel 2023 (47,7% nel 2022).
                                                                            
18
Si precisa che Peter Jäckel GmbH (acquisita a gennaio 2023) e Subliros SL (controllata a partire dall’ultimo trimestre 2022), hanno contribuito per il 3,3% del fatturato complessivo del Gruppo e che l’evoluzione dei ricavi like-for-like (ovvero la comparazione delle vendite con quelle dello scorso periodo sulla base di un perimetro omogeneo) si attesta a circa un +11%.
 
6.1.1Ricavi consolidati per linea di prodotto
Il Gruppo progetta, distribuisce e commercializza una vasta gamma di prodotti suddivisi nelle seguenti linee di prodotto:
(i)Linea di prodotto Red, comprendente accessori per dispositivi multimediali (quali custodie, cover, supporti per auto, vetri protettivi, alimentatori, carica batterie portatili, cavi dati e di ricarica, cuffie, auricolari, speaker, prodotti tecnologici indossabili e adattatori viaggio);
(ii)Linea di prodotto Black, comprendente tutti i prodotti e accessori legati al mondo delle moto e del ciclismo (quali, ad esempio, interfoni e supporti per smartphone);
(iii)Linea di prodotto Blue, che include tutti i prodotti commercializzati in Italia e all’estero con marchi non di proprietà del Gruppo.
La seguente tabella mostra i ricavi, suddivisi per linea di prodotto, per i periodi analizzati:
Ricavi delle Vendite per linea di prodotto 
(In migliaia di Euro)Esercizio chiuso al Variazione
 31/12/2023% sui ricavi31/12/2022% sui ricavi Δ%
Red – Italia52.71633,2%49.50436,0%3.2126,5%
Red – International75.80447,8%61.02844,3%14.77624,2%
Ricavi delle Vendite – Red128.52081,0%110.53280,3%17.98816,3%
Black – Italia3.8092,4%4.0592,9% (250)-6,2%
Black – International3.5242,2%3.7522,7% (228)-6,1%
Ricavi delle Vendite – Black7.3334,6%7.8115,7% (478)-6,1%
Blue – Italia20.33412,8%18.09913,1%2.23512,4%
Blue – International2.4601,6%1.2010,9%1.259104,9%
Ricavi delle Vendite – Blue22.79514,4%19.30014,0%3.49518,1%
                                                                            
19
Totale Ricavi delle Vendite 158.648100,0%137.644100,0%21.00415,3%
la Linea Red, che rappresenta il core business del Gruppo, ha registrato un deciso incremento rispetto all’anno precedente, pari al 16,3% (Euro 128.520 migliaia nel 2023 rispetto a Euro 110.532 migliaia nel 2022). Nel 2023 l’incidenza delle vendite della linea Red è stata pari a circa all’ 81,0% del totale dei ricavi, in linea con il precedente esercizio. La crescita è stata trainata dall’aumento della domanda nei mercati internazionali (+24,2% rispetto all’esercizio precedente) grazie al contributo dei prodotti sia di Cellularline sia di Worldconnect, nonché dall’effetto positivo delle nuove acquisizioni e dei nuovi accordi commerciali sottoscritti in Germania ed in Spagna;
la Linea Black ha registrato vendite pari a Euro 7.333 migliaia; l’incidenza delle vendite della linea Black nel 2023 (4,6%) è risultata in lieve flessione rispetto all’esercizio precedente (5,7%), pur avendo tale linea registrato una crescita della distribuzione online del 16% circa rispetto all’esercizio precedente;
la Linea Blue ha registrato una crescita pari al 18,1%, attestandosi nel 2023 a Euro 22.795 migliaia, rispetto a Euro 19.300 migliaia nel 2022.
6.1.2Ricavi consolidati per area geografica
La seguente tabella mostra i ricavi, suddivisi per area geografica, per i periodi analizzati:
Ricavi delle Vendite per area geografica
(In migliaia di Euro)Esercizio chiuso al Variazione
31/12/2023% sui ricavi31/12/2022% sui ricavi Δ%
Italia76.85948,4%71.92652,3%4.9336,9%
Spagna/Portogallo14.2929,0%12.0138,7%2.27919,0%
Germania12.2407,7%3.2802,4%8.960>100%
Est Europa8.5745,4%8.5666,2%80,1%
Svizzera8.2255,2%6.0944,4%2.13135,0%
Benelux7.9615,0%6.6294,8%1.33220,1%
Nord Europa7.8805,0%7.0865,3%79411,2%
Francia6.6884,2%6.4924,7%1963,0%
Gran Bretagna5.4123,4%5.3563,9%561,0%
                                                                            
20
Medio Oriente5.2203,3%4.3823,2%83819,1%
Nord America1.7501,1%9661,1%78481,2%
Altri3.5462,2%4.8543,5%(1.308)-26,9%
Totale Ricavi delle Vendite 158.648100%137.644100%21.00415,3%
Per quanto riguarda l’analisi delle vendite per area geografica, si evidenzia che - grazie alla crescita del fatturato internazionale - la quota delle vendite nei mercati esteri rappresenta oltre il 51,6% delle vendite complessive del Gruppo, con un incremento dell’incidenza di circa il 4,0% rispetto all’esercizio precedente. Si evidenzia in particolar modo la crescita in Germania, uno dei mercati più rilevanti per il Gruppo, dove i ricavi sono più che raddoppiati rispetto al 2022 (+118,0%), al netto dell’effetto di Peter Jäckel Gmbh consolidata a partire dall’esercizio 2023 (pari a Euro 5 milioni).
6.2Costo del venduto
Nell’esercizio 2023 il costo del venduto è pari ad Euro 97.459 migliaia, rispetto ad Euro 88.849 migliaia del 2022, corrispondente al 61,4% dei ricavi, rispetto al 64,5% dell’anno precedente.
6.3Costi di vendita e distribuzione
(In migliaia di Euro)Esercizio chiuso alVariazioni
31/12/202331/12/2022Δ%
Costo del personale per vendita e distribuzione 12.998 11.415 1.58413,9%
                                                                            
21
Provvigioni agli agenti6.906 6.088 818 13,4%
Trasporti 4.315 3.789 52613,9%
Spese di pubblicità e consulenze pubblicitarie2.435 2.340 95 4,0%
Altri costi di vendita e distribuzione2.578 1.972 606 30,7%
Totale Costi di vendita e distribuzione29.23325.6043.62814,2%
La voce, pur crescendo in valore assoluto rispetto al periodo precedente per Euro 3.628 migliaia, risulta in diminuzione del 0,2 % in termini d’incidenza sui ricavi scendendo al 18,4% rispetto al 18,6% dell’esercizio 2022. Tale efficientamento è conseguenza diretta sia del maggior assorbimento dei costi fissi dato dalla crescita dei ricavi del periodo, sia dall’attenta politica di controllo dei costi posta in essere dal management.
6.4Costi generali e amministrativi
Nell’anno 2023 i costi generali ed amministrativi sono pari ad Euro 27.818 migliaia, rispetto ad Euro 101.272 migliaia all’anno 2022. La significativa diminuzione è dovuta principalmente alla contabilizzazione della svalutazione dell’avviamento pari a Euro 75,4 milioni, avvenuta nell’anno 2022; escludendo tale impatto, l’incidenza dei costi generali ed amministrativi in termini percentuali sui ricavi è diminuita di circa -1,0% rispetto allo stesso periodo 2022 (17,5% al 31 dicembre 2023 rispetto al 18,8% al 31 dicembre 2022).
Si evidenzia inoltre che il consolidamento nell’esercizio 2023 di Peter Jäckel GmbH e Subliros SL ha impattato su voce “Costi generali e amministravi” per Euro 944 migliaia.
(in migliaia di Euro)Esercizio chiuso alVariazioni
31/12/202331/12/2022Δ%
Amm.to immobilizzazioni immateriali11.750                    11.388 3623,2%
Amm.to immobilizzazioni materiali1.655                     1.455 200 13,7%
Impairment avviamento-                    75.425 (75.425)100%
Accantonamenti su rischi e svalutazioni 913                         415 498 >100%
Costo del personale amministrativo                      6.177                      5.425 753 13,9%
                                                                            
22
Consulenze strategiche, amm.ve, legali, HR, etc.                     2.780                      2.931 (151)-5,1%
Commissioni                        321                         215 106 49,3%
Compensi C.d.A. e Collegio Sindacale                        964                         946 17 1,8%
Altri costi generali e amministrativi                      3.258                      3.071 187 6,1%
Totale Costi generali e amministrativi                    27.818 101.272(73.454)-72,5%
6.5Altri costi e ricavi non operativi
Tale voce include costi e ricavi non operativi per un saldo netto positivo di Euro 737 migliaia. Tale voce, riferibile ad oneri e proventi per i quali il Gruppo svolge un’attività no-core”, risulta essere così suddivisa:
(In migliaia di Euro)Esercizio chiuso al Variazione
 31/12/202331/12/2022Δ%
(Contributi SIAE e CONAI)                          (193)(118)                            (74)62,7%
Recuperi diritti SIAE                               4 (3)                               7 <-100%
Sopravvenienze (passive) e attive                           176 1453221,8%
Altri (costi)/ricavi non operativi                         749 1.764                          (1.014)-57,5%
Totale Altri (costi) / ricavi non operativi                          737 1.787                          (1.049)-58,7%
6.6EBITDA Adjusted
Di seguito si riportano i principali dati di calcolo dell’EBITDA Adjusted:
(In migliaia di Euro)
Esercizio chiuso al
Variazioni
31/12/2023
31/12/2022
Δ
%
Risultato operativo
4.876
(76.294)
81.170
<-100%
Ammortamenti immateriali e materiali
13.411
12.847
564
4,4%
Impairment avviamento
-
75.425
(75.425)
100%
Costi e (ricavi) non ricorrenti
2.134
2.731
(597)
-21,8%
Utili/(perdite) su cambi operativi
335
1.928
(1.592)
-82,6%
EBITDA Adjusted
20.757
16.636
4.121
24,8%
                                                                            
23
L’EBITDA Adjusted, pari a Euro 20.757 migliaia nel periodo in esame, risulta in crescita del 24,8% rispetto all’esercizio precedente. L’incidenza sulle vendite (EBITDA Adjusted margin) mostra un recupero della marginalità del 0,9 % nel periodo, passando dal 12,1% dell’esercizio 2022 all’attuale 13,1%, come conseguenza diretta dell’accresciuta marginalità conseguente al miglioramento dei rapporti di cambio e dei costi di trasporto, del maggior assorbimento dei costi fissi dato dalla forte crescita dei ricavi del periodo e da un’attenta politica di controllo costi posta in essere dal management.
Le rettifiche apportate all’EBITDA, esclusi gli ammortamenti e svalutazioni, sono pari ad Euro 2.469 migliaia nel corso dell’esercizio 2023 (Euro 4.659 migliaia al 31 dicembre 2022) e sono prevalentemente costituite da:
(i) Costi / (ricavi) non ricorrenti (Euro 2.134 migliaia); si tratta di proventi ed oneri relativi ad eventi non ricorrenti, non caratteristici o legati a operazioni straordinarie;
(ii) utile su cambi operativi (Euro 335 migliaia) riconducibile ad operazioni di acquisto di valuta per operazioni commerciali in USD (ancorché non si tratti di proventi ed oneri non ricorrenti, il Gruppo con tale aggiustamento intende rappresentare l’andamento della gestione al netto degli effetti valutari).
                                                                            
24
6.7Proventi ed oneri finanziari
I proventi ed oneri finanziari netti presentano un saldo netto negativo di Euro 1.508 migliaia (Euro 655 migliaia negativo al 31 dicembre 2022):
(In migliaia di Euro)Esercizio chiuso alVariazione
 31/12/202331/12/2022Δ%
Altri proventi finanziari e da variazione fair value 2.432 1.630                  802 49,2%
Interessi attivi22 - 0,0%
Totale Proventi finanziari2.4341.632                 802 49,1%
Commissioni e altri oneri finanziari da fair value (1.263)(1.064)                (199)18,7%
Interessi passivi finanziamenti (2.337)(958)              (1.379)>100%
Altri Interessi passivi (342)(265)                  (77)29,1%
Totale Oneri finanziari (3.942)(2.287)             (1.655)72,4%
Totale Proventi ed (oneri) finanziari (1.508) (655)                (853)>100%
Gli oneri finanziari al 31 dicembre 2023 risultano incrementati di Euro 1.655 migliaia rispetto all’esercizio precedente principalmente a causa dell’aumento dei tassi di interesse sui finanziamenti in essere. La voce pari ad Euro 3.942 migliaia è principalmente riferibili a:
Euro 2.337 migliaia relativi ad interessi verso banche per i finanziamenti a breve ed a medio-lungo termine;
Euro 1.263 migliaia per costi di commissione bancari e premi corrisposti a fronte di operazioni di copertura del rischio di variazione di tasso di cambio valutario e per operazioni di factoring;
Euro 342 migliaia per altri interessi passivi.
La variazione dei proventi finanziari dell’esercizio 2023 rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente è pari ad Euro 802 migliaia, derivante principalmente dell’effetto di un beneficio originatosi dalla valutazione del fair value delle Put Option, che apportano un provento
                                                                            
25
finanziario di Euro 2.296 migliaia; tale impatto risulta mitigato in parte dall’assenza, nell’esercizio 2023, dell’effetto positivo della variazione del fair value dei warrant in circolazione nel precedente periodo e non più esercitabile a partire dal 5 giugno 2023.
6.8Utili/(Perdite) su cambi
Gli Utili su cambi presentano un saldo positivo pari ad Euro 622 migliaia (Euro 2.095 migliaia al 31 dicembre 2022):
(In migliaia di Euro)Esercizio chiuso alVariazione
31/12/202331/12/2022Δ%
Utile/(Perdita) su cambi operativi3351.928(1.592)-82,6%
Utile/(Perdita) su cambi finanziari28716711970,7%
Totale Utile/(Perdita) su cambi622                 2.095(1.474)-70,3%
La variazione negativa, pari ad Euro 1.474 migliaia, è riconducibile principalmente alle operazioni di copertura effettuate sul cambio EUR/USD.
6.9EBIT Adjusted
Di seguito si riportano i principali dati di calcolo dell’EBIT Adjusted:
(In migliaia di Euro)Esercizio chiuso alVariazioni
31/12/202331/12/2022Δ%
Risultato operativo4.876 (76.294)81.170<-100%
Ammortamenti PPA6.669 6.463 206 3,2%
Impairment avviamento- 75.425 (75.425) -100%
Costi (ricavi) non ricorrenti2.134 2.731 (597)-21,9%
Utili/(perdite) su cambi operativi335 1.928 (1.592) -82,6%
EBIT Adjusted 14.015 10.253 3.762 36,7%
L’EBIT Adjusted è positivo per Euro 14.015 migliaia (nel 2022 era pari ad Euro 10.253 migliaia). Le rettifiche apportate all’EBIT di Gruppo sono riferite ai fattori menzionati nel paragrafo relativo
                                                                            
26
all’EBITDA Adjusted ed agli ammortamenti relativi alla Purchase Price Allocation pari a Euro 6.669 migliaia.
6.10Risultato economico del Gruppo Adjusted
Di seguito si riportano i principali dati di calcolo del Risultato economico del Gruppo Adjusted:
(In migliaia di Euro)Esercizio chiuso alVariazioni
31/12/202331/12/2022Δ%
Risultato economico del Gruppo3.595                      (75.166)78.761>100%
Costi (ricavi) non ricorrenti 2.1342.731(597)-21,8%
Ammortamenti PPA6.6696.463                            206 3,2%
Impairment avviamento-                        75.425                        (75.425)-100,0%
Fair value warrant e put & call                         (2.296)                         (1.514)                           (782)51,7%
Effetto fiscale relativo alle voci precedenti(2.424)                         (2.237)                             (187)4,2%
Risultato economico del Gruppo Adjusted7.678                         5.702 1.97634,7%
Il Risultato economico del Gruppo Adjusted del 2023 è positivo per Euro 7.678 migliaia, in aumento rispetto all’esercizio 2022 per Euro 1.976 migliaia. Le rettifiche apportate al risultato economico di Gruppo, oltre ai fattori menzionati nel paragrafo relativo all’EBIT Adjusted sono prevalentemente riferibili alla variazione del fair value del warrant ed agli effetti fiscali delle voci oggetto di rettifica.
                                                                            
27
7.Situazione Patrimoniale e Finanziaria
Situazione patrimoniale
(In migliaia di Euro)Situazione al 31/12/2023Di cui parti correlate%Situazione al 31/12/2022Di cui parti correlate%
ATTIVITA’
Attività immateriali50.59421,7%54.82625,4%
Avviamento38.50516,5%34.27215,9%
Immobili, impianti e macchinari7.8163,3%7.7263,6%
Partecipazioni in imprese collegate e altre imprese3310,1%710,0%
Diritto d’uso3.994 1,7%4.388 2,0%
Imposte differite attive5.8052,5%5.1222,4%
Crediti finanziari540,0%-0,0%
Totale attivo non corrente107.099 45,9%106.405 49,4%
Rimanenze46.93120,1%41.40019,2%
Crediti commerciali51.4593.76122,0%53.2913.70724,7%
Crediti per imposte correnti4730,2%9700,5%
Attività finanziarie3380,1%750,0%
Altre attività13.0665,6%3.3711,6%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti14.0416,0%9.9164,6%
Totale attivo corrente126.308 54,1%109.023 50,6%
TOTALE ATTIVITA’233.407 100,0%215.428 100,0%
Capitale sociale21.3439,1%21.3439,9%
Altre Riserve107.05645,9%168.73778,3%
Utili/(perdite) a nuovo da consolidato2.6651,1%15.5547,2%
Risultato economico d'esercizio del Gruppo3.595 1,5%(75.166) -34,9%
Patrimonio netto di Gruppo134.659 57,7%130.468 60,6%
Patrimonio netto di terzi- 0,0%- 0,0%
Totale Patrimonio netto134.659 57,7%130.468 60,6%
PASSIVITA’    
Debiti verso banche e altri finanziatori8.6003,7%15.7097,3%
Imposte differite passive3.5471,5%2.7621,3%
Benefici ai dipendenti5440,2%5240,2%
Fondi rischi ed oneri1.9390,8%1.3560,6%
Altre passività finanziarie9.0613,9%9.4574,4%
Totale passivo non corrente23.691 10,2%29.808 13,8%
Debiti verso banche e altri finanziatori29.17012,5%23.78811,0%
Debiti commerciali32.33013,9%23.58010,9%
Debiti per imposte correnti1.6860,7%7720,4%
Fondi rischi ed oneri-0,0%-0,0%
Altre passività8.9393,8%5.5912,6%
Altre passività finanziarie 2.9321,3%1.4210,7%
Totale passivo corrente75.057 32,2%55.152 25,6%
                                                                            
28
TOTALE PASSIVO98.74842,3%84.96039,4%
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA’233.407 100,0%215.428 100,0%
Situazione finanziaria
(In migliaia di Euro)Situazione al
 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Cassa disponibile/ (Debiti finanziari):  
Cassa 11 7
Depositi bancari                               14.030 9.909
Liquidità                               14.041   9.916
Crediti finanziari correnti 338   75
Debiti bancari correnti                             (29.170) (23.788)
Altri debiti finanziari                                   (2.932) (1.421)
Indebitamento finanziario corrente                             (31.764)  (25.134)
Indebitamento finanziario corrente netto                             (17.722)  (15.218)
Debiti bancari non correnti                               (8.600)  (15.709)
Altri debiti finanziari(9.061) (9.457)
Indebitamento finanziario non corrente(17.661)  (25.166)
Indebitamento finanziario netto(35.384)  (40.384)
Si riporta nel seguito il dettaglio della composizione del Capitale circolante netto del Gruppo e del Capitale investito netto del Gruppo al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022:
(In migliaia di Euro)Situazione al
31 dicembre 202331 dicembre 2022
Rimanenze 46.931 41.400
Crediti Commerciali51.459 53.291
Debiti Commerciali (32.330) (23.580)
Capitale Commerciale Netto Operativo 66.060 71.111
Altre poste del capitale circolante 2.914 (2.022)
Capitale Circolante Netto 68.974 69.089
Attività non correnti107.099 106.405
Fondi e altre passività non correnti (6.030) (4.642)
Capitale investito netto 170.043 170.852
Indebitamento finanziario Netto 35.384 40.384
                                                                            
29
Patrimonio Netto 134.659 130.468
Totale Patrimonio netto e Passività finanziarie 170.043 170.852
Il Capitale Commerciale Netto Operativo del Gruppo al 31 dicembre 2023 è pari ad Euro 66.060 migliaia con un decremento in valore assoluto pari a Euro 5.051 migliaia rispetto all’esercizio precedente.
Il totale dei crediti ceduti pro-soluto a società di factoring è pari Euro 13.217 migliaia al 31 dicembre 2023 (Euro 7.850 migliaia al 31 dicembre 2022).
Di seguito riportiamo la riconciliazione dell’Indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023, pari a Euro 35.384 migliaia, e al 31 dicembre 2022, pari a Euro 40.384 migliaia, in base allo schema previsto dall’Orientamento ESMA 32-382- 1138 del 4 marzo 2021 e indicato nel Richiamo di attenzione Consob 5/21 del 29 aprile 2021:
(in migliaia di Euro)Situazione alVariazioni
31 dicembre 202331 dicembre 2022Δ%
(A) Disponibilità liquide                                    14.041 9.916 4.12541,6%
(B) Mezzi equivalenti a disponibilità liquide                                            - -0
(C) Altre attività finanziarie correnti                                         338 75263>100%
(D) Liquidità (A)+(B)+(C)                                     14.379 9.9914.38843,9%
(E) Debito finanziario corrente                                     16.270                            13.703 2.56718,7%
(F) Parte corrente del debito finanziario non corrente                                     15.831                           11.506 4.32637,6%
(G) Indebitamento finanziario corrente (E) + (F)32.10125.2096.89227,3%
- di cui garantito - -
- di cui non garantito32.10125.2096.89227,3%
(H) Indebitamento finanziario corrente netto (G) - (D)17.72215.2182.50416,5%
(I) Debito finanziario non corrente17.66125.166 (7.505)-29,8%
(J) Strumenti di debito                                            - - 0
(K) Debiti commerciali e altri debiti non correnti                                            - - 0 
(L) Indebitamento finanziario non corrente (I)+(J)+(K) 17.66125.166 (7.505)-29,8%
- di cui garantito - -  
                                                                            
30
- di cui non garantito17.66125.166(7.505)-29,8%
(M) INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (H) + (L)                                    35.384 40.384 (5.000)-12,4%
L’indebitamento finanziario netto pari ad Euro 35.384 migliaia include:
Euro 14.041 migliaia di Liquidità;
Euro 16.270 migliaia per debiti finanziari correnti relativi principalmente a conti correnti passivi, hot money e quota a breve dei debiti relativi alla valorizzazione delle opzioni Put&Call per l’acquisto delle minorities;
Euro 15.831 migliaia riconducibili principalmente a rate di finanziamenti in scadenza a breve e quota a breve del debito per leasing IFRS16;
Euro 17.661 migliaia per debiti finanziari di natura non corrente, tra i quali sono classificati quote a lungo di debiti finanziari verso istituti di credito, debiti a lungo termine relativi alla valorizzazione delle opzioni Put/Call e debiti per leasing in applicazione dell’IFRS 16.
La riduzione dell’Indebitamento Finanziario Netto al 31 dicembre 2023, rispetto al 31 dicembre 2022, è pari ad Euro 5.000 migliaia.
Eliminando gli effetti contabili derivanti dalla contabilizzazione dei diritti d’uso (IFRS 16), l’Indebitamento Finanziario Netto (M) del Gruppo è sostanzialmente invariato rispetto al precedente esercizio (Euro 31.252 migliaia al 31/12/2023 e Euro 35.882 migliaia al 31/12/2022); altresì la Posizione Finanziaria Netta risulta sufficientemente coperta dalle fonti di finanziamento in essere.
Sono di seguito sintetizzati i principali fenomeni che hanno influenzato l’andamento dei flussi di cassa nei periodi in esame.
Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dall’attività operativa
                                                                            
31
Situazione al
(In migliaia di Euro)31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Flussi finanziari derivanti dall'attività operativa
Utile/(perdita) del periodo3.595 (75.166)
Rettifiche per:
- Imposte correnti e differite655 349
- Svalutazioni e accantonamenti netti1.270 397
- (Proventi)/Oneri da partecipazioni(260) (38)
- (Proventi)/Oneri finanziari maturati 886 549
- Ammortamenti ed impairment avviamento13.405 88.070
-Altri movimenti non monetari(717) 80
Variazioni di:
- Rimanenze(4.587) (11.654)
- Crediti Commerciali2.498 (1.170)
- Debiti Commerciali8.595 3.755
- Altre variazioni delle attività e passività operative(7.159) 3.474
- Liquidazione di benefici a dipendenti e variazioni fondi (1) (136)
Flusso generato/(assorbito) dalla gestione operativa18.1818.511
Imposte pagate/compensate(1.432) (1.335)
Interessi e altri oneri netti pagati(3.703) (2.287)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalla gestione operativa13.0474.889
Il flusso di cassa netto generato dall’attività operativa registra un incremento, pari a Euro 8.158 migliaia, riconducibile principalmente alla dinamica del capitale circolante precedentemente illustrata.
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall’attività di investimento
(In migliaia di Euro)Situazione al
31 dicembre 202331 dicembre 2022
Flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento
Acquisto di Società controllata, al netto della liquidità acquisita ed altri costi(2.552)(786)
(Acquisti)/Cessione di immobili, impianti e macchinari ed attività immateriali(4.893)(4.609)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'attività di investimento(7.445)(5.395)
Nell’esercizio 2023 l’attività di investimento, ha riguardato principalmente:
investimenti in immobilizzazioni immateriali per circa Euro 2.934 migliaia (comprensivo dell’effetto della conversione dei bilanci in valuta estera), principalmente riferiti ad evoluzioni dei principali software aziendali e all’attività di R&D sui nuovi prodotti/Brand;
                                                                            
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investimenti in impianti, macchinari e attrezzature per circa Euro 1.555 migliaia (comprensivo dell’effetto della conversione dei bilanci in valuta estera);
il corrispettivo pagato per l’acquisizione della prima tranche di Peter Jäckel GmbH, al netto della liquidità acquisita.
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall’attività di finanziamento
(In migliaia di Euro)Situazione al
31 dicembre 202331 dicembre 2022
Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento
Aumento/(Diminuzione) debiti verso banche e altri finanziatori(1.727)3.811
Aumento/(Diminuzione) altre passività finanziarie(245) (1.827)
(Distribuzione dividendi)- (1.012)
Pagamento di costi di transazione relativi a passività finanziarie-106
Altre variazioni di patrimonio netto(592)400
Disponibilità liquide nette generate dall'attività di finanziamento(2.564) 1.478
Il flusso di cassa da attività di finanziamento al 31 dicembre 2023 riflette prevalentemente il decremento per Euro 1.727 migliaia dei debiti bancari come risultante tra il pagamento delle rate dei finanziamenti bancari a medio/lungo termine per Euro 12.000 migliaia e l’accensione per Euro 10.000 migliaia di nuove linee di finanziamento a medio/lungo termine; si segnala anche una variazione dell'indebitamento a breve termine per circa Euro 280 migliaia.
8.Investimenti e attività di ricerca e sviluppo
Nel corso del 2023 - come negli esercizi precedenti - il Gruppo ha svolto costanti attività di ricerca e sviluppo, indirizzando gli sforzi su selezionati progetti ritenuti di particolare importanza:
innovazione tecnologica di prodotto, con finalità di raggiungimento di obiettivi di transizione ecologica (accessori, custodie, soluzioni di packaging, etc.);
                                                                            
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innovazione estetica e di design delle principali linee di prodotto;
innovazione tecnologica di processo nelle principali aree aziendali, fra cui supply chain, information technology ed e-commerce, il cui progetto è sviluppato in-house.
9.Informazioni relative ai rapporti con parti correlate
Le informazioni relative ai rapporti con parti correlate sono presentate nella Nota 5 della Nota Integrativa al Bilancio Consolidato.
10.Operazioni atipiche e/o inusuali
Nel corso dell’anno non si sono verificate operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.
11.Accordi di pagamento basati su azioni
Le informazioni relative ad Accordi di pagamento basati su azioni sono presentate nella Nota 4.12 del Bilancio Consolidato.
12.Azioni proprie e quote della società controllante
Nel corso dell’esercizio 2023, in occasione della distribuzione del dividendo straordinario deliberato dall’assemblea degli azionisti del 28 aprile 2023, sono state assegnate n. 741.108 azioni proprie; nello stesso esercizio la società ha dato seguito ad un programma di acquisto di azioni proprie, successivamente rinnovato con delibera dell’Assemblea degli Azionisti in data 22 novembre 2023; e pertanto, per l’effetto combinato di queste azioni, il numero delle azioni proprie detenute in portafoglio al 31 dicembre 2023 è pari a n. 527.207 (n. 1.038.174 al 31 dicembre 2022) pari al 2,41% del Capitale Sociale.
                                                                            
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13.Principali rischi ed incertezze cui è esposto il Gruppo
Nella presente sezione sono fornite informazioni relative all’esposizione del Gruppo a ciascuno dei rischi ed incertezze, gli obiettivi, le politiche e i processi di gestione di tali rischi e i metodi utilizzati per valutarli, nonché la gestione del capitale del Gruppo.
La responsabilità complessiva per la creazione e la supervisione di un sistema di gestione dei rischi del Gruppo è degli Amministratori della Capogruppo, che sono responsabili dello sviluppo e del monitoraggio delle politiche di gestione dei rischi del Gruppo.
Le politiche di gestione dei rischi del Gruppo hanno lo scopo di identificare ed analizzare i rischi ai quali il Gruppo è esposto, di stabilire appropriati limiti e controlli e monitorare i rischi e il rispetto di tali limiti. Queste politiche e i relativi sistemi sono rivisti regolarmente al fine di riflettere eventuali variazioni delle condizioni del mercato e delle attività del Gruppo. Tramite la formazione, gli standard e le procedure di gestione, il Gruppo mira a creare un ambiente dei controlli disciplinato e costruttivo nel quale i propri dipendenti siano consapevoli dei propri ruoli e responsabilità.
In tale contesto, la Capogruppo Cellularline S.p.A. ha adottato il Codice Etico e il Modello di organizzazione e gestione ai sensi del D. Lgs. 8 Giugno 2001, n. 231, dandone idonea comunicazione a tutte le parti interessate, e lo mantiene aggiornato in funzione delle evoluzioni normative e dell’attività sociale.
13.1Rischi connessi alla concorrenza e alla competitività
Il mercato degli accessori per i dispositivi mobili (smartphone e tablet) è caratterizzato da un elevato livello di competitività, che potrebbe essere rafforzata anche dal possibile ingresso di potenziali nuovi concorrenti italiani o esteri. Gli attuali o futuri concorrenti del Gruppo potrebbero essere in grado di attuare politiche di marketing e di sviluppo commerciale tali da far guadagnare loro quote di mercato a discapito di operatori che fanno uso di molteplici canali di vendita. In tal caso il Gruppo potrebbe essere costretto a ridurre i prezzi di vendita senza alcuna corrispondente
                                                                            
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riduzione dei costi di acquisto dei prodotti, realizzando una minor marginalità sulla vendita dei propri prodotti. Si segnala che una delle principali minacce del Gruppo è rappresentata dalla vendita di prodotti concorrenti da parte di produttori localizzati nell’area geografica dell’Estremo Oriente, spesso effettuata nel canale online e con offerte di prodotti di livello qualitativo basso e/o non certificati. Qualora il Gruppo, in caso di ampliamento del numero di concorrenti diretti e/o indiretti, non fosse in grado di mantenere la propria forza competitiva sul mercato, vi potrebbero essere effetti negativi sull’attività e sulle prospettive di crescita, nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Ulteriori rischi sono collegati a eventuali mutamenti nei comportamenti d’acquisto da parte dei consumatori, alla luce di cambiamenti demografici, della crescente digitalizzazione, dell’andamento delle condizioni economiche e del potere di acquisto. L’eventuale valutazione errata relativamente agli sviluppi del comportamento dei consumatori, della dinamica dei prezzi e dei prodotti meritevoli di assortimento può comportare il rischio di mancata o ritardata adozione di modelli di vendita appropriati e di mancata o ritardata esplorazione di nuovi canali di vendita, con possibili effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
13.2Rischi connessi a fenomeni di stagionalità e all’obsolescenza delle giacenze.
Il mercato in cui opera il Gruppo è caratterizzato da fenomeni di stagionalità tipici del mercato dei prodotti elettronici e degli accessori. In particolare, le vendite del secondo semestre di ogni esercizio incidono mediamente per oltre il 60% di quelle totali annue, con un picco di domanda nell’ultimo trimestre dell’esercizio (Black Friday e periodo natalizio). Anche l’EBITDA assoluto, in considerazione di una distribuzione molto più lineare ed uniforme nel corso dell’esercizio dei costi di struttura (personale, affitti e spese generali), risente di tale stagionalità, evidenziando un’incidenza media dell’EBITDA significativamente superiore nel secondo semestre. Pertanto, il Gruppo è esposto ai rischi relativi alla disponibilità di alcuni prodotti del magazzino nonché al rischio che alcuni di essi possano diventare obsoleti prima della loro messa in commercio. In
                                                                            
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considerazione dell’importanza che la gestione del magazzino ricopre nell’ambito della propria organizzazione aziendale, il Gruppo può essere esposto sia a un rischio di disponibilità connesso alla corretta previsione della quantità e dell’assortimento di prodotti per la successiva commercializzazione in un dato periodo dell’anno sia a un rischio connesso all’obsolescenza dei prodotti in giacenza presso il magazzino per ritardo nella commercializzazione o perché le quantità approvvigionate eccedono le vendite sul mercato nell’ultimo trimestre con possibili difficoltà di vendita nei trimestri successivi. Il Gruppo è esposto al rischio collegato ad eventuali mutamenti nei comportamenti d’acquisto da parte dei consumatori, alla luce di cambiamenti demografici e aumento di pressione competitiva, ulteriormente amplificati dalle attuali condizioni macroeconomiche che aumentano la volatilità dei prezzi con possibili effetti sulle scelte di acquisto dei consumatori anche in relazione alle loro capacità di spesa. La non corretta definizione dell’assortimento prodotti in termini di varietà e disponibilità durante i periodi dell’anno caratterizzati da elevati valori di vendita, ovvero la non tempestività della modifica di strategia in funzione di dati e informazioni di vendita aggiornati, potrebbero influire negativamente sulla rispondenza dell’offerta di prodotti alla domanda della clientela e sulla valutazione delle giacenze di prodotti a magazzino riflettendosi in effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
13.3Rischi connessi all’evoluzione del quadro normativo
Il Gruppo è soggetto alle normative applicabili ai prodotti realizzati e/o commercializzati. L’evoluzione delle normative ovvero eventuali modifiche alle normative vigenti, anche a livello internazionale, potrebbero imporre al Gruppo di supportare ulteriori costi per adeguare le proprie strutture produttive o le caratteristiche dei propri prodotti alle nuove disposizioni, con un conseguente effetto negativo sulle prospettive di crescita del Gruppo nonché sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
                                                                            
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13.4Rischio connesso all’andamento dei prezzi ed eventuali difficoltà di approvvigionamento e ai rapporti con i fornitori
Il Gruppo opera sui mercati internazionali, con clienti operanti prevalentemente in area EMEA e con fornitori di prodotti dislocati soprattutto nel Far East (Cina e Filippine); ad oggi, le vendite sono pertanto effettuate quasi solo in EUR, mentre la maggioranza degli acquisti di prodotti è regolata, come da prassi dell’industria di riferimento, in USD. Il Gruppo risulta pertanto esposto al rischio di cambio - per le principali tipologie di forniture di prodotti quasi esclusivamente verso la valuta USD, pur sussistendo numerosi fattori che limitano il profilo di rischio tra cui: i) l’elevato tasso di innovazione di prodotti (circa il 35% del fatturato annuo deriva da prodotti lanciati nell’anno stesso), ii) la possibilità contrattuale di effettuare, in tempi relativamente brevi (3-6 mesi), revisioni ai listini dei clienti e, infine, iii) l’elevata flessibilità contrattuale con i fornitori del Far East (con i quali non esistono salvo rare eccezioni - impegni di acquisto di quantità minime a prezzi predefiniti per periodi eccedenti i 6 mesi).
L’andamento dei tassi di cambio nel corso dell'esercizio è il seguente:
ValutaMedio2023Fine Periodo al 31 dicembre 2023Medio 2022Fine Periodo al 31 dicembre 2022
Euro /Dollaro USA1,081,111,051,07
Nel corso del 2023 il Gruppo ha fatto ricorso all’utilizzo di strumenti finanziari derivati per la copertura delle oscillazioni del tasso di cambio EUR/USD.
Eventuali mutamenti legislativi, politici ed economici, nonché potenziali instabilità sociali o l’introduzione di vincoli o dazi doganali all’esportazione di prodotti, ovvero l’introduzione nell’Unione Europea di eventuali vincoli all’importazione di prodotti da tali Paesi, potrebbero avere un impatto negativo sulla capacità produttiva dei fornitori e sull’attività di
                                                                            
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approvvigionamento del Gruppo, con conseguenti possibili effetti negativi sull’attività e sulle prospettive, nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Rispetto agli ultimi mesi del 2022, in cui il Gruppo ha assistito ad un progressivo aumento generalizzato dei prezzi dovuto principalmente all’incremento dei costi di energia e di trasporto, nel corso del 2023 questo fenomeno ha subito un progressivo ripiego grazie al calo della componente energetica e all’impatto delle politiche monetarie restrittive delle principali Banche Centrali.
L’aumento dei tassi di interesse dovuto all’inasprimento delle politiche monetarie per fronteggiare il fenomeno inflattivo, oltre ad impattare sul costo dell’indebitamento, potrebbe portare ad una contrazione dei consumi anche nel settore in cui opera il Gruppo, con effetti sfavorevoli sui risultati.
 
13.5Rischio di liquidità
Da un punto di vista operativo il Gruppo controlla il rischio liquidità utilizzando la pianificazione annuale dei flussi degli incassi e dei pagamenti attesi. Sulla base dei risultati di tale pianificazione si individuano il fabbisogno e quindi le risorse finanziarie per la relativa copertura. Si presenta di seguito l’esposizione media dei debiti:
(In migliaia di Euro)entro 12 mesi1 - 5 anni oltre 5 anni 
Totale
Benefici per dipendenti - 544 -                         544
Debiti commerciali 32.330 - -                     32.330
Imposte differite passive - 3.547 -                      3.547
Debiti verso banche e altri finanziatori 29.170 8.600 -                     37.770
Fondo per rischi e oneri correnti - 1.939 - 1.939
Altre passività8.939 - - 8.939
                                                                            
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Altre passività finanziarie                          2.932 8.965 96                     11.993
Debiti per imposte correnti 1.686 - -                      1.686
Totale75.057 23.5959698.748
Al fine di evitare che esborsi di cassa imprevisti possano rappresentare una criticità, il Gruppo mira a conservare un equilibrio tra il mantenimento della provvista e la flessibilità attraverso l’uso di liquidità e di linee di credito disponibili. Con riferimento a potenziali rischi di liquidità, il Gruppo continua a mostrare una buona struttura patrimoniale e finanziaria, in considerazione del contenuto livello di Leverage Ratio (1,7x), delle attuali disponibilità liquide (Euro pari ad Euro 14.041 migliaia) e delle linee di credito commerciali non garantite messe a disposizione da parte di diversi Istituti di Credito e non utilizzate (circa Euro 10,5 milioni).
13.6Rischi connessi al credito
Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un’obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali e dagli investimenti finanziari del Gruppo.
Il Gruppo è esposto al rischio che i propri clienti possano ritardare o non adempiere ai propri obblighi di pagamento nei termini e nelle modalità convenute e che le procedure interne adottate in relazione alla valutazione del merito di credito e della solvibilità della clientela non siano sufficienti a garantire il buon fine degli incassi. Tali mancati pagamenti, ritardi nel pagamento o altre inadempienze possono essere dovuti all’insolvenza o al fallimento del cliente, a eventi congiunturali ovvero a situazioni specifiche del cliente.
Nello specifico, occorre porre attenzione alla politica del credito sia nei confronti della clientela consolidata che di quella di nuova acquisizione, rafforzando le politiche di azione preventiva, attraverso le acquisizioni di informazioni commerciali più complete (da fonti diverse) per tutti i clienti principali e/o nuovi e la progressiva maggiore sistematicità con cui vengono svolte le
                                                                            
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analisi dei report sul credito, inclusa la valutazione del portafoglio clienti e la definizione dei limiti di affidamento.
Si presenta di seguito lo scadenziario dei crediti commerciali:
(In migliaia di Euro)a scadereentro 6 mesida 6 a 12 mesioltre 12 mesiTotale
Crediti verso clienti (al lordo del fondo svalutazione crediti)               39.440                  5.094                  1.186                  5.237               50.958
Crediti verso collegate                  2.567                  1.874                      16                     (11)                4.447
Totale crediti commerciali Lordi               42.008                  6.969                  1.202                  5.226               55.405
(F.do svalutazione crediti)                     - -                      -                 (3.946)               (3.946)
Totale crediti commerciali Netti               42.008                  6.969                  1.202                  1.280               51.459
Il Gruppo accantona un fondo svalutazione per perdite di valore rappresentativo della stima delle perdite sui crediti commerciali, sugli altri crediti e sulle attività finanziarie non correnti. Le componenti principali di tale fondo sono le svalutazioni individuali di esposizioni significative e la svalutazione collettiva di gruppi omogenei di attività a fronte di perdite già sostenute che non sono state ancora identificate; la svalutazione collettiva è determinata sulla base della serie storica delle simili perdite su crediti.
13.7Rischi connessi ai tassi di interesse
In relazione al rischio di variazione del tasso di interesse, il Gruppo non ha al momento posto in essere contratti di Interest Rate Swap a copertura del rischio di variazione del tasso d’interesse sui finanziamenti in essere, (debito residuo al 31 dicembre 2023 pari a circa Euro 23,0 milioni), qualora si verificassero ulteriori fluttuazioni dei tassi di interesse, queste potrebbero comportare un incremento degli oneri finanziari relativi all’indebitamento. Al fine di allineare le previsioni sull’andamento dei tassi d’interesse, il Gruppo si è premurato di ricevere, circa il finanziamento in pool, la previsione puntale del costo del debito stesso, proiettato al 30 giugno 2024.
                                                                            
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13.8Rischi connessi alla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche
A partire dal 2017 la Capogruppo ha adottato il modello organizzativo, il codice etico e nominato l’organismo di vigilanza previsto dal D. Lgs. n. 231 dell’8 giugno 2001, onde assicurare il rispetto delle prescritte condizioni di correttezza e trasparenza nella conduzione delle attività aziendali, a tutela della posizione ed immagine, delle aspettative degli azionisti e del lavoro dei dipendenti. Il modello costituisce un valido strumento di sensibilizzazione di tutti coloro che operano per conto della Società Capogruppo, affinché tengano comportamenti corretti e lineari nello svolgimento delle proprie attività, oltre che un mezzo di prevenzione contro il rischio di commissione di reati.
13.9Rischi connessi al Climate change
Rischio che un evento catastrofico derivante da fenomeni meteorologici acuti (tempeste, inondazioni, terremoti, incendi o ondate di calore) e/o cronici, ossia mutamenti climatici a lungo termine (cambiamenti di temperatura, innalzamento dei livelli del mare, minore disponibilità di acqua, perdita di biodiversità, etc.), possa danneggiare gli asset o causare un blocco produttivo per il Gruppo e/o per i fornitori, e impedire al Gruppo di svolgere le proprie attività operative interrompendo la catena del valore oppure comportare rallentamenti della catena di fornitura.
All’interno dell’ESG report il Gruppo esamina periodicamente e in modo approfondito il rischio legato al Climate Change. L’”ESG Report 2022”, pur non trattandosi di una “DNF” (Dichiarazione non Finanziaria) ex d.lgs. 254/2016 in recepimento della direttiva 2014/95/UE, è stato presentato al Consiglio di Amministrazione in data 28 luglio 2023 ed è stato reso pubblico e distribuito a tutti gli stakeholders. Al momento non sono stati evidenziati elementi di rilevanza tale da determinare l’individuazione di triggers events che possano generare impatti contabili. In particolare, sono state esaminate, senza riscontrare criticità, la recuperabilità del valore delle giacenze del magazzino ed i potenziali impatti sulla vita utile residua degli assets, a seguito della
                                                                            
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potenziale necessità di sostituzione degli stessi per adeguamento alle nuove policy o per non conformità rispetto a normative in vigore e potenziali impatti sulla domanda di prodotti. Il Gruppo, data la continua evoluzione del tema, continuerà ed amplierà in futuro il monitoraggio di tali possibili rischi.
13.10Rischio di cybercrimes e interruzioni del sistema informatico
Il Gruppo è molto sensibile ai rischi connessi ad eventuali interferenze nel sistema informatico, dal quale dipende fortemente la continuità e l’operatività del business. Anche in riferimento al Cyber Risk (rischio connesso al trattamento delle informazioni del sistema informatico che possono essere violate, rubate o cancellate a causa di eventi accidentali o di azioni dolose - come per esempio gli attacchi hacker) si precisa che la Capogruppo ha adottato diverse misure per garantire la continuità dei servizi informatici, tra cui l’utilizzo di distinte server locations e vari livelli di sicurezza per l’accesso ai sistemi, elaborando, inoltre, un piano per garantire un recupero dei dati in caso di evento disastroso tramite un sistema ed un piano di Disaster Recovery. Con riferimento alle restanti società del Gruppo, il management della Capogruppo sta continuando il processo di ricognizione e valutazione delle misure attivate localmente con la finalità di implementare adeguati presidi a livello di Gruppo tramite un programma di continuo miglioramento della postura in ambito Cyber Security tramite l'insieme delle misure, delle politiche e delle tecnologie messe in campo al fine di proteggere i propri asset digitali. Inoltre, è stata sottoscritta una polizza assicurativa che copre rischio Cyber.
14.Attività di Direzione e coordinamento
Cellularline S.p.A. non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di società o enti e definisce in piena autonomia i propri indirizzi strategici generali ed operativi.
                                                                            
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15.Corporate Governance
Il sistema di Corporate Governance della Capogruppo è conforme ai principi contenuti nel Codice di Corporate Governance delle Società Quotate e alla best practice internazionale. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato in data 13 marzo 2024 la Relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari, ai sensi dell’art. 123-bis TUF, relativa all’esercizio 2023. Tale Relazione è pubblicata sul sito internet della Società www.cellularlinegroup.com nella sezione “Governance” - sottosezione “Assemblea degli Azionisti” - e ad essa si fa esplicito riferimento per quanto richiesto dalla legge. Il modello di amministrazione e controllo di Cellularline S.p.A. è quello tradizionale (previsto dalla legge italiana), che prevede la presenza dell’assemblea degli Azionisti, del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Società di Revisione. Gli organi societari sono nominati dall’Assemblea dei Soci e rimangono in carica un triennio. La rappresentanza di Amministratori Indipendenti, secondo la definizione del Codice, e il ruolo esercitato dagli stessi sia all’interno del Consiglio sia nell’ambito dei Comitati aziendali (Comitato Controllo e Rischi, Comitato per le operazioni con parti correlate, Comitato per le Nomine e la Remunerazione), costituiscono mezzi idonei ad assicurare un adeguato contemperamento degli interessi di tutte le componenti dell’azionariato ed un significativo grado di confronto nelle discussioni del Consiglio di Amministrazione.
16.Classi di strumenti finanziari
Di seguito si riporta il dettaglio delle attività e passività finanziarie richiesto dallo IFRS 7 nell’ambito delle categorie previste dallo IFRS 9 per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022.
  Valore a bilancioLivello di fair value
(In migliaia di Euro)Valore contabile al 31/12/2023Costo ammortizzatoFV to OCIFV to PLLivello 1Livello 2Livello 3
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 14.041 14.041 -                  - -                     -                    -
                                                                            
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Crediti commerciali e altre attività 64.525 64.525 -                  - -                     -                    -
Altre attività finanziarie 338 338 -                  - -                     -                    -
Totale attività finanziarie 78.904           78.904 -                  - -                   -                   -
Finanziamenti 37.770          37.770 -                  - -                     -                     -
Debiti commerciali e altre passività 41.26941.269 -                  - -                     -                     -
Altre passività finanziarie 10.878 - -            10.878             10.878                     -
Totale passività finanziarie 89.91779.039 -            10.878 -             10.878                   -
  Valore a bilancioLivello di fair value
(In migliaia di Euro)Valore contabile al 31/12/2022Costo ammortizzatoFV to OCIFV to PLLivello 1Livello 2Livello 3
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti                    9.916            9.916                - - -                     -                    -
Crediti commerciali e altre attività                  56.662 56.662                - - -                     -                    -
Altre attività finanziarie                        75 75                - - -                     -                    -
Totale attività finanziarie                  66.653          66.653                - - -                   -                   -
Finanziamenti                  39.497 39.497                - - -                     -                     -
Debiti commerciali e altre passività                  29.171 29.171                - - -                     -                     -
Altre passività finanziarie                    9.779 -                -              9.779 -              9.779                    -
Totale passività finanziarie                  78.447          68.668                -              9.779 1.226              8.553                   -
L’IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value che classifica in tre livelli gli input delle tecniche di valutazione adottate per misurare il fair value. La gerarchia del fair value attribuisce la massima priorità ai prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche (dati di Livello 1) e la priorità minima agli input non osservabili (dati di Livello 3). In alcuni casi, i dati utilizzati per valutare il fair value di un’attività o passività potrebbero essere classificati in diversi livelli della gerarchia del fair value. In tali casi, la valutazione del fair value
                                                                            
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è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia in cui è classificato l’input di più basso livello, tenendo conto della sua importanza per la valutazione.
I livelli utilizzati nella gerarchia sono:
Livello 1 sono prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui il Gruppo può accedere alla data di valutazione;
Livello 2 sono variabili diverse dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 osservabili direttamente o indirettamente per le attività o per le passività;
Livello 3 sono variabili non osservabili per le attività o per le passività.
Si evidenzia che nessuno strumento finanziario è valutato al fair value. Per gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato, si ritiene che il valore contabile rappresenti anche una ragionevole approssimazione della loro valutazione al fair value.
17.Elenco delle sedi secondarie
La Società ha sede legale in Reggio Emilia, Via Grigoris Lambrakis n. 1/A ed ha un branch office in Francia con sede in Parigi al numero 91, Rue Du Faubourg Saint Honoré.
18.Informazioni attinenti al personale
Nel corso nel 2023, nella convinzione che le persone costituiscono uno degli asset strategici del Gruppo, si è deciso di continuare a investire sul miglioramento delle pratiche e delle politiche di gestione delle persone attraverso l’implementazione e la continua manutenzione dei processi e sistemi HR. Il Gruppo continua a svolgere, inoltre, ordinariamente attività di formazione e sviluppo delle proprie persone, certi che la crescita professionale e lavorativa di ciascuno costituisca presupposto per il continuo miglioramento delle performance.
L'attività lavorativa viene svolta nel rispetto di tutte le norme e di tutti i regolamenti vigenti in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro. Non si sono verificati casi particolari degni di menzione
                                                                            
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nella presente relazione, quali decessi, infortuni gravi sul lavoro o malattie professionali per le quali il Gruppo sia stato ritenuto responsabile.
Il numero di dipendenti al 31 dicembre 2023 è pari a 299 unità, in aumento rispetto all’anno precedente (254 unità) principalmente per effetto dell’acquisizione di Peter Jäckel Gmbh.
19.Informazioni sull’impatto ambientale
Il Gruppo crede fortemente nel rispetto dell’ambiente e dell’ecosistema in cui opera; per tale motivo svolge la propria attività tenendo in considerazione la protezione dell’ambiente e l’esigenza di un uso sostenibile delle risorse naturali, conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente in materia ambientale, impegnandosi ad agire in modo responsabile nei confronti del territorio e della comunità. In particolare, la valutazione e la gestione degli impatti ambientali e sociali lungo la catena di fornitura, nonché la tracciabilità dei propri fornitori sono ampiamente analizzati nell’ Environment, Social and Governance (ESG) report pubblicato annualmente. Il Gruppo condanna qualsiasi tipo di azione o comportamento potenzialmente lesivo per l’ambiente. Pur non presentando impatti ambientali significativi, il Gruppo ha adottato specifiche procedure per lo smaltimento dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE).
20.Eventi significativi dell’esercizio
Nuovo CFO e IR ad Interim: in data 9 gennaio 2023 il Consiglio di Amministrazione ha nominato Marco Cagnetta, quale Investor Relator ad interim della Società con decorrenza a partire dalla stessa data. In data 12 dicembre 2022, la Società ha reso nota la nomina di Mauro Borgogno quale nuovo Group Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, ai sensi dell’art. 154-bis del TUF, in sostituzione di Davide Danieli, Chief Corporate e Financial Officer, Investor Relator e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari, che aveva comunicato, con decorrenza
                                                                            
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dall’ 8 gennaio 2023, le proprie dimissioni per motivi personali. Il dottor Davide Danieli ha mantenuto la carica di Consigliere nel Consiglio di Amministrazione della Società.
Closing Peter Jäckel: in data 11 gennaio 2023 Cellularline S.p.A. ha sottoscritto il closing dell’acquisizione del 60% del capitale sociale di Peter Jäckel Kommunikationssysteme GmbH, importante player tedesco operante nel settore degli accessori per smartphone. La Società è stata consolidata da Cellularline a partire dal gennaio 2023. Peter Jäckel GmbH, con sede in Alfeld, cittadina tedesca della Bassa Sassonia, opera con successo sul mercato tedesco da oltre 25 anni con primari operatori della consumer electronics. Peter Jäckel GmbH, grazie all’ingresso nel Gruppo Cellularline, potrà beneficiare dell’ampliamento dell’offerta di prodotti e servizi, ma anche di sinergie di natura operativa e finanziaria, con conseguente opportunità di sviluppo per entrambe le Società. L’operazione permetterà al Gruppo Cellularline di operare in modo più strutturato in Germania, rafforzando significativamente la propria presenza sul mercato tedesco, che rappresenta il più rilevante mercato europeo degli accessori per smartphone, accelerando altresì la propria strategia di crescita di lungo termine sui mercati internazionali prevista nel business plan 2022 2025. Il corrispettivo preliminare per l'acquisizione del 60% del capitale sociale di Peter Jäckel GmbH è pari a Euro 3,05 milioni ed è stato pagato al closing; nel corso del terzo trimestre 2023, a seguito dell’approvazione del bilancio 2022 di Peter Jäckel GmbH, è stato definito un conguaglio di prezzo, determinato sulla base di un meccanismo di aggiustamento che tiene conto della Posizione Finanziaria Netta e del Capitale Circolante Netto definitivi di fine esercizio. Il corrispettivo è stato finanziato attraverso l’utilizzo di una linea di credito esclusivamente destinata ad operazioni di M&A, già sottoscritta con Banco BPM S.p.A. e Intesa Sanpaolo S.p.A. Gli imprenditori-fondatori di Peter Jäckel GmbH hanno mantenuto il proprio ruolo in azienda e stanno lavorando al fianco del management di Cellularline per raggiungere ambiziosi obiettivi di crescita sul mercato tedesco. Cellularline ha concordato, a tal fine, un meccanismo incentivante attraverso valorizzazioni incrementali nel corso del
                                                                            
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triennio 2023-2025, durante il quale le parti avranno facoltà di esercitare opzioni Put&Call sulla partecipazione di minoranza pari complessivamente al 40%, suddivisa in due tranche. L’importo da corrispondere per ciascuna tranche sarà calcolato tenendo conto di parametri economico-finanziari registrati da Peter Jäckel GmbH nel corso degli esercizi 2024 e 2025. L’esercizio delle predette opzioni potrebbe quindi consentire a Cellularline di accrescere la propria partecipazione fino al 100% entro il 2025.
Accordo Triennale MediaMarktSaturn Germany: in data 28 febbraio 2023 Cellularline S.p.A. ha annunciato di aver siglato un accordo commerciale con MediaMarktSaturn Germany il principale distributore retail di prodotti di elettronica di consumo in Germania, strategicamente focalizzato sulla shopping experience, con servizi e selezione di accessori correlati. L’accordo amplia la distribuzione della gamma di prodotti Cellularline dedicati alla ricarica e alla protezione degli smartphone nei circa 400 punti vendita tedeschi di MediaMarktSaturn Germany. La capillare presenza degli stores in Germania, permetterà al Gruppo Cellularline di raggiungere un ampio bacino di potenziali nuovi utenti in tutto il Paese. Grazie a questo nuovo accordo Cellularline ha completato la propria presenza nei maggiori Paesi in cui opera MediaMarktSaturn Retail Group, già partner commerciale storico della Società in Italia, Spagna, Portogallo, Svizzera, Benelux, Turchia, e altri. L’accordo ha efficacia da Febbraio 2023 e avrà durata minima fino a Dicembre 2025. Il Gruppo Cellularline prosegue la sua strategia di internazionalizzazione e l’accordo con MediaMarktSaturn Germany contribuirà a rafforzare il posizionamento di Cellularline in Germania, piazza da sempre considerata cruciale per l’azienda, in quanto primo mercato europeo di accessori per smartphone.
L’Assemblea degli azionisti (28 aprile) ha approvato tutti i punti all’ordine del giorno ed in particolare:
                                                                            
49
Approvazione del Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2022 e delibera di coprire la Perdita di esercizio, pari ad Euro 75.893.350 migliaia, mediante l’utilizzo delle riserve disponibili.
La distribuzione di un dividendo attraverso l’assegnazione di azioni proprie detenute in portafoglio nel rapporto di 1 azione ogni 28 azioni ordinarie Cellularline S.p.A. (con arrotondamento per difetto all’unità), per complessive massime n. 743.499 azioni (corrispondenti al 3,40% del capitale sociale; dividend yield 3,6%) interamente prelevabili dalle azioni proprie in portafoglio della Società, con conseguente riduzione della relativa Riserva (effettivamente distribuite n. 741.108 azioni, post arrotondamenti).
approvazione della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti;
nomina del Consiglio di Amministrazione, determinazione del numero dei componenti, della durata dell’incarico, nomina del Presidente e dei compensi;
nomina del Collegio Sindacale e dei compensi.
Insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione (4 maggio) per l’attribuzione dei poteri e per la nomina dei Comitati, che nell’ottica della continuità ha confermato Christian Aleotti Vice- Presidente e Amministratore Delegato, con la carica altresì di Direttore Generale, ed ha attribuito Deleghe operative a Marco Cagnetta; sono stati identificati gli Amministratori Indipendenti e sono stati nominati i membri dei comitati endoconsiliari.
Nuovo hub operativo a Dubai per accelerare la crescita della società in Medio Oriente: in data 17 maggio 2023, in coerenza con una delle direttrici di sviluppo, ovvero la crescita sui mercati internazionali, si annuncia la creazione di un hub operativo nella Jebel Ali Free Zone, a Dubai, allo scopo di servire al meglio l’area del Medio Oriente, riducendo drasticamente i tempi di consegna, facilitando le operations e migliorando la qualità del servizio.
                                                                            
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Intervenuto il termine di esercizio dei Warrant secondo quanto previsto dal Regolamento di Cellularline (“Termine di Decadenza”) in data 5 giugno 2023; pertanto i Warrant non esercitati entro tale Termine risultano estinti.
Verifica generale dell’Agenzia delle Entrate sulla Capogruppo è iniziata, in data 26 giugno 2023, con riferimento all’anno 2019 e poi estesa agli anni 2017 e 2018. A seguito di una serie di verifiche interne eseguite a fronte di alcune contestazioni mosse in sede di verifica, in data 29 dicembre 2023 la società ha proceduto alla presentazione dell’istanza di riversamento del credito d’imposta sul totale dei Crediti R&S maturati sugli esercizi 2015, 2016 e 2017, per complessivi Euro 516 migliaia.
Accordo commerciale stipulato il 1°luglio con la catena spagnola di grandi magazzini El Corte Inglés, il department store più importante d’Europa che prevede l’esclusiva di Cellularline su alcune specifiche categorie quali protezione telefono e supporti auto in tutti gli 83 punti vendita situati nei centri delle più importanti città, con anche spazi esperienziali dedicati al brand.
Pubblicazione report ESG (27 luglio 2023). Per il terzo anno consecutivo, in cui si ribadisce il nuovo corso della società basato su un modello di business sostenibile a 360°. All’interno sono indicate le best practices e le performance di rilievo che il Gruppo ha raggiunto in sei principali aree di azione – Governance, Persone, Comunità, Fornitori, Ambiente e Clienti;
Pubblicazione Relazione Finanziaria semestrale consolidata (12 settembre 2023).
Crisi del Mar Rosso, il 19 ottobre 2023, a seguito dell’inizio del conflitto israelo-palestinese, il gruppo yemenita degli Houthi ha avviato attacchi missilistici verso Israele ed azioni di pirateria contro le navi mercantili che transitano nel Mar Rosso, con lo scopo di danneggiare l’economia israeliana ed occidentale. Il commercio del porto di Eilat è infatti crollato dell’85%. La necessità di rivedere le rotte da parte delle principali società mondiali di trasporto via mare, ha provocato un incremento dei tempi di navigazione e per conseguenza dei costi dei trasporti e di assicurazione, con un forte impatto sulle tempistiche di approvvigionamento e
                                                                            
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sui prezzi finali dei beni di consumo. Il management sta monitorando attentamente l’evoluzione della situazione al fine di intraprendere le necessarie azioni correttive, qualora se ne ravvisi l’opportunità.
Approvazione Resoconto Intermedio di Gestione consolidato al 30 settembre 2023 (8 novembre 2023)
Avvio ad un programma di acquisto e disposizione di azioni proprie, a partire dal 23 novembre 2023, sulla base della delibera autorizzativa approvata dall’Assemblea degli Azionisti del 22 novembre 2023, che prevede l’acquisto di un numero massimo di azioni che non sia complessivamente superiore al 7% del capitale sociale, per un periodo non superiore a diciotto mesi. Nell’ambito di questa delibera, il Consiglio di Amministrazione ha dato avvio al programma di acquisto e disposizioni di azioni proprie prevedendo che l’acquisto verrà effettuato in una o più tranche, sino ad un numero massimo di azioni Cellularline pari a n. 1.003.566 corrispondenti a circa il 4,6% del capitale sociale, per un controvalore massimo pari a Euro 3,0 milioni. Si ricorda che alla data del 22 novembre 2023, la Società deteneva n. 527.207 azioni proprie, pari al 2,4% del capitale sociale.
L’avvio del programma di acquisto è stato dettato da finalità di: i) conservazione per successivi utilizzi, , ivi inclusi, a titolo esemplificativo, corrispettivo in operazioni straordinarie, anche di scambio o cessione di partecipazioni da realizzarsi mediante permuta, conferimento o altro atto di disposizione e/o utilizzo, con altri soggetti, ovvero la destinazione al servizio di prestiti obbligazionari convertibili in azioni della Società o prestiti obbligazionari con warrant; ii) impiego a servizio di futuri piani di compensi e incentivazione basati su strumenti finanziari e riservati agli amministratori e ai dipendenti della Società e/o delle società dalla stessa direttamente o indirettamente controllate, sia mediante la concessione a titolo gratuito di opzioni di acquisto, sia mediante l’attribuzione gratuita di azioni (c.d. piani di stock option e di stock grant); iii) impiego a servizio di eventuali futuri programmi di
                                                                            
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assegnazione gratuita di azioni agli azionisti. Il programma avrà una durata di diciotto mesi a partire dalla data dell’Assemblea.
Approvazione del calendario finanziario (13 dicembre 2023)
21.Eventi di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio
Dall’inizio dell’esercizio 2024 fino alla data odierna, la Società Cellularline S.p.A., nell’ambito di autorizzazione all’acquisto di azioni proprie deliberata dall’Assemblea dell’Emittente il 22 novembre 2023, ha acquistato nr. 258.074 azioni proprie ordinarie per un controvalore complessivo di Euro 703.181. Alla data odierna Cellularline detiene direttamente n. 785.281 azioni proprie, pari al 3,59% del capitale sociale avente diritto di voto.
Nel corso dei primi mesi dell’anno 2024, come da comunicazione di internal dealing, inoltre:
l’Amministratore Delegato Christian Aleotti, ha acquistato 500.368 azioni ordinarie, raggiungendo la quota di partecipazione al capitale sociale pari a 12,15%;
il presidente del Consiglio di Amministrazione Antonio Luigi Tazartes ha acquistato complessivamente 920.368 azioni ordinarie, raggiungendo complessivamente la percentuale di partecipazione al capitale pari al 7,08%.
In data 28 febbraio 2024 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Business Plan 2024-2027.
22.Evoluzione prevedibile della gestione
Sulla base dell’andamento dei ricavi nel 2023, nonché degli impatti positivi attesi e delle azioni strategiche intraprese dal management, la Società conferma complessivamente gli orientamenti strategici a lungo termine e la solidità delle attività di sviluppo implementate.
                                                                            
53
Reggio Emilia, lì 13 marzo 2024
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
____________________Antonio Luigi Tazartes
                                                                            
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BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2023
                                                                            
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PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI AL 31 DICEMBRE 2023
                                                                            
56
PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI AL 31 DICEMBRE 2023
SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA CONSOLIDATA
(Euro migliaia)
Note
31/12/2023
Di cui parti correlate
31/12/2022
Di cui parti correlate
ATTIVO
Attivo non corrente
Attività immateriali
4.1
50.594
54.826
Avviamento
4.2
38.505
34.272
Immobili, impianti e macchinari
4.3
7.816
7.726
Partecipazioni
331
71
Diritto d’uso
4.4
3.994
4.388
Imposte differite attive
4.5
5.805
5.122
Crediti finanziari
54
-
Totale attivo non corrente
 
107.099
106.405
Attivo corrente
 
Rimanenze
4.6
46.931
41.400
Crediti commerciali
4.7
51.459
3.761
53.291
3.707
Crediti per imposte correnti
4.8
473
970
Attività finanziarie
4.9
338
75
Altre attività
4.10
13.066
3.371
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
4.11
14.041
9.916
Totale attivo corrente
 
126.308
 
109.023
TOTALE ATTIVO
 
233.407
 
215.428
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO
Patrimonio netto
Capitale sociale
4.12
21.343
21.343
Altre Riserve
4.12
107.056
168.737
Utili/(perdite) a nuovo da consolidato
4.12
2.665
15.554
Risultato economico d’esercizio del Gruppo
 
3.595
(75.166)
Patrimonio netto di Gruppo
 
134.659
 130.468
Patrimonio netto di terzi
 
-
-
TOTALE PATRIMONIO NETTO
134.659
 130.468
PASSIVO
Passivo non corrente
Debiti verso banche e altri finanziatori
4.13
8.600
15.709
Imposte differite passive
4.5
3.547
2.762
Benefici ai dipendenti
4.14
544
524
Fondi rischi ed oneri
4.15
1.939
1.356
Altre passività finanziarie
4.19
9.061
9.457
Totale passivo non corrente
 
23.691
29.808
Passivo corrente
Debiti verso banche e altri finanziatori
4.13
29.170
23.788
Debiti commerciali
4.16
32.330
23.580
Debiti per imposte correnti
4.17
1.686
772
Fondi rischi ed oneri
4.15
-
-
Altre passività
4.18
8.939
5.591
Altre passività finanziarie
4.19
2.932
1.421
                                                                            
57
 
 
 
Totale passivo corrente75.05755.152
TOTALE PASSIVO98.74884.960
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO233.407215.428
                                                                            
58
PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI AL 31 DICEMBRE 2023
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
(Euro migliaia)
Note
31/12/2023
Di cui parti correlate
31/12/2022
Di cui parti correlate
Ricavi delle Vendite
5.1
158.648
5.433
137.644
5.120
Costo del venduto
5.2
(97.459)
(88.849)
Margine Operativo Lordo
 
61.189
 
48.795
Costi di vendita e distribuzione
5.3
(29.233)
(25.604)
Costi generali e amministrativi
5.4
(27.818)
(12)
(101.272)
(12)
Altri costi/(ricavi) non operativi
5.5
737
1.787
Risultato operativo
 
4.876
(76.295)
Proventi finanziari
5.6
2.434
1.632
Oneri finanziari
5.6
(3.942)
(2.287)
Utile/(Perdita) su cambi
5.7
622
2.095
Proventi/(oneri) da partecipazioni
5.8
260
38
Risultato prima delle imposte
 
4.250
(74.816)
Imposte correnti e differite
5.9
(655)
(349)
Risultato economico d’esercizio prima della quota di minoranza
 
3.595
(75.166)
Risultato d'esercizio di pertinenza dei terzi
 
-
-
Risultato economico d’esercizio del Gruppo
 
3.595
(75.166)
Utile per azione base (Euro per azione)
5.10
0,17
(3,65)
Utile per azione diluito (Euro per azione)
5.10
0,17
(3,65)
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO
 
(Euro migliaia)Note  31/12/202331/12/2022
Risultato economico d’esercizio del Gruppo 3.595(75.166)
Altre componenti del risultato complessivo che non saranno riclassificate a Conto Economico 
Utili (perdite) attuariali su piani e benefici definiti (40)196
Utili (perdite) attuariali su Fondi rischi (85)359
Utile (perdite) derivanti da conversione dei bilanci di imprese estere 1.177806
Imposte sul reddito sulle altre componenti del risultato complessivo  35(155)
Totale altre componenti del risultato economico complessivo dell’esercizio  1.0871.206
Totale risultato economico complessivo dell’esercizio  4.683(73.960)
                                                                            
59
                                                                            
60
PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI AL 31 DICEMBRE 2023
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
(Euro migliaia)Note31/12/202331/12/2022
Utile/(perdita) dell’esercizio3.595(75.166)
Ammortamenti ed impairment avviamento13.40588.070
Svalutazioni e accantonamenti netti1.270397
(Proventi)/oneri da partecipazioni(260)(38)
(Proventi)/oneri finanziari maturati886549
Imposte correnti e differite655349
Altri movimenti non monetari  (717)80
Flusso generato (assorbito) dalla gestione operativa al netto del CCN 18.83514.241
(Incremento)/decremento rimanenze(4.587)(11.654)
(Incremento)/decremento crediti commerciali2.498(1.170)
Incremento/(decremento) debiti commerciali8.5953.755
Incremento/(decremento) altre attività e passività(7.159)3.474
Liquidazione di benefici a dipendenti e variazione fondi (1)(136)
Flusso generato (assorbito) dalla gestione operativa  18.1818.510
Interessi pagati e altri oneri netti pagati(3.703)(2.287)
Imposte sul reddito pagate e compensate  (1.432)(1.335)
Flusso netto generato (assorbito) dalla gestione operativa  13.0474.889
Acquisto di Società controllate, al netto della liquidità acquisita(2.552)(786)
(Acquisto)/cessione di immobili, impianti e macchinari e attività immateriali   (4.893)(4.609)
Flusso generato (assorbito) netto dall'attività di investimento  (7.445)(5.395)
(Dividendi distribuiti)-(1.012)
Altre passività e attività finanziarie (245)(1.827)
Altre movimentazioni di patrimonio netto(592)400
Incremento/(Decremento) debiti verso banche e altri finanziatori (1.727)3.811
Pagamento di costi di transazione relativi a passività finanziarie  -106
Flusso generato (assorbito) netto dall'attività di finanziamento  (2.564)1.478
Incremento/(decremento) delle disponibilità liquide3.038972
Effetto delle variazioni dei tassi di cambio1.087806
Flusso monetario complessivo 4.1251.778
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti a inizio esercizio4.129.9168.138
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti a fine esercizio4.1214.0419.916
                                                                            
61
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
Utili/(perdite) portate a nuovo
(Euro migliaia)
Capitale Sociale
Altre Riserve
 
Risultato d'esercizio
Riserve e risultato di terzi
Totale Patrimonio Netto
Saldo al 31 dicembre 2021
21.343
159.174
28.688
(3.846)
 
205.359
Risultato economico di periodo
(75.166)
(75.166)
Altre componenti del conto economico complessivo
 
1.206
 
 
 
1.206
Totale conto economico complessivo del periodo
 
1.206
 
(75.166)
 
(73.960)
Destinazione risultato d'esercizio precedente
(3.846)
3.846
Distribuzione dividendi
5.868
(6.880)
(1.012)
Altre variazioni
2.395
(2.314)
81
Saldo al 31 dicembre 2022
21.343
168.644
15.648
(75.166)
 
130.468
Risultato economico di periodo
3.595
3.595
Altre componenti del conto economico complessivo
 
1.087
 
 
 
1.087
Totale conto economico complessivo del periodo
 
1.087
 
3.595
 
4.683
Destinazione risultato d'esercizio precedente
(62.162)
(13.003)
75.166
Distribuzione dividendi
Altre variazioni
(512)
20
(492)
Saldo al 31 dicembre 2023
21.343
107.056
2.665
3.595
 
134.659
                                                                            
62
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2023
                                                                            
63
1.Premessa
Il Gruppo Cellularline (di seguito anche “Gruppo” o il “Gruppo Cellularline”) è uno dei principali operatori nel settore degli accessori per smartphone e tablet nell’area EMEA, nonché leader di mercato in Italia; inoltre, il Gruppo si posiziona, per volumi, tra i principali operatori in Spagna, Svizzera, Belgio, Olanda, Germania e Austria e vanta un buon posizionamento competitivo negli altri Paesi europei.
Il bilancio consolidato è sottoposto all’approvazione dell’Assemblea degli azionisti convocata per il giorno 24 aprile 2024, in linea con il calendario finanziario approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 13 dicembre 2023.
Dal 22 luglio 2019 le azioni della Capogruppo sono quotate al segmento STAR della Borsa di Milano.
Alla data del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2023, gli azionisti di Cellularline che detengono una partecipazione superiore al 5% del capitale sociale con diritto di voto sono i seguenti:
Christian Aleotti 9,86%
First Capital S.p.A. 7,66%
Quaero Capital S.A. 7,48%
1.1Impatti del conflitto Russia Ucraina sulla performance e sulla situazione finanziaria del Gruppo, misure adottate, rischi ed aree di incertezza
Il Gruppo, operando in diversi mercati internazionali, risente delle variazioni delle condizioni macroeconomiche di questi.
Il conflitto tra Russia e Ucraina, iniziato nel febbraio 2022, sta avendo conseguenze negative non solo per la grave crisi umanitaria che ne è conseguenza, ma anche per gli effetti economici sui mercati globali quali l’aumento dei costi di alcune materie prime energetiche e alimentari. Sebbene tali impatti siano ormai attenuati, questi aumenti generalizzati hanno contribuito a
                                                                            
64
creare una spirale inflazionistica globale; il conseguente inasprimento dei tassi di interesse operato dalla Banche Centrali per fronteggiare tale fenomeno ha già fatto registrare il proprio impatto sui consumi che il management del Gruppo sta attentamente monitorando.
Si rileva altresì che l’incremento dei tassi d’interesse, ha avuto significativi impatti sia su alcune poste valutative del bilancio, sia sul costo del debito finanziario del Gruppo.
2.Criteri adottati per la predisposizione del Bilancio Consolidato e sintesi dei principi contabili
Di seguito sono riportati i criteri di redazione, i principali principi contabili e i criteri di valutazione adottati nella predisposizione e redazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2023. Tali principi e criteri sono stati applicati in modo coerente per tutti gli esercizi presentati nel presente documento, tenuto conto di quanto precisato alla nota 2.4.1 “Nuovi principi contabili, emendamenti ed interpretazioni omologati dall’Unione Europea che sono entrati in vigore a partire dall’esercizio iniziato il 1° gennaio 2023”.
2.1Base di preparazione del Bilancio Consolidato
Il bilancio al 31 dicembre 2023 è stato redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali (“IFRS”) emessi dall’International Accounting Standards Board (“IASB”) ed adottati dall’Unione Europea.
Per IFRS si intendono anche tutti gli International Financial Reporting Standards(“IFRS”), tutti gli International Accounting Standards(“IAS”), tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (“IFRIC”), precedentemente denominate Standing Interpretation Committee (“SIC”), adottati dall’Unione Europea alla data di approvazione del presente bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo e contenuti nei relativi regolamenti U.E. pubblicati a tale data.
                                                                            
65
Alcune informazioni contenute nelle note illustrative al bilancio consolidato, redatto in formato ESEF, estratte dal formato XHTML in un’istanza XBRL, potrebbero non essere riprodotte in maniera identica, per meri problemi tecnici, rispetto a quanto contenuto nel bilancio consolidato in formato XHTML.
2.2Criteri di redazione del Bilancio Consolidato e sintesi dei principi contabili
I prospetti contabili consolidati sono stati preparati sulla base dei bilanci al 31 dicembre 2023 predisposti dalle singole società incluse nell’area di consolidamento di Cellularline S.p.A. (“la Società”, e insieme alle sue Società Controllate e Collegate “il Gruppo”). I bilanci e le situazioni contabili delle società incluse nell’area di consolidamento sono stati rettificati, ove necessario, ai fini di allinearli ai principi contabili ed ai criteri di classificazione della Capogruppo conformi agli IFRS. Il Gruppo applica gli IFRS per la redazione del bilancio consolidato a partire dal bilancio con chiusura al 31 dicembre 2018 con data di transizione 1° febbraio 2017.
Il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2023 include il bilancio della Capogruppo Cellularline S.p.A. e delle società sulle quali la stessa ha il diritto di esercitare, direttamente o indirettamente, il controllo. Le note illustrative hanno la funzione di esplicitare i principi di redazione adottati, fornire le informazioni richieste dai principi contabili IAS/IFRS e non contenute in altre parti del bilancio, oltre che di fornire ulteriore informativa non esposta nei prospetti di bilancio ma necessaria ai fini di una rappresentazione attendibile dell’attività del Gruppo.
Con riferimento all’utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio, il tavolo di coordinamento congiunto fra Banca d’Italia, Consob e Isvap in materia di applicazione degli IAS/IFRS, con il documento n. 2 del 06.02.2009 “Informazioni da fornire nelle relazioni finanziarie sulla continuità aziendale, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezze nell’utilizzo di stime”, nonché con il successivo documento n. 4 del 04.03.2010, richiede agli Amministratori di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale.
                                                                            
66
In aggiunta, i paragrafi 25-26 del principio contabile IAS 1 stabiliscono che: “Nella fase di preparazione del bilancio, la direzione aziendale deve effettuare una valutazione della capacità dell’entità di continuare a operare come un’entità in funzionamento. Il bilancio deve essere redatto nella prospettiva della continuazione dell’attività a meno che la direzione aziendale non intenda liquidare l’entità o interromperne l’attività, o non abbia alternative realistiche a ciò”.
Pertanto, nella predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2023, gli Amministratori hanno effettuato una valutazione prospettica della capacità dell’azienda di continuare a costituire un complesso economico funzionante destinato alla produzione di reddito per un prevedibile arco temporale futuro, relativo a un periodo di almeno dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio. Tale valutazione è stata effettuata anche tenuto conto:
- della positiva evoluzione del mercato di riferimento registrato negli ultimi esercizi, a cui si è associato un significativo incremento dei ricavi di vendita da parte della Capogruppo e del Gruppo, nonché delle previsioni circa l’andamento futuro dei ricavi e del business caratteristico;
- delle positive previsioni di sviluppo economico-patrimoniali contenute nel Business Plan 2024-27 della Capogruppo e del Gruppo, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 28 Febbraio 2024;
- della capacità (passata e attesa) della Capogruppo e del Gruppo di continuare a generare flussi finanziari positivi che, unitamente alle linee di credito disponibili, consentono di fronteggiare gli impegni di pagamento attesi;
- dell’elevato livello di patrimonializzazione della Capogruppo e del Gruppo.
Conseguentemente, il bilancio al 31 dicembre 2023 è stato redatto in applicazione al presupposto della continuità aziendale, in quanto gli amministratori hanno verificato l’insussistenza di indicatori di carattere reddituale, finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità o incertezze circa la capacità della Capogruppo e del Gruppo di continuare ad operare come un’entità in funzionamento nel prevedibile futuro e in particolare nei prossimi 12 mesi.
                                                                            
67
Il bilancio è espresso in Euro, moneta funzionale del Gruppo e della Capogruppo, e tutti gli importi sono arrotondati alle migliaia di Euro. Per chiarezza di lettura, negli schemi e nelle tabelle sono state inoltre omesse le voci obbligatorie ai sensi dello IAS 1 che evidenziano saldi a zero in entrambi i periodi comparati.
Il Bilancio Consolidato è composto dai seguenti prospetti e dalle presenti note illustrative:
Prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria consolidata: la presentazione della situazione patrimoniale e finanziaria consolidata avviene attraverso l’esposizione distinta tra attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti con la descrizione nelle note, per ciascuna voce di attività e passività, degli importi che ci si aspetta di regolare o recuperare entro o oltre i 12 mesi dalla data di riferimento del Bilancio Consolidato.
Prospetto di conto economico consolidato: la classificazione dei costi nel conto economico consolidato è basata sulla loro funzione, evidenziando i risultati intermedi relativi al risultato operativo lordo, al risultato operativo netto ed al risultato prima delle imposte.
Prospetto di conto economico complessivo consolidato: tale prospetto include l’utile/(perdita) del periodo nonché gli oneri e proventi rilevati direttamente a patrimonio netto per operazioni diverse da quelle poste in essere con i soci.
Rendiconto finanziario consolidato: il rendiconto finanziario consolidato presenta i flussi finanziari dell’attività operativa, di investimento e di finanziamento. I flussi dell’attività operativa sono rappresentati attraverso il metodo indiretto, per mezzo del quale il risultato del periodo è rettificato dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi, e da elementi di ricavi connessi con i flussi finanziari derivanti dall’attività di investimento o di finanziamento.
                                                                            
68
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato: tale prospetto include, oltre al risultato del prospetto sintetico di conto economico complessivo consolidato, anche le operazioni avvenute direttamente con i soci che hanno agito in tale veste ed il dettaglio di ogni singola componente. Ove applicabile nel prospetto sono anche inclusi gli effetti, per ciascuna voce di patrimonio netto, derivanti da cambiamenti di principi contabili.
Note illustrative al bilancio consolidato.
Il Bilancio Consolidato è esposto in forma comparativa.
Il presente Bilancio Consolidato è stato autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione del 13 marzo 2024.
2.3Principi di consolidamento e area di consolidamento
Criteri di consolidamento
Il bilancio consolidato comprende i bilanci o le situazioni contabili delle società controllate incluse nell’area di consolidamento, redatti al 31 dicembre di ogni anno. Si ha il controllo di un’entità oggetto di investimento quando l’investitore è esposto, o ha diritto, ai ritorni variabili dell’entità oggetto dell’investimento e ha la possibilità di influenzare tali ritorni attraverso l’esercizio del potere sull’entità. Un investitore ha potere su un’entità oggetto di investimento quando detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti, ossia le attività che incidono in maniera significativa sui rendimenti dell’entità oggetto di investimento.
I risultati economici delle imprese controllate acquisite, anche per il tramite di operazioni di fusione, o cedute nel corso dell’esercizio sono inclusi nel conto economico consolidato dall’effettiva data di acquisizione fino all’effettiva data di cessione. Quando necessario, sono
                                                                            
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state effettuate rettifiche ai bilanci delle società controllate per allineare i criteri contabili utilizzati a quelli adottati dal Gruppo e conformi agli IFRS.
Tutte le operazioni intercorse fra le imprese del Gruppo e i relativi saldi sono eliminati in sede di consolidamento.
La quota di interessenza degli azionisti di minoranza nelle attività nette delle controllate consolidate è identificata separatamente rispetto al patrimonio netto di Gruppo. Tale interessenza viene determinata in base alla percentuale da essi detenuta nei fair value delle attività e passività iscritte alla data dell’acquisizione originaria e nelle variazioni di patrimonio netto dopo tale data.
Successivamente le perdite attribuibili agli azionisti di minoranza eccedenti il patrimonio netto di loro spettanza sono attribuite al patrimonio netto di Gruppo, ad eccezione dei casi in cui le minoranze hanno un’obbligazione vincolante e sono in grado di fornire ulteriori investimenti per coprire le perdite.
Aggregazioni di imprese
L’acquisizione di imprese controllate è contabilizzata secondo il metodo dell’acquisizione. Il costo dell’acquisizione è determinato dalla sommatoria dei valori correnti alla data di ottenimento del controllo delle attività date, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti finanziari emessi dal Gruppo in cambio del controllo dell’impresa acquisita. L’eventuale avviamento derivante dall’acquisizione è unicamente determinato nella fase di acquisizione, iscritto come attività e rappresentato dall’eccedenza del costo dell’acquisizione rispetto alla quota di Gruppo nei valori correnti delle attività, passività e passività potenziali identificabili iscritti. L’interessenza degli azionisti di minoranza nell’impresa acquisita è inizialmente valutata in misura pari alla loro quota dei valori correnti delle attività, passività e passività potenziali iscritti. Le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’impresa acquisita che rispettano le condizioni per l’iscrizione secondo l’IFRS 3 sono iscritte ai loro valori correnti alla
                                                                            
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data di acquisizione, ad eccezione delle attività non correnti (o gruppi in dismissione) che sono classificate come detenute per la vendita in accordo con l’IFRS 5, le quali sono iscritte e valutate a valori correnti meno i costi di vendita. L’avviamento derivante dall’acquisizione del controllo di una partecipazione o di un ramo d’azienda rappresenta l’eccedenza tra il costo di acquisizione (inteso come somma dei corrispettivi trasferiti nell’aggregazione aziendale), aumentato del fair value dell’eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell’impresa acquisita, rispetto al fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili dell’entità acquisita alla data di acquisizione. In caso di acquisto di quote di controllo non totalitarie, l’avviamento può essere determinato alla data di acquisizione sia rispetto alla percentuale di controllo acquisita sia valutando al fair value le quote del patrimonio netto di terzi (cd. Full goodwill). La scelta del metodo di valutazione è effettuabile di volta in volta per ciascuna transazione. Ai fini della determinazione dell’avviamento, il corrispettivo trasferito in un’aggregazione aziendale è calcolato come somma del fair value delle attività trasferite e della passività assunte dal Gruppo alla data di acquisizione e degli strumenti di capitale emessi in cambio del controllo dell’entità acquisita, includendo anche il fair value di eventuali corrispettivi sottoposti a condizione previsti dal contratto di acquisizione. Eventuali rettifiche dell’avviamento possono essere rilevate nel periodo di misurazione (che non può superare un anno dalla data di acquisizione) per effetto o di variazioni successive del fair value dei corrispettivi sottoposti a condizione o della determinazione del valore corrente di attività e passività acquisite, se rilevate solo provvisoriamente alla data di acquisizione e qualora tali variazioni siano determinate come rettifiche sulla base di maggiori informazioni su fatti e circostanze esistenti alla data dell’aggregazione. In caso di cessione di quote di partecipazioni controllate, l’ammontare residuo dell’avviamento ad esse attribuibile è incluso nella determinazione della plusvalenza o minusvalenza da alienazione.
Area di consolidamento
                                                                            
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Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 comprende i dati patrimoniali ed economici di Cellularline S.p.A. (Capogruppo) e delle società operative di cui la Capogruppo possiede, direttamente o indirettamente, più del 50% del Capitale Sociale, oppure ne detiene il controllo secondo i criteri definiti dallo IFRS 10.
Il metodo utilizzato per il consolidamento è quello dell’integrazione globale per le seguenti società:
Società
Sede
Valuta
 
Capitale Sociale
Patrimonio Netto
Tipo di possesso
Risultato dell’ultimo esercizio
Quota partecipazione
Valore di carico
(in valuta/000)
(in valuta/000)
(in valuta/000)
(in Euro/000)
Cellular Spain S.L.U.
Spagna (Madrid)
EUR
                      3
1.212
Diretto
256
100%
1.103
Cellular Inmobiliaria S.L.U.
Spagna (Madrid)
EUR
                      3
77
Diretto
(9)
100%
3
Cellular Immobiliare Helvetica S.A.
Svizzera (Lugano)
CHF
                  100
284
Diretto
16
100%
71
Systema S.r.l. (*)
Italia (Reggio Emilia)
EUR
                  100
2.399
Diretto
228
100%
3.665
Worldconnect AG
Svizzera (Diepoldsau)
CHF
                  100
5.163
Diretto
1.395
80%
14.757
Cellularline USA Inc.
USA (New York)
USD
                    50
357
Diretto
(128)
100%
474
Coverlab S.r.l.
Italia (Parma)
EUR
                    69
166
Diretto
(120)
55%
295
Subliros S.L.
Spagna (Barcellona)
EUR
                    11
-36
Diretto
(82)
80%
177
Peter Jäckel GmbH
Germania (Alfeld)
EUR
                  100
862
Diretto
(578)
60%
2.945
Cellularline Middle East FZE
Emirati Arabi (Dubai)
USD
                  41
19
Diretto
(60)
100%
38
(*) In data 18 dicembre 2023 la società Systema S.r.l. ha deliberato la fusione di essa società con la società Pegaso S.r.l. per incorporazione della stessa
Si specifica che le società Worldconnect AG, Coverlab S.r.l. e Subliros S.L. e Peter Jäckel GmbH sono consolidate al 100% in virtù di contratti Put/Call siglate dalla capogruppo, che regolano l’acquisto delle rimanenti quote delle società controllate.
                                                                            
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È invece consolidata con il metodo del patrimonio netto la società collegata Cellular Swiss S.A., come da prospetto sotto riportato:
SocietàSedeValutaCapitale SocialePatrimonio Netto% possessoRisultato dell’ultimo esercizioValore di carico
   (in valuta/000) (in valuta/000)DirettaIndiretta(in valuta/000)(in Euro/000)
Cellular Swiss S.A.Svizzera (Aigle) CHF10046050%-3733
Si segnala che il perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2023 è variato rispetto al 31 dicembre 2022 per effetto di quanto segue:
-Perfezionamento in data 11 gennaio 2023 dell’acquisizione del 60% della società Peter Jäckel GmbH, player tedesco operante nel settore degli accessori per smartphone;
-Costituzione in data 18 aprile 2023 della Cellularline Middle East di un hub operativo nella Jebel Ali Free Zone, a Dubai, allo scopo di servire in modo più efficiente l'area del Medio Oriente.
Uso di stime e valutazioni nella redazione del Bilancio Consolidato
Nell’ambito della redazione del Bilancio Consolidato, la Direzione aziendale ha dovuto formulare valutazioni, stime e ipotesi che influenzano l’applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio.
Le stime e le assunzioni sono basate su elementi noti alla data di predisposizione del Bilancio Consolidato, sull’esperienza della direzione e su altri elementi eventualmente considerati rilevanti. I valori che risulteranno dai dati consuntivi potrebbero differire da tali stime; queste assunzioni e ipotesi sono riviste regolarmente. Le valutazioni soggettive rilevanti della Direzione aziendale nell’applicazione dei principi contabili del Gruppo e le principali fonti di incertezza delle stime sono di seguito elencate.
                                                                            
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Valutazione del fair value
Nella valutazione del fair value di un’attività e di una passività, il Gruppo si avvale per quanto possibile di dati di mercato osservabili.
I fair value sono distinti in vari livelli gerarchici in base ai dati di input utilizzati nelle tecniche di valutazione, come illustrato di seguito:
Livello 1 sono prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui il Gruppo può accedere alla data di valutazione;
Livello 2 sono variabili diverse dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per le attività o per le passività;
Livello 3 sono variabili non osservabili per le attività o per le passività.
Se i dati di input utilizzati per valutare il fair value di un’attività o di una passività possono essere classificati nei diversi livelli della gerarchia di fair value, l’intera valutazione è inserita nello stesso livello di gerarchia dell’input di livello più basso che è significativo per l’intera valutazione.
Impairment test Avviamento
Avviamento
Il Gruppo verifica con cadenza annuale o, più frequentemente, in presenza di indicatori di perdita per riduzione di valore, tramite l’impairment test, il valore recuperabile della unità generatrice di flussi finanziari a cui è allocato l’avviamento. Ai fini di tale verifica, il valore recuperabile è stato determinato come valore d’uso tramite il metodo del discounted cash flow. Questo criterio si ispira al concetto generale che il valore di un’azienda (Enterprise Value) è pari al valore attualizzato dei due seguenti elementi:
flussi di cassa che essa sarà in grado di generare entro l’orizzonte di previsione;
valore residuo, cioè il valore del complesso aziendale derivante dal periodo al di dell’orizzonte di previsione (terminal value).
                                                                            
74
Nell’applicare tale metodo il Gruppo utilizza varie assunzioni, inclusa la stima dei futuri incrementi nelle vendite, dei costi operativi, del tasso di crescita dei valori terminali, degli investimenti, delle variazioni nel capitale di funzionamento e del costo medio ponderato del capitale (tasso di sconto). Ai fini della redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 il Gruppo ha effettuato un’analisi circa la possibile presenza di indicatori di impairment dell’avviamento e, ad esito di tale analisi, ha ritenuto opportuno svolgere il test di impairment, in quanto il patrimonio netto contabile del Gruppo che fa riferimento alla Società risultava superiore al valore della capitalizzazione di Borsa alla medesima data. Il Gruppo, pertanto, anche con il supporto di un Consulente (Deloitte & Touche), ha eseguito un impairment test, i cui criteri sono stati preliminarmente approvati dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in data 28 febbraio 2024 ed i cui risultati sono stati approvati in data 13 marzo 2024. Ad esito del test non si è rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell’Avviamento.
Si rimanda alla nota “4.2 Avviamento” per maggiori informazioni di dettaglio.
Valutazione della Customer Relationship e dei Marchi a vita utile definita
Customer Relationship
Gli Amministratori hanno eseguito un’analisi per verificare l’eventuale necessità di sottoporre a impairment test tali intangible assets a vita utile definita, considerando - come previsto dallo IAS 36 - l’eventuale presenza di indicatori interni ed esterni all’organizzazione. Il Gruppo, alla data del 31 dicembre 2023, non ha effettuato il test di impairment, in quanto non ha rilevato indicatori di impairment specifici sull’asset, in considerazione del fatto che sono stati effettuati numerosi rinnovi pluriennali con clienti strategici nel corso dell’esercizio e, pertanto, non pare a rischio il core del perimetro dei clienti più rilevanti tra quelli presenti nel perimetro della business combination del 2018. Il Gruppo non ha inoltre identificato indicatori di impairment relativi alla Customer relationship emersa in sede di Purchase Price allocation di Worldconnect,
                                                                            
75
considerando: (i) la performance economico-finanziaria (ricavi ed EBITDA) nel 2023 (ii) i principali indicatori economico-finanziari relativi alla società che sono stati inseriti nel piano predisposto dal management. Il Gruppo non ha identificato indicatori di impairment relativi all’accordo commerciale emersi in sede di Purchase Price Allocation di Systema considerando che: (i) il rapporto commerciale con il principale cliente è ancora in essere; (ii) i principali indicatori economico-finanziari relativi a tale tipologia di vendita sono in crescita nell’arco di piano. Nel corso del 2023 si è proceduto inoltre alla prima iscrizione del valore della Customer Relationship di Peter Jäckel GmbH, di cui nel gennaio dello stesso anno è stata acquisita la quota di controllo.
Marchi
Gli Amministratori a seguito della formalizzazione di analisi interne, non hanno identificato indicatori specifici di impairment relativi a tali assets, considerando: (i) i principali indicatori economico finanziari del piano predisposto dal management e (ii) il mantenimento di una market share significativa nei mercati di riferimento.
Valutazione dei crediti
Il fondo svalutazione crediti riflette la stima degli Amministratori circa le perdite relative al portafoglio crediti verso la clientela. La stima del fondo è basata sulle perdite attese da parte del Gruppo, in considerazione dell’aspettativa futura circa la determinazione del merito creditizio delle controparti, degli scaduti correnti e storici, delle perdite e degli incassi, del monitoraggio della qualità del credito e delle proiezioni circa le condizioni economiche e di mercato. Il Gruppo si è dotato di una specifica procedura per la valutazione del credito e la determinazione del fondo.
                                                                            
76
Valutazione delle rimanenze
Il fondo obsolescenza magazzino riflette la stima delle società del Gruppo circa le perdite di valore manifeste o attese delle rimanenze di magazzino, determinate in funzione dell’esperienza passata, dell’andamento storico e atteso delle vendite. Il fondo svalutazione magazzino tiene conto dell’obsolescenza commerciale per ciascuna classe di prodotti in funzione di indici di rotazione, valori di mercato e specifiche valutazioni tecniche legate all’evoluzione tecnologica.
Valutazione del piano di Stock Grant
La valorizzazione dei piani di Stock Grant, assegnati nel corso del triennio 2021-2023, è stata effettuata in base alle indicazioni contenute nell’International Financial Reporting Standard 2 (IFRS 2) – “Pagamenti basati su azioni”.
Recuperabilità delle attività per imposte differite
Nel bilancio consolidato del Gruppo sono iscritte attività per imposte differite. Tali imposte differite sono state contabilizzate tenendo in considerazione la recuperabilità delle stesse, sulla base delle aspettative reddituali future delle società del Gruppo.
Fondi rischi
Il Gruppo - operando a livello globale - è soggetto a rischi legali e fiscali che derivano dallo svolgimento delle normali attività. La rilevazione e valutazione delle passività potenziali da parte del Gruppo è effettuata in base ad ipotesi principalmente relative alla probabilità ed alla misura dell’esborso finanziario.
                                                                            
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2.4Principi contabili rilevanti utilizzati nella redazione del Bilancio Consolidato
Il Bilancio consolidato è presentato in Euro, valuta funzionale e di presentazione della Capogruppo. Le operazioni in valuta estera sono convertite nella valuta funzionale di ciascuna entità del Gruppo al tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Gli elementi monetari in valuta estera alla data di chiusura dell’esercizio sono convertiti nella valuta funzionale utilizzando il tasso di cambio alla medesima data. Gli elementi non monetari che sono valutati al fair value in una valuta estera sono convertiti nella valuta funzionale utilizzando i tassi di cambio in vigore alla data in cui il fair value è stato determinato. Gli elementi non monetari che sono valutati al costo storico in una valuta estera sono convertiti utilizzando il tasso di cambio alla medesima data dell'operazione. Le differenze di cambio derivanti dalla conversione sono rilevate generalmente nell’utile/(perdita) dell’esercizio tra gli oneri finanziari.
I cambi applicati nella conversione in Euro del bilancio al 31 dicembre 2023 delle società Worldconnect AG e Immobiliare Helvetica SA sono stati i seguenti:
ValutaMedio 2023Fine Periodo al 31 dicembre 2023Medio 2022Fine Periodo al 31 dicembre 2022
Euro / CHF0,970,931,000,98
I cambi applicati nella conversione in Euro del bilancio al 31 dicembre 2023 della società Cellularline USA Inc. e Cellularline Middle East FZE5 sono stati i seguenti:
ValutaMedio 2023Fine Periodo al 31 dicembre 2023Medio 2022Fine Periodo al 31 dicembre 2022
Euro / USD1,081,111,051,07
Attività immateriali
5 La società tiene la propria contabilità in US Dollars
                                                                            
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Le attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte fra le attività, secondo quanto disposto dallo IAS 38, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo della stessa può essere determinato in modo attendibile. Le attività immateriali a vita definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. Tali attività sono ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa. Le aliquote di ammortamento utilizzate sono di seguito riepilogate, per categoria di immobilizzazioni immateriali:
CategoriaAliquota di ammortamento
Costi di sviluppo50%
Customer Relationship Cellularline7,7%
Costi Software33%
Licenze d’uso33-50%
Marchio Cellularline5,5%
Marchio Interphone10%
Accordo commerciale Systema14%
Marchio Skross10%
Marchio Q2Power10%
Customer Relationship Worldconnect7%
Customer Relationship Peter Jäckel7,7%
Brevetti Worldconnect10%
Altre33%
Qualora le licenze d’uso siano destinate a specifici contratti di fornitura di servizi, sono ammortizzate secondo la durata del contratto di riferimento. Di seguito si forniscono precisazioni in merito ad alcune delle suddette voci.
Costi di sviluppo
I costi per i progetti di ricerca e sviluppo sono quelli sostenuti con l’obiettivo di studiare e acquisire conoscenze per ottenere prodotti, processi e servizi nuovi o migliori rispetto a quelli già presenti. Qualora questi costi riflettano un’utilità pluriennale ovvero presentino benefici che
                                                                            
79
si manifestino in più esercizi, possono essere capitalizzati; diversamente vengono imputati a conto economico nell’esercizio in cui vengono sostenuti.
Le spese di pubblicità, non presentando i requisiti stabiliti dallo IAS 38, sono sempre imputate a conto economico nell’esercizio di riferimento.
Customer Relationship
Il processo di Purchase Price Allocation ha visto la valorizzazione della Customer Relationship del Gruppo, come sommatoria delle Customer Relationship relative alle linee di prodotto Red, Blue e Black, oltre alla Customer Relationship derivante dalla acquisizione di Worldconnect, avvenuta nell’esercizio 2020, nonché alla Customer Relationship di Peter Jäckel, derivante dall’acquisizione avvenuta a gennaio 2023. Segnaliamo che la Customer Relationship è riconducibile ai contratti in essere stipulati con i clienti di riferimento, avendo il Gruppo la possibilità di limitare l’accesso da parte di terzi in virtù di una consolidata relazione con la clientela. Il fair value può essere misurato in maniera attendibile data la possibilità di identificare i benefici economici attribuibili all’attività in oggetto monitorando i ricavi generati dai singoli clienti per ciascuna linea di prodotto. La vita utile residua, anche in considerazione del tasso di abbandono ovvero della percentuale di clienti che storicamente interrompono i rapporti commerciali con le Società del Gruppo in un dato momento, è stimabile in circa 13 anni. Il Gruppo, alla data del 31 dicembre 2023, non ha ritenuto di verificare tramite l’impairment test l’eventuale perdita di valore della Customer Relationship di Cellularline emersa in sede di Business Combination nel 2018 - iscritta come un asset a vita utile definita. Segnaliamo infine che la vita utile originaria della Customer Relationship derivante dall’acquisizione di Worldconnect è stimabile in 14 anni; la vita utile originaria della Customer Relationship di Peter Jäckel è invece pari a 13 anni. Si evidenzia che anche sulle Customer Relationship di Worldconnect e Peter Jäckel non è stato ritenuto necessario svolgere test di impairment in quanto non ne sono stati ravvisati indicatori.
                                                                            
80
Costi software, licenze e marchi
Tale voce include principalmente l’effetto del processo di Purchase Price Allocation in relazione al fair value dei marchi Cellularline ed Interphone, oltre ai marchi derivanti dall’ acquisizione di Worldconnect, avvenuta nel 2020.
Ai fini della stima del fair value si è considerato un tasso di royalty desunto dall’analisi di transazioni di mercato ritenute comparabili, applicato ai flussi economici attribuibili all’attività in oggetto; tali flussi sono stati espressi al netto dei costi di marketing finalizzati al mantenimento dell’intangibile nelle condizioni in cui è alla data della valutazione e dei relativi carichi fiscali. Il valore dell’asset è rappresentato dalla somma dei valori attuali dei flussi reddituali. I marchi in oggetto possono essere separati dalla Società e trasferiti, venduti o dati in licenza d’uso ad un terzo e la Società ha la possibilità di limitare l’accesso da parte di terzi in quanto trattasi di marchi registrati. Inoltre, la Società ha la possibilità di usufruire dei benefici economici ad essi attribuibili, riflessi nei ricavi della linea di prodotto Red per il marchio Cellularline, riconosciuto a livello europeo per gli accessori di smartphone e tablet da oltre 25 anni, e della divisione Black per il marchio Interphone. La vita utile stimata di tali marchi è rispettivamente 18 e 10 anni. Il marchio Skross - acquisito nel 2020 a seguito dell’acquisizione della controllata Worldconnect - ha una vita utile stimata di 10 anni. Il Gruppo non ha ritenuto necessario verificare tramite l’impairment test l’eventuale perdita di valore dei marchi iscritti come un asset a vita utile definita, considerando che non sono stati rilevati indicatori di impairment sugli specifici assets ed i risultati dei precedenti impairment test da cui emergeva una cover significativo. I costi software, comprensivi degli oneri accessori, sono relativi a software acquisiti ai fini d’uso aziendale. Le licenze d’uso si riferiscono a licenze per software dedicato a specifici contratti di fornitura di servizi.
Brevetti
                                                                            
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Tale voce include principalmente l’effetto del processo di Purchase Price Allocation in relazione al fair value dei brevetti acquisiti nell’ acquisizione di Worldconnect, avvenuta nel 2020. Per la valutazione in sede di prima iscrizione dei Brevetti era stato utilizzato il Dual Excess Earnings Model (DEEM). La vita utile è pari a dieci anni su stima del posizionamento competitivo cui i prodotti coperti da brevetto fanno riferimento. Il fattore di obsolescenza considerato è di tipo “lineare”, in linea con quanto utilizzato nella prassi e coerente con la vita utile identificata dagli Amministratori. La vita utile originaria stimata di tali brevetti è di 10 anni. Il Gruppo non ha ritenuto necessario verificare tramite l’impairment test l’eventuale perdita di valore dei suddetti brevetti iscritti come un asset a vita utile definita, considerando che non sono stati rilevati indicatori di impairment.
Accordo commerciale
Il processo di Purchase Price Allocation, effettuato a seguito dell’operazione di acquisizione della società Systema S.r.l., ha visto la valorizzazione di un accordo commerciale con un primario operatore telefonico internazionale. Nel 2006 la società Systema S.r.l. ha avviato la produzione e commercializzazione di accessori a favore di un primario operatore telefonico internazionale, instaurando una collaborazione strategica duratura nel tempo. L’asset in oggetto si qualifica come un accordo commerciale di natura contrattuale per la fornitura di beni e/o servizi a terzi e soddisfa le seguenti condizioni:
garantisce vendite future, non avendo scadenza determinata e nonostante vi sia la facoltà di recesso da ambe le parti; il rapporto sussiste in via continuativa dal 2006 alla data della Business Combination avvenuta il 3 aprile 2019;
le vendite sono regolate a condizioni tali da garantire, oltre che una remunerazione normale del capitale investito, anche un extra-reddito.
L’accordo commerciale soddisfa i requisiti individuati dall’IFRS 3 (Business Combination) e IAS 38 (Intangible Assets) ai fini della identificazione e valorizzazione di un’attività intangibile.
                                                                            
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Per la valutazione dell’accordo commerciale è stato utilizzato il Multi Period Excess Earnings Method (MEEM); tale metodologia nell’assunto che il reddito di pertinenza dell’asset, identificato come asset strategico dominante (Primary Income-Generating Asset), possa essere determinato per differenza, detraendo dal reddito complessivo la remunerazione normale di tutti gli altri asset (tangibili e intangibili). Il fair value dell’asset dominante è ottenuto attualizzando i redditi residui (excess earnings) attesi per gli anni di vita residua dell’asset (multi-period). Il Gruppo non ha ritenuto necessario verificare tramite l’impairment test l’eventuale perdita di valore del suddetto accordo commerciale iscritto come un asset a vita utile definita in quanto non sono stati identificati indicatori di impairment.
Avviamento
L’avviamento, derivante da aggregazioni aziendali, è inizialmente iscritto al costo e rappresenta l’eccedenza del costo d’acquisto rispetto alla quota di pertinenza del fair value riferito ai valori identificabili delle attività, delle passività e delle passività potenziali delle società acquisite. L’eventuale differenza negativa, “avviamento negativo”, è invece rilevata a conto economico al momento dell’acquisizione. Nel caso di acquisizioni per fasi di società controllate, le singole attività e passività della controllata non vengono valutate al fair value in ogni acquisizione successiva e l’avviamento viene unicamente determinato nella prima fase di acquisizione. Dopo l’iniziale iscrizione, l’avviamento viene ridotto delle eventuali perdite di valore accumulate, determinate con le modalità descritte nel seguito. Alla data di acquisizione l’eventuale avviamento emergente viene allocato a ciascuna delle unità generatrici di flussi finanziari che ci si attende beneficeranno degli effetti sinergici derivanti dall’acquisizione. L’eventuale perdita di valore è identificata attraverso valutazioni che prendono a riferimento la capacità di ciascuna unità di produrre flussi finanziari atti a recuperare la parte di avviamento a essa allocata, con le modalità indicate nella sezione relativa alle attività materiali. Nel caso in cui il valore recuperabile da parte dell’unità generatrice di flussi sia inferiore al valore di carico attribuito, si
                                                                            
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rileva la relativa perdita di valore. Tale perdita di valore non è ripristinata nel caso in cui vengano meno i motivi che l’hanno generata. Al momento della cessione di una parte o dell’intera impresa precedentemente acquisita e dalla cui acquisizione era emerso un avviamento, nella determinazione della plusvalenza o della minusvalenza da cessione si tiene conto del corrispondente valore residuo dell’avviamento.
Perdite di valore (“Impairment test”)
Il Gruppo verifica, almeno una volta all’anno per l’avviamento e ogni qualvolta siano stati identificati indicatori di impairment del valore contabile delle attività materiali, finanziarie immateriali diverse dall’avviamento la recuperabilità del valore contabile al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale indicazione, occorre stimare il valore recuperabile dell'attività per determinare l'entità dell'eventuale perdita di valore. Quando non sia possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, il Gruppo stima tale valore a livello di singola società, che rappresenta la più piccola unità generatrice di flussi finanziari indipendenti cui il bene appartiene. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso (che tiene conto dell’attualizzazione dei flussi futuri di denaro derivanti dall’attività in esame, considerati i rischi specifici dell'attività). Se l’ammontare recuperabile è stimato essere inferiore al valore contabile, esso è ridotto al minor valore recuperabile. Quando, successivamente, una perdita su attività diverse dall'avviamento viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività o dell’unità generatrice di flussi finanziari è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.
Si rimanda alla sezione 4.2.1 per le risultanze del test al 31 dicembre 2023.
                                                                            
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Immobili, impianti e macchinari
Gli immobili, impianti, macchinari e attrezzature industriali utilizzati per la produzione o la fornitura di beni e servizi sono iscritti al costo storico, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali svalutazioni per perdite di valore; il costo include inoltre ogni onere direttamente sostenuto per predisporre le attività al loro utilizzo. Gli interessi passivi sostenuti con riferimento a finanziamenti ottenuti per l’acquisizione o costruzione di immobilizzazioni materiali sono imputati ad incremento delle stesse solo nel caso in cui si tratti di immobilizzazioni che rispecchiano i requisiti per essere contabilizzate come tali, ovvero richiedano un significativo periodo di tempo per essere pronte all’uso o vendibili. Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria sono direttamente imputati al conto economico nell’esercizio in cui sono sostenuti, mentre i costi di manutenzione aventi natura incrementativa del valore sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati contestualmente al cespite di riferimento in funzione della residua possibilità di utilizzo. Le immobilizzazioni in corso e gli anticipi a fornitori sono iscritti nell’attivo sulla base del costo sostenuto e/o dell’anticipo erogato, comprensivo delle spese direttamente imputabili.
L’ammortamento viene determinato a quote costanti sul costo dei beni, al netto dei relativi valori residui (quando ragionevolmente stimabili), in funzione della loro vita utile stimata applicando le seguenti aliquote percentuali (principali categorie):
Categoria
Aliquota amm.to
Fabbricati
3%
Impianti e macchinari
12-30%
Attrezzature industriali e commerciali
15%
Altri beni
12-15-20-25%
Fanno eccezione le immobilizzazioni destinate all’uso strumentale su specifici contratti di fornitura di servizi, che sono ammortizzate secondo la durata del contratto di riferimento. L’ammortamento decorre da quando le attività sono pronte per l’uso e, nell’esercizio di entrata in funzione, viene calcolato con mezza aliquota, ad eccezione delle immobilizzazioni destinate
                                                                            
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all’uso strumentale su specifici contratti di fornitura di servizi che sono ammortizzate secondo la durata dei giorni residui dalla data di efficacia del contratto di servizio. Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell’attività e sono imputati al conto economico dell’esercizio.
Diritto d’uso
L’IFRS 16 ha introdotto un unico modello di contabilizzazione dei leasing nel bilancio dei locatari secondo cui il Gruppo, in qualità di locatario, rileva un’attività che rappresenta il diritto di utilizzo del bene sottostante e una passività che riflette l’obbligazione per il pagamento dei canoni di locazione. Le modalità di contabilizzazione per il locatore invece restano simili a quelle previste dal principio precedentemente in vigore. Il Gruppo si è avvalso della facoltà di adottare l’IFRS 16 con il metodo retrospettico modificato, che prevedeva la possibilità di rilevare al gennaio 2019 il diritto d’uso per un importo pari alla passività finanziaria residua a tale data, senza rideterminare i dati dell’esercizio precedente.
Definizione di leasing
In conformità all’IFRS 16, il Gruppo valuta se il contratto è un leasing o lo contiene sulla base della nuova definizione di leasing. Secondo l’IFRS 16, il contratto è, o contiene un leasing se, in cambio di un corrispettivo, trasferisce il diritto di controllare l’utilizzo di un’attività identificata per un periodo di tempo. Alla data di applicazione iniziale dell’IFRS 16, il Gruppo ha deciso di adottare la modalità operativa che consente di non riesaminare quali operazioni costituiscono un leasing. L’IFRS 16 è stato applicato solo ai contratti che erano stati individuati in precedenza come leasing. I contratti che non erano stati identificati come leasing applicando lo IAS 17 e l’IFRIC 4 non sono stati valutati nuovamente al fine di stabilire se fossero un leasing. Pertanto, la definizione di leasing contenuta nell’IFRS 16 è stata applicata solo ai contratti sottoscritti o modificati il 1° gennaio 2019 o in data successiva.
                                                                            
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Modello contabile per il locatario
Il Gruppo detiene in leasing beni quali fabbricati e autovetture. In qualità di locatario, in precedenza il Gruppo classificava i leasing come operativi o finanziari valutando se il leasing trasferiva sostanzialmente tutti i rischi e i benefici connessi alla proprietà. Secondo l’IFRS 16, il Gruppo rileva nella situazione patrimoniale-finanziaria le attività per il diritto di utilizzo e le passività del leasing per i leasing. Tuttavia, il Gruppo ha deciso di non rilevare le attività per il diritto di utilizzo e le passività relative ai leasing di attività di modesto valore (inferiore 5.000 USD). Pertanto, il Gruppo rileva i pagamenti dovuti per il leasing relativi ai predetti leasing come costo, con un criterio a quote costanti lungo la durata del leasing. Il Gruppo espone le attività per il diritto di utilizzo che non soddisfano la definizione di investimenti immobiliari nella voce “Diritto d’uso”, la stessa voce utilizzata per esporre le attività sottostanti di pari natura che detiene. Le attività per il diritto di utilizzo che soddisfano la definizione di investimenti immobiliari sono presentate nell’omonima voce. Il Gruppo espone le passività del leasing nella voce ‘Altre passività finanziarie’ nel prospetto sintetico della situazione patrimoniale-finanziaria. Alla data di decorrenza del leasing, il Gruppo rileva l’attività per il diritto di utilizzo e la passività del leasing. L’attività per il diritto di utilizzo viene inizialmente valutata al costo, successivamente al costo al netto dell’ammortamento e delle perdite per riduzione di valore cumulati, e rettificata al fine di riflettere le rivalutazioni della passività del leasing. L’attività per il diritto di utilizzo che soddisfa la definizione di investimento immobiliare è esposta nell’omonima voce e viene inizialmente valutata al costo e successivamente al fair value, in conformità ai principi contabili del Gruppo. Il Gruppo valuta la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per i leasing non versati alla data di decorrenza, attualizzandoli utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing. Laddove non è possibile determinare tale tasso con facilità, il Gruppo utilizza il tasso di finanziamento marginale. Generalmente, il Gruppo utilizza il tasso di finanziamento marginale quale tasso di sconto. La passività del leasing viene successivamente
                                                                            
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incrementata degli interessi che maturano su detta passività e diminuita dei pagamenti dovuti per il leasing effettuati ed è rivalutata in caso di modifica dei futuri pagamenti dovuti per il leasing derivanti da una variazione dell’indice o tasso, in caso di modifica dell’importo che il Gruppo prevede di dover pagare a titolo di garanzia sul valore residuo o quando il Gruppo modifica la sua valutazione con riferimento all’esercizio o meno di un’opzione di acquisto, di proroga o risoluzione. Il Gruppo ha stimato la durata del leasing di alcuni contratti nei quali agisce da locatario e che prevedono opzioni di rinnovo. La valutazione del Gruppo circa l’esistenza o meno della ragionevole certezza di esercitare l’opzione influenza la stima della durata del leasing, impattando in maniera significativa l’importo delle passività del leasing e delle attività per il diritto di utilizzo rilevate. Il Gruppo ha utilizzato le seguenti modalità pratiche per applicare l’IFRS 16 ai leasing classificati in precedenza come operativi secondo lo IAS 17:
ha applicato l’esenzione dalla rilevazione delle attività per il diritto di utilizzo e delle passività del leasing ai leasing la cui durata è inferiore a 12 mesi;
ha escluso i costi diretti iniziali dalla valutazione dell’attività per il diritto di utilizzo alla data dell’applicazione iniziale;
si è basato sulle esperienze acquisite nel determinare la durata del leasing contenente opzioni di proroga o di risoluzione del leasing.
Partecipazioni in imprese collegate
Le partecipazioni del Gruppo in società collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Una collegata è una società su cui il Gruppo esercita un’influenza notevole e che non è classificabile come controllata o una partecipazione a controllo congiunto (joint venture). Pertanto, la partecipazione in una società collegata è iscritta nello stato patrimoniale al costo, incrementato dalle variazioni successive all’acquisizione nella quota di patrimonio di pertinenza del Gruppo. L’avviamento afferente alla collegata è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad ammortamento. Dopo l’applicazione del metodo del
                                                                            
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patrimonio netto, il Gruppo determina se è necessario rilevare eventuali perdite di valore aggiuntive con riferimento alla partecipazione netta del Gruppo nella collegata. Il conto economico riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d’esercizio della società collegata. Nel caso in cui una società collegata rilevi rettifiche con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza e ne rappresentazione, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto.
                                                                            
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Partecipazioni in altre imprese
Le partecipazioni in altre società non consolidate e non collegate sono valutate con il metodo del costo, inclusivo degli oneri accessori.
Attività e passività finanziarie
Le Attività e passività finanziarie sono contabilizzate e valutate in applicazione dell’IFRS 9.
Il principio introduce un nuovo modello di hedge accounting allo scopo di adeguare i requisiti previsti dall’attuale IAS 39. Le principali novità del documento riguardano:
-le modifiche al test di efficacia mediante la sostituzione delle attuali modalità basate sul parametro dell’80-125% con il principio della “relazione economica” tra voce coperta e strumento di copertura, inoltre, non sarà più richiesta una valutazione dell’efficacia retrospettica della relazione di copertura;
-l’incremento delle tipologie di transazioni eleggibili per l’hedge accounting, includendo anche i rischi di attività/passività non finanziarie eleggibili per essere gestiti in hedge accounting;
-il cambiamento della modalità di contabilizzazione dei contratti forward e delle opzioni quando inclusi in una relazione di hedge accounting al fine di ridurre la volatilità del conto economico.
Rilevazione e valutazione
I crediti commerciali e i titoli di debito emessi sono rilevati nel momento in cui vengono originati. Tutte le altre attività e passività finanziarie sono rilevate inizialmente alla data di negoziazione, cioè quando il Gruppo diventa una parte contrattuale dello strumento finanziario. Fatta eccezione per i crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento, le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno - nel
                                                                            
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caso di attività o passività finanziarie non valutate al Fair Value Through Profit or Loss (FVTPL) - i costi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività finanziaria. Al momento della rilevazione iniziale, i crediti commerciali che non hanno una significativa componente di finanziamento sono valutati al loro prezzo dell'operazione.
Classificazione e valutazione successiva
Al momento della rilevazione iniziale, un'attività finanziaria viene classificata in base al costo ammortizzato o al fair value rilevato nell'utile/(perdita) dell’esercizio (FVTPL). Le attività finanziarie non sono riclassificate successivamente alla loro rilevazione iniziale, salvo che il Gruppo modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tal caso, tutte le attività finanziarie interessate sono riclassificate il primo giorno del primo esercizio successivo alla modifica del modello di business. Un'attività finanziaria deve essere valutata al costo ammortizzato se non è designata al FVTPL e sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:
-l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso delle attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei relativi flussi finanziari contrattuali; e
-i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.
Tutte le attività finanziarie non classificate come valutate al costo ammortizzato o al Fair Value Through Other Comprehensive Income (FVOCI), come indicato in precedenza, sono valutate al FVTPL. Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo può designare irrevocabilmente l'attività finanziaria come valutata al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio se così facendo elimina o riduce significativamente un'asimmetria contabile che altrimenti risulterebbe dalla valutazione dell'attività finanziaria al costo ammortizzato o al FVOCI.
                                                                            
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Attività finanziarie: valutazione successiva e utili e perdite
Le attività finanziarie vengono classificate in base al metodo di valutazione FVTPL o al costo ammortizzato:
-Attività finanziarie valutate al FVTPL: queste attività sono valutate successivamente al fair value. Gli utili e le perdite nette, compresi i dividendi o gli interessi ricevuti, sono rilevati nell'utile/(perdita) dell’esercizio.
-Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: queste attività sono valutate successivamente al costo ammortizzato in conformità al criterio dell'interesse effettivo. Il costo ammortizzato viene diminuito delle perdite per riduzione di valore. Gli interessi attivi, gli utili e le perdite su cambi e le perdite per riduzione di valore sono rilevati nell'utile/(perdita) dell’esercizio così come gli eventuali utili o perdite da eliminazione contabile.
Passività finanziarie: classificazione, valutazione successiva e utili e perdite
Le passività finanziarie sono classificate come valutate al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo. Gli interessi passivi e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell'utile/(perdita) dell’esercizio, così come gli eventuali utili o perdite derivanti dall'eliminazione contabile.
Eliminazione contabile
Di seguito riportiamo i principali requisiti relativi alle eliminazioni contabili delle poste iscritte in bilancio:
-Attività finanziarie: le attività finanziarie vengono eliminate dal bilancio quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse scadono, quando i diritti
                                                                            
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contrattuali a ricevere i flussi finanziari nell’ambito di un’operazione in cui sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà dell’attività finanziaria sono trasferiti o quando il Gruppo non trasferisce mantiene sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà dell’attività finanziaria e non mantiene il controllo dell’attività finanziaria.
-Passività finanziarie: il Gruppo procede all’eliminazione contabile di una passività finanziaria quando l’obbligazione specificata nel contratto è stata adempiuta o cancellata oppure è scaduta. Il Gruppo elimina contabilmente una passività finanziaria anche in caso di variazione dei relativi termini contrattuali e i flussi finanziari della passività modificata sono sostanzialmente diversi. In tal caso, si rileva una nuova passività finanziaria al fair value sulla base dei termini contrattuali modificati. La differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta e il corrispettivo versato (comprese le attività non rappresentate da disponibilità liquide trasferite o le passività assunte) è rilevata nell'utile/(perdita) dell’esercizio.
Compensazione
Le attività e le passività finanziarie possono essere compensate e l’importo derivante dalla compensazione viene presentato nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria se, e solo se, il Gruppo ha correntemente il diritto legale di compensare tali importi e intende regolare il saldo su basi nette o realizzare l’attività e regolare la passività contemporaneamente.
Perdite per riduzione di valore
Strumenti finanziari e attività derivanti da contratto
Il Gruppo valuta i fondi svalutazione per un importo pari alle perdite attese lungo tutta la vita del credito. I fondi svalutazione dei crediti commerciali e delle attività derivanti da contratto sono sempre valutati per un importo pari alle perdite attese lungo tutta la vita del credito. Per
                                                                            
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stabilire se il rischio di credito relativo a un'attività finanziaria è aumentato in misura significativa dopo la rilevazione iniziale, al fine di stimare le perdite attese su crediti, il Gruppo considera le informazioni ragionevoli e dimostrabili che siano pertinenti e disponibili. Sono incluse le informazioni quantitative e qualitative e le analisi, basate sull'esperienza storica del Gruppo, sulla valutazione del credito nonché sulle informazioni indicative degli sviluppi attesi. Le perdite attese su crediti di lunga durata sono le perdite attese su crediti derivanti da tutte le possibili inadempienze lungo la vita attesa di uno strumento finanziario. Le perdite attese su crediti a 12 mesi sono le perdite attese su crediti derivanti da possibili inadempienze nell'arco di dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio (o entro un periodo più breve se la vita attesa di uno strumento finanziario è inferiore a 12 mesi). Il periodo massimo da prendere in considerazione nella valutazione delle perdite attese su crediti è il periodo contrattuale massimo durante il quale il Gruppo è esposto al rischio di credito.
Attività finanziarie deteriorate
Ad ogni data di chiusura dell’esercizio, il Gruppo valuta se le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono deteriorate. Un'attività finanziaria è ‘deteriorata’ quando si sono verificati uno o più eventi che hanno un impatto negativo sui futuri flussi finanziari stimati dell'attività finanziaria.
Costituiscono prove che l'attività finanziaria è deteriorata i dati osservabili relativi ai seguenti eventi:
-significative difficoltà finanziarie del Gruppo o del debitore;
-una violazione del contratto, quale un inadempimento o una scadenza non rispettata da più di 90 giorni;
-la ristrutturazione di un debito o un anticipo da parte del Gruppo a condizioni che il Gruppo non avrebbe altrimenti preso in considerazione;
                                                                            
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-sussistenza della probabilità che il debitore dichiari fallimento o altre procedure di ristrutturazione finanziaria;
-la scomparsa di un mercato attivo di quell'attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie.
Svalutazione
Il valore contabile lordo di un'attività finanziaria viene svalutato (in parte o interamente) nella misura in cui non vi siano prospettive reali di recupero. La policy del Gruppo prevede la svalutazione del valore contabile lordo quando l'attività finanziaria è scaduta da più di 90 giorni, sulla base dell'esperienza storica in materia di recupero di attività simili. Le attività finanziarie svalutate potrebbero essere ancora oggetto di esecuzione forzata al fine di rispettare le procedure di recupero dei crediti previste dal Gruppo.
Attività non finanziarie
Ad ogni data di chiusura dell’esercizio, il Gruppo verifica se vi siano obiettive evidenze di riduzione di valore con riferimento ai valori contabili delle proprie attività non finanziarie, degli investimenti immobiliari, delle rimanenze e delle attività per imposte differite; se, sulla base di tale verifica, dovesse emergere che le attività hanno effettivamente subito una riduzione di valore, il Gruppo stima il loro valore recuperabile. Il valore recuperabile dell’avviamento viene, invece, stimato annualmente.
Rimanenze di magazzino
Le rimanenze sono valutate al minor valore tra il costo di acquisto o di produzione, determinato in base ad un metodo che approssima il Costo Medio Ponderato, comprensivo degli oneri accessori, dei costi diretti ed indiretti per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse ed il valore di presunto realizzo desumibile dall'andamento del mercato. Nel caso in cui il valore netto
                                                                            
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di realizzo sia inferiore al costo, le rimanenze sono svalutate per la differenza riscontrata sulla base di una valutazione eseguita classe per classe. La svalutazione viene determinata a seguito di una specifica analisi di recuperabilità e la stessa viene eliminata negli esercizi successivi se ne vengono meno i motivi, ripristinando il valore originario. Le merci in viaggio sono valutate secondo specifica identificazione del costo di acquisto.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti comprendono i saldi in contanti e i depositi a vista, aventi scadenza pari o inferiore a tre mesi o meno dalla data originaria di acquisizione, che sono soggetti a un rischio irrilevante di variazione del fair value e sono utilizzati dal Gruppo per la gestione degli impegni a breve termine.
Benefici ai dipendenti
La contabilizzazione del trattamento di fine rapporto è stata effettuata applicando quanto previsto dallo IAS 19.
Il trattamento di fine rapporto delle società italiane fino al 31 dicembre 2006 era considerato un piano a benefici definiti; la disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27/12/2006 n. 296. Tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per la quote maturate anteriormente al gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita, posto che le quote di trattamento di fine rapporto maturate successivamente al gennaio 2007 vengono versate all’apposito “Fondo di Tesoreria” istituito presso l’INPS (o forme previdenziali equivalenti), in ottemperanza alle disposizioni del predetto provvedimento normativo. In ragione del contesto normativo, della composizione dell’organico societario e della relativa anzianità gli effetti derivanti dall’utilizzo delle tecniche attuariali e di attualizzazione delle passività future
                                                                            
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alla data di bilancio sono ritenuti irrilevanti, considerando il valore nominale di iscrizione una attendibile approssimazione del fair value di presumibile estinzione.
Fondi rischi ed oneri
Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono effettuati quando il Gruppo deve far fronte ad un’obbligazione attuale (legale o implicita) risultante da un evento passato, è probabile un esborso finanziario per far fronte a tale obbligazione ed è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare. Quando il Gruppo ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l’indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell’attivo se e solo se esso risulta praticamente certo. In tal caso, nel conto economico è presentato il costo dell’eventuale relativo accantonamento, al netto dell’ammontare rilevato per l’indennizzo. Se l’effetto di attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. Quando viene effettuata l’attualizzazione, l’incremento dell’accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario. Il Fondo Indennità Suppletiva della Clientela (FISC) accoglie gli accantonamenti annui per la corresponsione delle indennità a fronte della cessazione di rapporti di agenzia. Infatti, in base alla disciplina italiana (art. 1751 c.c.), all’atto dello scioglimento del contratto di agenzia per fatto non imputabile all’agente, il mandante deve corrispondere un’indennità suppletiva di clientela, da calcolarsi sull’ammontare globale delle provvigioni per le quali, nel corso del rapporto, è sorto in capo all’agente il diritto di pagamento, ancorché esse non siano state interamente corrisposte al momento della cessazione del rapporto.
Nell’ottica dei principi contabili internazionali, e rispetto alle indicazioni fornite nell’International Accounting Standard Board (IASB) e dall’International Financial Reporting Interpretation Commitee (IFRIC), il FISC è stato considerato come un post employment benefit del tipo
                                                                            
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defined-benefit plan, ovvero a prestazione definita, per il quale è previsto ai fini contabili che il suo valore venga determinato mediante metodologie di tipo attuariale. La valutazione attuariale del FISC è stata realizzata in base alla metodologia dei “benefici maturati” mediante il Projected Unit Credit Method(PUM) come previsto all’art. 64-66 dello IAS 19. Tale metodologia si sostanzia in valutazioni che esprimono il valore attuale medio delle obbligazioni pensionistiche maturate in base al servizio che l’agente di commercio ha prestato fino all’epoca in cui la valutazione stessa è realizzata proiettando, però, le provvigioni dell’agente fino alla data attesa di permanenza del rapporto di agenzia con l’azienda mandante.
Debiti commerciali
Il Gruppo Cellularline detiene contratti di fornitura di merce che includono l’erogazione di premi, sconti e, in talune circostanze, di contributi classificati a riduzione dei debiti commerciali. Tali premi, sconti e contributi sono riconosciuti o come percentuale sulle quantità acquistate, o in cifra fissa sulle quantità acquistate o vendute o come contribuzione definita. Prevalentemente con riferimento agli accordi che hanno una data di scadenza posticipata rispetto a quella di chiusura dell’esercizio, che rappresentano una quota minoritaria dei premi e contributi dell’esercizio, la determinazione del loro ammontare rappresenta una stima contabile complessa che richiede un elevato grado di giudizio in quanto influenzata da molteplici fattori. I parametri e le informazioni che sono utilizzate per la stima si basano sull’ammontare dell’acquistato o del venduto e su valutazioni che tengono conto dei dati storici riguardanti il riconoscimento effettivo dei premi e contributi da parte dei fornitori.
Conversione dei valori espressi in valuta estera
La valuta funzionale e di presentazione adottata del Gruppo è l’Euro. Le attività e le passività, ad eccezione delle immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie, originariamente espresse in valute dei Paesi non aderenti all'Unione Europea, sono convertiti in Euro al cambio a pronti
                                                                            
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alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e/o perdite su cambi sono imputati a conto economico. I ricavi ed i proventi, i costi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta.
Rilevazione dei ricavi
I ricavi sono rilevati in base al trasferimento del controllo di beni o servizi al cliente e nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dal Gruppo e il relativo importo possa essere determinato in modo affidabile. Inoltre, gli stessi sono iscritti al netto dei resi, sconti, abbuoni e premi.
Rilevazione dei costi
I costi e gli altri oneri operativi sono rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti in base al principio della competenza temporale e della correlazione ai ricavi, quando non producono futuri benefici economici o questi ultimi non hanno i requisiti per la contabilizzazione come attività.
Interessi e proventi finanziari
I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza utilizzando il tasso di interesse effettivo ed includono gli utili e le perdite su cambi e gli utili e le perdite su strumenti finanziari derivati imputati a conto economico.
Contributi pubblici
I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e tutte le condizioni ad essi riferite risultano soddisfatte. Quando i contributi sono correlati a componenti di costo, sono rilevati come ricavi, ma sono ripartiti sistematicamente sugli esercizi in modo da essere commisurati ai costi che intendono compensare.
                                                                            
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Oneri finanziari
Gli oneri finanziari si rilevano a conto economico nel momento in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono capitalizzati quando si riferiscono ad una attività immobilizzata che richieda un periodo di tempo rilevante per essere pronta per l’uso previsto o per la vendita.
Imposte sul reddito
Imposte Correnti
Le imposte correnti attive e passive per l’esercizio corrente e precedenti sono valutate sulla base dell’importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l’importo sono quelle emanate ed in essere alla data di chiusura di bilancio.
Imposte Differite
Le imposte differite sono calcolate usando il cosiddetto liability method sulle differenze temporanee risultanti alla data di bilancio fra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività e i valori riportati a bilancio.
Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione:
-di quando le imposte differite passive derivino dalla rilevazione iniziale dell’avviamento o di un’attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non comporti effetti sull’utile dell’esercizio calcolato a fini di bilancio né sull’utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali;
                                                                            
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-delle differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, nel caso in cui il rigiro delle differenze temporanee possa essere controllato ed è probabile che esso non si verifichi nel futuro prevedibile.
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e per le attività e passività fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l’esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile l’utilizzo delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui l’imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili derivi dalla rilevazione iniziale di un’attività o passività in una transazione che non è un’aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce sull’utile dell’esercizio calcolato a fini di bilancio sull’utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali. Con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell’immediato futuro e che vi siano adeguati utili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere utilizzate. Il valore da riportare in bilancio delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di chiusura del bilancio e ridotto nella misura in cui non risulti più probabile che sufficienti utili fiscali saranno disponibili in futuro in modo da permettere a tutto o parte di tale credito di essere utilizzato. Le imposte differite attive non riconosciute sono riesaminate con periodicità annuale alla data di chiusura del bilancio e vengono rilevate nella misura in cui è diventato probabile che l’utile fiscale sia sufficiente a consentire che tali imposte differite attive possano essere recuperate. Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che ci si attende vengano applicate all’esercizio in cui tali attività si realizzano o tali passività si estinguono, considerando le aliquote in vigore e quelle emanate alla data di bilancio. Le imposte sul reddito relative a poste rilevate direttamente a patrimonio netto sono imputate direttamente a patrimonio netto e non a conto economico. Le imposte differite attive e passive vengono compensate, qualora esista un diritto
                                                                            
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legale a compensare le attività per imposte correnti con le passività per imposte correnti e le imposte differite facciano riferimento alla stessa entità fiscale ed alla stessa autorità fiscale.
Utile per azione
L’utile per azione base e diluito viene indicato in calce allo schema di conto economico. L’utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo Cellularline per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio, escludendo le azioni proprie. Ai fini del calcolo dell’utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo la conversione di tutte le potenziali azioni aventi effetto diluitivo.
Rischi, impegni, garanzie
Sono indicati gli impegni e le garanzie al loro valore contrattuale, nonché i rischi per i quali la manifestazione di una passività è solo possibile, senza procedere allo stanziamento di fondi rischi. I rischi per i quali la manifestazione di una passività è probabile sono descritti nelle note illustrative ed accantonati, secondo criteri di congruità, nei fondi rischi. Non si tiene conto dei rischi di natura remota.
2.4.1Nuovi principi contabili, emendamenti ed interpretazioni omologati dall’Unione Europea che sono entrati in vigore a partire dall’esercizio iniziato il 1° gennaio 2023
Con il Regolamento (UE) n. 2022/357 del 2 marzo 2022, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 3 marzo 2022, sono stati adottati i seguenti documenti pubblicati dallo IASB Board il 12 febbraio 2021:
1.Informativa sui principi contabili (Modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio)
2.Definizione di stime contabili (Modifiche allo IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori)
                                                                            
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1.Informativa sui principi contabili (Modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio)
Con le Modifiche allo IAS 1, lo IASB Board ha definito alcune linee guida per selezionare i principi contabili da descrivere nelle note al bilancio.
Lo IAS 1, prima delle modifiche, richiede alle entità di fornire l’informativa sui principi contabili adottati significativi (“significant”), ingenerando difficoltà e confusione tra i redattori e gli utilizzatori primari del bilancio essendo gli IFRS Standards privi di una definizione di “significativo”.
Tuttavia, lo IAS 1 fornisce la definizione di rilevante (“material”) e, pertanto, lo IASB Board ha modificato lo IAS 1 richiedendo di fornire l’informativa sui principi contabili adottati che è ritenuta rilevante anziché sui principi contabili significativi.
In particolare, lo IAS 1.117 chiarisce che “le informazioni sui principi contabili sono considerate rilevanti se, insieme ad altre informazioni incluse nel bilancio, possono ragionevolmente influenzare le decisioni che gli utilizzatori principali del bilancio, redatto per scopi di carattere generale, prendono sulla base dello stesso”.
Al fine di identificare l’informativa rilevante sui principi contabili, un’entità deve tener conto delle seguenti linee guida:
l’informativa sui principi contabili è da considerarsi irrilevante, e quindi da non includere nelle note al bilancio, se si riferisce a operazioni, altri eventi o condizioni non rilevanti; qualora l’entità decida comunque di fornire informazioni irrilevanti sui principi contabili, queste non devono comunque oscurare le informazioni rilevanti sui principi contabili;
le informazioni sui principi contabili possono essere talvolta rilevanti a causa della natura delle operazioni, degli altri eventi o delle condizioni ad essi correlati, anche nel caso in cui gli importi siano irrilevanti; tuttavia, non tutte le informazioni sui principi contabili riguardanti operazioni, altri eventi o condizioni rilevanti sono di per sé rilevanti;
                                                                            
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le informazioni che descrivono le modalità di applicazione dei principi contabili alle specifiche transazioni dell’entità (“entity-specific information”) sono molto più utili rispetto alle informazioni generiche sui principi contabili (“boilerplate”) o che sono una mera duplicazione delle disposizioni degli IFRS Standards;
un’informativa sui principi contabili ritenuta irrilevante non fa venir meno gli obblighi informativi previsti dai singoli IFRS Standards.
Le Modifiche allo IAS 1 descrivono alcune circostanze in cui un’entità normalmente potrebbe concludere che l’informazione su un principio contabile sia rilevante per il proprio bilancio. Ad esempio, è probabile che l’entità consideri rilevanti per il proprio bilancio le informazioni sui principi contabili se tali informazioni si riferiscono a operazioni, ad altri eventi o condizioni rilevanti e:
a)l’entità ha modificato un principio contabile nel corso dell’esercizio e tale cambiamento ha comportato una modifica rilevante delle informazioni contenute nel bilancio;
b)l’entità ha scelto un principio contabile tra una o più opzioni consentite dagli IFRS Standards (ad esempio, investimenti immobiliari valutati al costo piuttosto che al fair value in accordo allo IAS 40);
c)il principio contabile è stato definito applicando le disposizioni dello IAS 8 in assenza di una specifica disposizione degli IFRS Standards;
d)l’applicazione del principio contabile richiede giudizi e assunzioni significativi che sono stati descritti nelle note al bilancio in accordo allo IAS 1.122 e 125, oppure;
e)il trattamento contabile è complesso e gli utilizzatori del bilancio senza un’adeguata informativa non sarebbero in grado di comprendere le transazioni, gli eventi e le condizioni rilevanti.
                                                                            
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2. Definizione di stime contabili (Modifiche allo IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori)
L’obiettivo delle Modifiche allo IAS 8 è quello di risolvere le difficoltà interpretative, riscontrate nella pratica, nel distinguere un cambiamento nelle stime contabili (“changes in accounting estimate”) da un cambiamento nei principi contabili (“changes in accounting policy”), per i quali sono previsti differenti trattamenti contabili:
gli effetti di un cambiamento nelle stime contabili sono generalmente rilevati nel bilancio in modo prospettico;
gli effetti di un cambiamento dei principi contabili sono generalmente rilevati in modo retroattivo.
Nuova definizione di “stime contabili”
Lo IASB Board ha sostituito la definizione di “cambiamento nelle stime contabili” con il nuovo concetto di “stime contabili” e in particolare “le stime contabili sono importi monetari rilevati in bilancio soggetti a incertezza della valutazione”.
Il termine “importo monetario” (“monetary amount”) si riferisce a qualsiasi importo da rilevare in bilancio ed è, quindi, diverso dal concetto di “elemento monetario” (“monetary item”) definito nello IAS 21 Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere.
Il termine “incertezza della valutazione” (“measurement uncertainty”), che è coerente con la definizione riportata nell’Appendice al Quadro Concettuale negli IFRS Standards (“Conceptual Framework”) pubblicato nel marzo 2018, si riferisce invece all’incertezza che emerge quando un importo monetario, che deve essere incluso nel bilancio, non può essere direttamente osservato e deve, invece, essere stimato.
Lo IASB Board non ha ritenuto necessario l’inserimento nello IAS 8 della definizione di “importo non monetario” (“non-monetary item”), dato che tale terminologia si riferisce solitamente agli
                                                                            
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input utilizzati per stimare gli importi monetari e le modifiche a tali input sono, a loro volta, cambiamenti alle stime contabili.
La definizione di “stime contabili” non include le stime effettuate nell’applicazione dei principi contabili per questioni differenti dalla valutazione di voci di bilancio quali, ad esempio, le stime necessarie a decidere se rilevare in bilancio un’attività o una passività.
Relazione tra “stime contabili” e “principi contabili”
Le Modifiche allo IAS 8 chiariscono che per conseguire l’obiettivo di un principio contabile l’entità debba elaborare una stima contabile.
Le stime contabili rappresentano il risultato di tecniche di valutazione (“measurement techniques”) che, oltre agli input, includono anche le tecniche di stima (“estimation techniques”) e le tecniche valutative (“valuation techniques”).
Dato che le stime contabili rappresentano l’output delle tecniche di valutazione, le modifiche agli input utilizzati o alle tecniche di valutazione (a seguito della disponibilità di nuove informazioni, di una maggiore esperienza o di nuovi sviluppi) rappresentano cambiamenti nelle stime contabili, a meno che derivino da correzioni di esercizi precedenti, e non rappresentano cambiamenti di principi contabili.
Si riportano di seguito i Regolamenti (UE) pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea con i quali sono stati adottati (“endorsed”) dall’Unione Europea due documenti precedentemente pubblicati dall’International Accounting Standards Board:
1.Regolamento (UE) n. 2022/1392 dell’11 agosto 20221, con il quale è stato omologato il documento “Imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola operazione (Modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito)”, pubblicato dallo IASB Board il 7 maggio 2021;
                                                                            
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2.Regolamento (UE) n. 2022/1491 dell’8 settembre 20222, con il quale è stato omologato il documento “Prima applicazione dell’IFRS 17 e dell’IFRS 9 Informazioni comparative (Modifiche all’IFRS 17 Contratti Assicurativi)”, pubblicato dallo IASB Board il 9 dicembre 2021.
1. Imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola operazione (Modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito)
Con il Regolamento (UE) n. 2023/2468 dell’8 novembre 2023, la Commissione Europea ha omologato il documento “Riforma fiscale internazionale Norme tipo (secondo pilastro) (Modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito)”. Per lo IASB la data di pubblicazione del Regolamento è stata il 23 maggio 2023, mentre per l’Unione Europea la data di pubblicazione coincide con il 9 novembre 2023, data di pubblicazione del regolamento di omologazione.
Nell’ottobre 2021, più di 135 paesi, che rappresentano oltre il 90% del PIL mondiale, hanno deciso di attuare una riforma fiscale a livello globale. Questa riforma si basa su due pilastri:
Primo pilastro (“Pillar 1”): ha l’obiettivo di garantire un’equa distribuzione degli utili e dei diritti di tassazione tra i paesi
Secondo pilastro (“Pillar 2”): ha l’obiettivo di garantire che i grandi gruppi multinazionali versino un ammontare minimo di imposte sul reddito del 15% in ciascuna giurisdizione in cui operano mediante l’introduzione di una tassazione integrativa (“Top-up tax”).
Il 14 dicembre 2022 la Commissione Europea ha adottato la Direttiva UE 2022/2523 che introduce la Top-up tax per i gruppi multinazionali e, al fine di garantire la conformità con i Trattati UE, la ha estesa ai gruppi nazionali di imprese.
                                                                            
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La scadenza per il recepimento della direttiva dagli stati membri è stata fissata entro il 31 dicembre 2023.
Ai sensi dello IAS 12, un'entità è tenuta a riflettere gli impatti fiscali differiti delle proprie attività e passività sulla base delle norme fiscali emanate o sostanzialmente emanate alla data di riferimento del bilancio.
Sulla base dei meccanismi di funzionamento del modello Pillar 2, sono emerse alcune tematiche applicative dello IAS 12, con riferimento, in particolare, alla contabilizzazione delle imposte differite:
eventuale emersione di ulteriori differenze temporanee;
necessità di rideterminare le attività e passività per imposte differite per riflettere i potenziali effetti derivanti dalla Top-up tax;
aliquota fiscale da utilizzare per misurare le attività e passività per imposte differite.
Data la complessità delle tematiche contabili, lo IASB Board ha deciso, con un processo di urgenza, di modificare lo IAS 12 al fine di garantire una maggiore comparabilità dei bilanci ed evitare il rischio che le entità definiscano dei trattamenti contabili in contrasto con i requisiti dello IAS 12.
Eccezione temporanea e obbligatoria alla contabilizzazione della fiscalità differita connessa alla legislazione fiscale del Pillar 2
Per effetto dell’eccezione temporanea e obbligatoria introdotta nello IAS 12, le entità non devono rilevare fornire informazioni sulle attività e passività fiscali differite relative alle imposte sul reddito del Pillar 2. L'entità deve dare informativa nelle note al bilancio dell'applicazione dell'eccezione temporanea.
Nuovi obblighi informativi
                                                                            
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Nei periodi in cui la legislazione fiscale del Pillar 2 è emanata o sostanzialmente emanata, ma non è ancora entrata in vigore, l’entità deve fornire un’informativa qualitativa e quantitativa che consenta agli utilizzatori del bilancio di comprendere l’esposizione dell’entità alle imposte sul reddito del Pillar 2 determinate in accordo a tale nuova legislazione.
Qualora le informazioni sull’esposizione non siano conosciute o ragionevolmente stimabili, l’entità deve fornire nelle note al bilancio una specifica attestazione a tale riguardo e una informazione sui progressi compiuti dall’entità nella valutazione della sua esposizione.
Nei periodi in cui la nuova legislazione fiscale è in vigore l’entità deve indicare in modo separato nelle note l'ammontare della Top-up tax contabilizzata nel periodo.
Il Gruppo non è soggetto alla tassazione integrativa (Top-up tax) illustrata nel Pillar 2 in quanto i perimetri di applicazione della normativa prevedono una soglia di fatturato superiore a quanto ad oggi realizzato.
2. Prima applicazione dell’IFRS 17 e dell’IFRS 9 Informazioni comparative (Modifiche all’IFRS 17 Contratti assicurativi)
Le Modifiche all’IFRS 17 sono volte ad eliminare le asimmetrie contabili (“accounting mismatches”) che possono generarsi nei dati del bilancio comparativo per effetto della prima applicazione dell’IFRS 17 e dell’IFRS 9.
In particolare, con le Modifiche all’IFRS 17 lo IASB Board ha incluso tra le disposizioni transitorie dell’IFRS 17 una nuova opzione, denominata classification overlay”, che consente, alle entità assicurative che applichino contestualmente l’IFRS 17 e l’IFRS 9, di classificare e valutare nel
                                                                            
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bilancio comparativo le attività finanziarie connesse all’attività assicurativa in base alle disposizioni dell’IFRS 9.
Essendo una facoltà, le informazioni comparative per un’attività finanziaria connesse all’attività assicurativa non devono essere rideterminate secondo quanto disposto dall’IFRS 9 nel caso in cui:
l’entità scelga di non rideterminare gli esercizi precedenti; oppure
l’entità ridetermini gli esercizi precedenti, ma l’attività finanziaria sia stata eliminata contabilmente negli
esercizi precedenti.
L’entità che applica il classification overlay deve presentare le informazioni comparative come se le disposizioni in materia di classificazione e valutazione di cui all’IFRS 9 fossero sempre state applicate e utilizzare informazioni ragionevoli e supportabili, disponibili alla data di transizione, per determinare le modalità di classificazione e valutazione, alla data di prima applicazione dell’IFRS 9, delle attività finanziarie. Nell’applicare tale opzione di transizione a un’attività finanziaria, l’entità non è tenuta ad applicare le disposizioni in materia di riduzione di valore di cui alla sezione 5.5 dell’IFRS 9, continuando, quindi, a presentare gli importi rilevati in relazione alla riduzione di valore nell’esercizio precedente in conformità allo IAS 39.
Qualsiasi differenza esistente tra il valore contabile di un’attività finanziaria prima e dopo la data di transizione per effetto del classification overlay deve essere rilevata alla data di transizione come rettifica del saldo di apertura degli utili portati a nuovo (o, sulla base delle specifiche circostanze, di altra componente del patrimonio netto).
Le entità che applicano le Modifiche all’IFRS 17 devono fornire nelle note al bilancio le informazioni qualitative, che permettano agli utilizzatori del bilancio di comprendere:
                                                                            
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l’estensione di applicazione del classification overlay (ad esempio, se è stato applicato a tutte le attività finanziarie eliminate contabilmente nell’esercizio comparativo)
l’eventuale applicazione delle disposizioni in materia di riduzione di valore di cui alla sezione 5.5 dell’IFRS 9 e i relativi effetti.
Si riporta di seguito la lista dei Nuovi Principi Contabili, Emendamenti ed Interpretazioni omologati dall’Unione Europea ed efficaci dal 1° gennaio 2023 e le relative descrizioni:
Data di entrata in vigore
Nuovo principio contabile/emendamento
Data del Regolamento omologazione UE (data pubblicazione GUUE)
1° gennaio 2023
Informativa sui principi contabili (Modifiche allo IAS 1)
3 Mar 2022 L68/1 (EU) 2022/357
1° gennaio 2023
Definizione di stime contabili (modifiche allo IAS 8)
3 Mar 2022 L68/1 (EU) 2022/357
1° gennaio 2023
Imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola operazione (Modifiche allo IAS 12)
12 Aug 2022 L211/78 (EU) 2022/1392
1° gennaio 2023
Riforma fiscale internazionale - Norme tipo (secondo pilastro) (Modifiche allo IAS 12)
9 Nov 2023 (EU) 2023/2468
1° gennaio 2023
Prima applicazione dell'IFRS 17 e dell'IFRS 9 — Informazioni comparative (Modifica all'IFRS 17)
9 Sep 2022 L234/10 (EU) 2022/1491
2.4.2Nuovi principi contabili, emendamenti ed interpretazioni omologati dall’Unione Europea ed efficaci dal 1° gennaio 2024
1. Con il Regolamento (UE) n. 2023/2579 del 20 novembre 2023, la Commissione Europea ha omologato (“endorsed”) il documento “Passività del leasing in un’operazione di vendita e retrolocazione (Modifiche all’IFRS 16 Leasing)”, pubblicato dallo IASB® Board il 22 settembre 2022.
                                                                            
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Con le Modifiche all’IFRS 16, lo IASB Board ha chiarito il seguente trattamento contabile per le valutazioni successive della passività del leasing derivante da un’operazione di vendita e retrolocazione:
il locatario-venditore applica le disposizioni dei paragrafi IFRS 16.36-46 per la valutazione successiva delle passività del leasing derivante dalla retrolocazione;
nell’applicare i suddetti paragrafi dell’IFRS 16, il venditore-locatario deve determinare i “pagamenti dovuti per il leasingo i “pagamenti dovuti per il leasing rivisti” in maniera tale da non rilevare alcun importo degli utili o delle perdite che si riferiscono all’attività per il diritto d’utilizzo dallo stesso mantenuto. La passività del leasing è quindi ridotta dell’ammontare dei pagamenti dovuti per leasing stimati inizialmente, rilevando nell’utile/(perdita) dell’esercizio l’eventuale differenza tra il pagamento stimato e quello effettivo;
l’applicazione delle disposizioni sopra indicate non impedisce al locatario-venditore di rilevare nell’utile/(perdita) di esercizio l’utile o la perdita derivante dalla risoluzione parziale o totale del contratto come previsto dal paragrafo IFRS 16.46, lettera a).
ll locatario-venditore deve definire una propria policy contabile per determinare i pagamenti dovuti per leasing da includere nella stima iniziale della passività del leasing.
Le Modifiche all’IFRS 16 entrano in vigore con i bilanci degli esercizi aventi inizio a partire dal gennaio 2024. L’applicazione anticipata è consentita fornendo adeguata informativa nelle note al bilancio.
2. Con il Regolamento (UE) n. 2023/2822 del 19 dicembre 2023, la Commissione Europea ha omologato (“endorsed”) i seguenti documenti pubblicati dallo IASB Board:
Classificazione delle passività come correnti o non correnti (Modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio), pubblicato il 23 gennaio 2020;
                                                                            
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Passività non correnti con clausole (Modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio), pubblicato il 31 ottobre 2022.
2.1) Modifiche allo IAS 1
Diritto a differire l’estinzione di una passività per almeno 12 mesi dalla data di chiusura dell’esercizio
Il primo obiettivo dello IASB Board è stato quello di chiarire i concetti apparentemente discordanti tra di loro espressi nei paragrafi 69(d) e 73 dello IAS 1.
In particolare, lo IAS 1.69(d) prevedeva come criterio generale per classificare una passività come non corrente l’esistenza di un “diritto incondizionato dell’entità a differire l’estinzione della passività per almeno 12 mesi dalla data di chiusura dell’esercizio” e lo IAS 1.73 faceva invece riferimento a “una discrezionalità dell’entità di rifinanziare o rinnovare l’obbligazione per almeno 12 mesi dalla data di chiusura dell’esercizio di un accordo di finanziamento esistente”. Dalla lettura combinata di questi due paragrafi non era quindi chiaro se fosse sufficiente avere alla data di chiusura dell’esercizio un diritto a differire l’estinzione di una passività per almeno 12 mesi o se fosse invece rilevante ai fini della classificazione di una passività in bilancio anche l’intenzione o meno da parte dell’entità di esercitare tale diritto.
Con le Modifiche allo IAS 1, lo IASB Board ha chiarito che:
il diritto a differire l’estinzione di una passività per un periodo di almeno 12 mesi dalla data di chiusura dell’esercizio, indicato nel paragrafo 69(d), non deve essere incondizionato, ma è sufficiente che sia “sostanziato e […] deve esistere alla data di chiusura dell’esercizio”;
la classificazione di una passività come corrente o non corrente non deve essere influenzata dalle intenzioni dell’entità di esercitare o meno il diritto a differire il pagamento oltre 12 mesi (ad esempio, l’intenzione di rifinanziare o rinnovare un prestito
                                                                            
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estendendo la scadenza) e dalle decisioni assunte tra la data di chiusura del bilancio e la data della sua pubblicazione (ad esempio, la decisione di rimborsare anticipatamente un finanziamento).
Modalità di estinzione di una passività
Le Modifiche allo IAS 1 hanno chiarito che, ai fini della classificazione di una passività come corrente o non corrente, il termine estinzione (di cui al paragrafo 69.a), c) e d)) fa riferimento ad un trasferimento alla controparte che determina l’estinzione della passività. Il trasferimento potrebbe essere di:
a)disponibilità liquide o altre risorse economiche, per esempio beni o servizi; o
b)strumenti rappresentativi di capitale proprio dell’entità, a meno che si applichi quanto illustrato al paragrafo 76B.
Le clausole contrattuali di una passività che consentono alla controparte di richiedere l’estinzione della passività mediante il trasferimento di strumenti rappresentativi di capitale proprio dell’entità (ad esempio, un prestito obbligazionario convertibile) non incidono sulla classificazione della passività come corrente o non corrente se, applicando lo IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio, l’entità classifica l’opzione come strumento rappresentativo di capitale, rilevandola separatamente dalla passività finanziaria come una componente di patrimonio netto di uno strumento finanziario composto (ad esempio, l’opzione di conversione in un numero fisso di azioni di un prestito obbligazionario convertibile).
Informativa di bilancio
L’entità deve fornire l’informativa in bilancio sugli eventi occorsi tra la data di chiusura dell’esercizio e la data in cui è autorizzata la pubblicazione del bilancio, che sono specificamente definiti dallo IAS 1 come eventi successivi non-adjusting in accordo alle disposizioni dello IAS 10 Fatti intervenuti dopo la data di chiusura dell’esercizio di riferimento:
                                                                            
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a)rifinanziamento a lungo termine di una passività classificata come corrente
b)rettifica della violazione (“breach”) di un contratto di finanziamento a lungo termine classificato come corrente
c)concessione da parte del finanziatore di un periodo di tolleranza (“grace period”) per sanare la violazione di un contratto di finanziamento a lungo termine classificato come corrente
d)estinzione di una passività classificata come non corrente.
Se la direzione aziendale ha intenzione o prevede di estinguere una passività classificata come non corrente entro dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio, non modifica la classificazione in bilancio ma deve fornire informativa nelle note sulla tempistica di tale estinzione.
Passività derivanti da contratti di finanziamento con clausole (“covenant”)
Lo IASB Board ha chiarito che, qualora il diritto di differire l’estinzione di una passività derivante da un contratto di finanziamento per almeno 12 mesi dalla data di chiusura dell’esercizio sia soggetto al rispetto di specifici covenant, la passività è classificata come non corrente se sono stati rispettati tutti i covenant previsti contrattualmente fino alla data di chiusura dell’esercizio, anche se il loro calcolo è effettuato nei primi mesi dell’esercizio successivo.
Il rispetto dei covenant contrattuali da calcolare dopo la data di chiusura del bilancio non è rilevante ai fini della classificazione della passività nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria.
Informativa di bilancio sulle passività derivanti da contratti di finanziamento con covenant
Le Modifiche allo IAS 1 hanno introdotto i seguenti obblighi informativi con riferimento alle passività derivanti da contratti di finanziamento, che sono classificati come passività non
                                                                            
115
correnti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, il cui diritto a differire la loro estinzione per almeno 12 mesi dalla data di chiusura dell’esercizio è soggetto al rispetto di covenant:
a)informazioni sui covenant (compresa la natura dei covenant e quando l’entità è tenuta a rispettarli) e sul valore contabile delle relative passività
b)informazioni su fatti e circostanze, se esistenti, che indicano che l’entità potrebbe avere difficoltà a rispettare i covenant. Tali fatti e circostanze potrebbero riferirsi anche alla situazione in cui i covenant da rispettare nei 12 mesi successivi alla data del bilancio non sarebbero rispettati utilizzando i dati alla data di chiusura dell’esercizio.
Le Modifiche allo IAS 1 entrano in vigore con i bilanci degli esercizi aventi inizio a partire dal gennaio 2024 e devono essere applicate in modo retroattivo in accordo allo IAS 8 Principi contabili, Cambiamenti nelle stime contabili ed Errori. L’applicazione anticipata è consentita fornendo adeguata informativa nelle note al bilancio.
Si riporta di seguito la lista dei documenti applicabili a partire dai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2024 sopra descritti:
Data di entrata in vigoreNuovo principio contabile/emendamentoData del Regolamento omologazione UE (data pubblicazione GUUE)
1° gennaio 2024Modifiche allo IAS 1:- Classificazione delle passività come correnti o non-correnti- Classificazione delle passività come correnti non-correnti - Differimento della data di entrata in vigore- Passività non-correnti con clausole20 Dec 2023 (EU) 2023/2822
1° gennaio 2024Passività del leasing in un’operazione di vendita e retrolocazione (Modifiche all’IFRS 16)21 Nov 2023 (EU) 2023/2579
2.5Informazioni sui settori operativi
                                                                            
116
Il settore operativo identificato dal Gruppo, all’interno del quale confluiscono tutti i servizi e prodotti forniti alla clientela, è unico e coincide con l’intero Gruppo. La visione dell’azienda da parte del Gruppo come un unico business fa che lo stesso abbia identificato un’unica Strategic Business Unit (“SBU”). Le attività del Gruppo si sviluppano attraverso un unico settore operativo e sono suddivisibili in tre principali linee di prodotto:
Linea di prodotto Red (accessori per dispositivi multimediali);
Linea di prodotto Black (accessori per il mondo della moto e del ciclismo);
Linea di prodotto Blue (prodotti di terzi commercializzati su concessione in distribuzione).
3.Informazioni sui rischi finanziari
Nell’ambito dei rischi d’impresa, i principali rischi identificati, monitorati e, per quanto di seguito specificato, attivamente gestiti dal Gruppo sono i seguenti:
-rischio di credito (sia in relazione ai normali rapporti commerciali con clienti sia alle attività di finanziamento);
-rischio di liquidità (con riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie ed all’accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari in generale);
-rischio di mercato (definito come rischio di cambio e di tasso d’interesse).
L’obiettivo è il mantenimento nel tempo di una gestione bilanciata della propria esposizione finanziaria, atta a garantire una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell’attivo di bilancio e in grado di assicurare la necessaria flessibilità operativa attraverso l’utilizzo della liquidità generata dalle attività operative correnti e il ricorso a finanziamenti bancari
La seguente sezione fornisce indicazioni qualitative e quantitative di riferimento sull’incidenza di tali rischi
3.1Rischi connessi al credito
                                                                            
117
Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un’obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali e dagli investimenti finanziari del Gruppo. Il Gruppo è esposto al rischio che i propri clienti possano ritardare o non adempiere ai propri obblighi di pagamento nei termini e nelle modalità convenute e che le procedure interne adottate in relazione alla valutazione del merito di credito e della solvibilità della clientela non siano sufficienti a garantire il buon fine degli incassi. Tali mancati pagamenti, ritardi nel pagamento o altre inadempienze possono essere dovuti all’insolvenza o al fallimento del cliente, a eventi congiunturali ovvero a situazioni specifiche del cliente. Nello specifico, occorre porre attenzione alla politica del credito sia nei confronti della clientela consolidata che di quella di nuova acquisizione, rafforzando le politiche di azione preventiva, attraverso le acquisizioni di informazioni commerciali più complete (da fonti diverse) per tutti i clienti principali e/o nuovi e la progressiva maggiore sistematicità con cui vengono svolte le analisi dei report sul credito, inclusa la valutazione del portafoglio clienti e la definizione dei limiti di affidamento. Il Gruppo accantona un fondo svalutazione per perdite di valore rappresentativo della stima delle perdite sui crediti commerciali, sugli altri crediti e sulle attività finanziarie non correnti. Le componenti principali di tale fondo sono le svalutazioni individuali di esposizioni significative e la svalutazione collettiva di gruppi omogenei di attività a fronte di perdite già sostenute che non sono state ancora identificate; la svalutazione collettiva è determinata sulla base della serie storica delle simili perdite su crediti.
Sul fronte dei crediti commerciali non si riscontra ad oggi un incremento del relativo rischio a seguito degli effetti del Covid-19 grazie sia all’elevato standard qualitativo del portafoglio clienti sia a seguito all’ attenta strategia di monitoraggio crediti gestita a livello di Gruppo.
                                                                            
118
3.2Rischio di liquidità
Da un punto di vista operativo il Gruppo controlla il rischio liquidità utilizzando la pianificazione annuale dei flussi degli incassi e dei pagamenti attesi. Sulla base dei risultati di tale pianificazione si individuano il fabbisogno e quindi le risorse finanziarie per la relativa copertura. Al fine di evitare che esborsi di cassa imprevisti possano rappresentare una criticità, il Gruppo mira a conservare un equilibrio tra il mantenimento della provvista e la flessibilità attraverso l’uso di liquidità e di linee di credito disponibili.
3.3Rischi connessi ai tassi di interesse
In relazione al rischio di variazione del tasso di interesse, il Gruppo non ha al momento posto in essere contratti di Interest Rate Swap a copertura del rischio di variazione del tasso d’interesse sul finanziamento in pool, stipulato il 26 ottobre 2020 per originari Euro 50 milioni (ridotti al 31 dicembre 2023 ad Euro 23 milioni), stante anche l’attuale limitato livello assoluto di indebitamento netto; di conseguenza, qualora si verificassero fluttuazioni dei tassi di interesse, queste potrebbero comportare un incremento degli oneri finanziari relativi all’indebitamento. Al fine di allineare le previsioni sull’andamento dei tassi d’interesse, il Gruppo si è premurato di ricevere, circa il finanziamento in pool, la previsione puntale del costo del debito stesso, proiettato al 30 giugno 2024.
 
4. Note illustrative della Situazione Patrimoniale - Finanziaria
Con riferimento agli esercizi in chiusura al 31 dicembre 2023 ed al 31 dicembre 2022 di seguito si riportano i commenti alle principali voci delle attività e passività del Bilancio Consolidato.
ATTIVO
ATTIVO NON CORRENTE
                                                                            
119
4.1Attività immateriali
Per la voce in oggetto è stato predisposto un apposito prospetto di movimentazione, riportato di seguito, che indica per ciascuna voce i costi storici, i precedenti ammortamenti, i movimenti intercorsi nel periodo e i saldi finali. Gli ammortamenti sono stati calcolati sulla base di aliquote ritenute rappresentative della residua possibilità di utilizzo delle relative immobilizzazioni immateriali.
Si riporta di seguito il saldo della voce Attività immateriali, suddiviso per categoria, al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022:
(in migliaia di Euro)Valore netto 31 dicembre 2022Incrementi(Decrementi)Acquisizioni(Ammortamenti)(Svalutazioni)RiclassificheDelta cambiValore netto 31 dicembre 2023
Costi di impianto e di ampliamento127--(6)---22
Costi di sviluppo1.1111.247--(1.314)-42131.097
Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno4.5821.570-37(1.866)-692004.592
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili17.76531--(1.532)--11316.376
Customer relationship31.256--2.327(5.305)--17028.448
Immobilizzazioni in corso e acconti11459(2)---(111)-59
Totale Imm. immateriali54.8262.934(2)2.364(10.023)--49650.594
Si riporta di seguito la movimentazione della voce Attività immateriali per il periodo dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023:
(In migliaia di Euro)
Saldo al 31 dicembre 202254.826
                                                                            
120
Incrementi2.934
Acquisizioni società2.364
(Decrementi)(2)
Delta cambi496
(Ammortamenti e svalutazioni)(10.023)
Impairment test-
Saldo al 31 dicembre 202350.594
Con riferimento al bilancio chiuso al 31 dicembre 2023, si rileva che il Gruppo ha effettuato investimenti per Euro 2.934 migliaia, sostenuti principalmente per l’implementazione dei sistemi informatici e per attività di R&D di prodotto e brand.
In particolare, gli investimenti sono principalmente riconducibili a:
costi di sviluppo, pari a circa Euro 1.247 migliaia; la voce include gli oneri sostenuti per investimenti nell’ambito di progetti specifici di innovazione di prodotto. Tali costi sono ritenuti di utilità pluriennale, in quanto sono relativi a progetti in fase di realizzazione, i cui prodotti sono chiaramente identificati, presentano un mercato dalla cui commercializzazione sono previsti margini di utile sufficienti a coprire anche l’ammortamento dei costi capitalizzati, che avviene di norma in due anni;
diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno, pari ad Euro 1.570 migliaia; la voce include principalmente i software, ovvero gli oneri sostenuti per l’implementazione e lo sviluppo del programma gestionale principale e di altri applicativi specifici, che vengono ammortizzati di norma in tre anni. Gli investimenti sono correlati principalmente ad innovazioni sul gestionale SAP ed a ulteriori innovazioni e progetti IT, finalizzati ad avere strumenti informativi sempre più efficaci ed efficienti a supporto della struttura organizzativa.
Per quanto riguarda l’iscrizione della Customer relationship avvenuta in occasione dell’acquisizione del 60% del capitale di Peter Jackel Gmbh, si veda il paragrafo 4.2
                                                                            
121
4.1.1Valutazione Customer Relationship e Marchi
Al 31 dicembre 2023 la Customer Relationship a vita utile definita di Cellularline iscritta nel bilancio consolidato ammonta a Euro 28.448 migliaia, al netto di ammortamenti e svalutazioni cumulate; il Gruppo non ha effettuato il test di impairment, in quanto a seguito di analisi interne condotte dal management, non ha rilevato indicatori di impairment specifici sull’asset, in considerazione del fatto che sono stati effettuati numerosi rinnovi pluriennali con clienti strategici nel corso del 2023 e, pertanto, non risulta essere a rischio il core del perimetro dei clienti più rilevanti tra quelli presenti nel perimetro della business combination del 2018. Parimenti il valore dei Marchi, al netto di ammortamenti, ammonta a Euro 16.376 migliaia e, come precedentemente riportato, a seguito di analisi interne condotte dal management non sono stati indentificati indicatori di impairment.
 
4.2Avviamento
Si riporta di seguito il dettaglio della voce Avviamento al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022:
(In migliaia di Euro) Situazione al
 31 dicembre 202331 dicembre 2022
Avviamento38.50534.272
Totale Avviamento38.50534.272
Si riporta di seguito la movimentazione di periodo della voce Avviamento:
(In migliaia di Euro)Avviamento
Saldo al 31 dicembre 202234.272
Acquisizioni3.445
Delta cambi788
Incrementi-
(Svalutazioni) -
Saldo al 31 dicembre 202338.505
                                                                            
122
Il valore dell’avviamento al 31 dicembre 2023, pari ad Euro 38.505 migliaia, si incrementa rispetto all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 principalmente per il valore di Euro 3.445 migliaia, derivanti dall’acquisizione di Peter Jäckel GmbH, avvenuto a Gennaio 2023.
IFRS 3
In data 11 gennaio 2023 Cellularline S.p.A. ha perfezionato l’acquisto del 60% del capitale sociale di Peter Jäckel GmbH, player tedesco attivo nel settore degli accessori per smartphone. La Società è consolidata al 100% da Cellularline a partire da gennaio 2023.
Ai sensi dell’accordo di investimento, Cellularline e gli azioni di minoranza nella neo-acquisita avranno il potere di esercitare, in più tranches, le opzioni call / put sulle restanti quote di minoranza (entro l’approvazione del Bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2025), corrispondente al 40% del capitale sociale di Peter Jäckel. Alla data di chiusura del periodo la valorizzazione preliminare del debito risulta pari a Euro 2.701 migliaia.
Dalla data di acquisizione la società acquisita ha contribuito al fatturato netto consolidato per circa Euro 5.000 migliaia.
Effetti contabili della Business Combination
Il principio contabile di riferimento per le aggregazioni aziendali è l’IFRS 3; quest’ultimo richiede che tutte le Business Combination siano contabilizzate tramite l’applicazione dell“Acquisition Method”.
Il differenziale tra totale il corrispettivo trasferito e Patrimonio Netto acquisito derivante dall’acquisizione è stato rilevato come illustrato nella tabella seguente:
(In migliaia di Euro)11-gen-23
Totale corrispettivo trasferito 6.596
Totale Patrimonio netto acquisito (1.522)
Differenza da Allocare 5.074
Customer Relationship2.327
                                                                            
123
Passività differite (698)
Avviamento 3.445
La determinazione della stima del fair value degli assets acquisiti effettuato in sede di Purchace Price Allocation è stata svolta con il supporto di un Esperto Contabile Indipendente.
In relazione alla Customer Relationship, il management della capogruppo ha ritenuto ragionevole considerare una vita utile di 13 anni ed un tasso di abbandono del 7,7%.
Come previsto dall’IFRS 3, la differenza tra il prezzo pagato ed il fair value (corrispondente al valore contabile) delle attività nette acquisite (per Euro 5.074 migliaia, al netto dell’effetto fiscale pari a Euro 698 migliaia) è stata attribuita per:
Euro 2.327 migliaia alla Customer Relationship;
Euro 3.445 migliaia, in via residuale, a goodwill.
4.2.1Impairment test sull’ Avviamento
Al 31 dicembre 2023 l’avviamento iscritto nel bilancio consolidato del Gruppo è pari a Euro 38,5 milioni ed è allocato all’unica unità generatrice dei flussi finanziari (di seguito anche CGU”), coincidente con l’intero Gruppo Cellularline.
Come previsto dai principi contabili di riferimento (IAS 36), gli Amministratori hanno verificato annualmente, in sede di chiusura del bilancio al 31 dicembre 2023, se vi fossero riduzioni di valore di attività immateriali a vita utile indefinita (avviamento), confrontando il suo valore contabile con il suo valore recuperabile. Gli Amministratori pertanto hanno provveduto ad effettuare un apposito test di impairment avvalendosi anche di un Consulente (Deloitte & Touche).
In particolare, il test di impairment è stato condotto con riferimento all’intero Gruppo, che rappresenta la Cash Generating Unit cui l’avviamento è stato allocato, sulla base delle previsioni economico-finanziarie basate sul Business Plan 2024-2027 approvato in data 28 febbraio 2024.
                                                                            
124
Il valore recuperabile è determinato come valore d’uso tramite il metodo del discounted cash flow.
Questo criterio si ispira al concetto generale che il valore di un’azienda (Enterprise Value) è pari al valore attualizzato dei due seguenti elementi:
flussi di cassa che essa sarà in grado di generare entro l’orizzonte di previsione;
valore residuo, cioè il valore del complesso aziendale derivante dal periodo al di dell’orizzonte di previsione.
Quale tasso di sconto è stato utilizzato il costo medio ponderato del capitale (“Weighted Average Cost of Capitalo “WACC”) pari al 12,02% (11,76 % al 31 dicembre 2022) ed un tasso di crescita sostenibile in perpetuo (“g”) stimato pari all’1,93%, determinato in coerenza con l’inflazione attesa di lungo periodo (fonte: Fondo Monetario Internazionale, ottobre 2023), rappresentativa delle aree geografiche di mercato in cui opera il Gruppo.
Il WACC è la media del costo del capitale proprio e del costo del capitale di debito ponderata in base alla struttura finanziaria di società comparabili. È opportuno precisare che le stime ed i dati relativi alle previsioni economico-finanziarie cui sono applicati i parametri prima indicati sono determinati dal Management sulla base dell’esperienza passata e delle attese circa gli sviluppi dei mercati in cui il Gruppo opera.
Inoltre, si rileva che il WACC utilizzato ai fini dell’impairment test nell’ambito del presente bilancio consolidato include anche una componente c.d. execution risk, con impatto sul calcolo del tasso finito pari all’1,37% che rappresenta la stima del rischio del non totale raggiungimento degli obiettivi di piano, oltre che l’attuale grado di volatilità ed incertezza riflesso del contesto macro-economico. Pertanto, tale componente, seppur riflessa nel tasso di attualizzazione e non nei flussi di cassa, origina da simulazioni effettuate su ipotesi di raggiungimento non completo degli obiettivi di Piano, stante il permanere di un contesto di incertezza.
Le analisi effettuate, sulla base delle ipotesi e limitazioni precedentemente evidenziate, hanno condotto a una stima del valore recuperabile, in termini di Enterprise Value, pari a circa Euro
                                                                            
125
176,6 milioni. Tale valore risulta superiore al Carrying Amount della Società alla data di riferimento (pari a circa Euro 170,4 milioni), non dando luogo a impairment losses.
Lo svolgimento dell’impairment test è caratterizzato da un elevato grado di giudizio, oltre che dalle incertezze insite in qualsiasi attività previsionale, con particolare riferimento alla stima:
dei flussi di cassa operativi attesi, che per la loro determinazione devono tener conto dell’andamento economico generale (inclusi tassi di inflazione attesi e tassi di cambio) e del settore di appartenenza, nonché dei flussi di cassa prodotti dalla CGU negli esercizi passati;
dei parametri finanziari da utilizzare ai fini dell’attualizzazione dei flussi sopra indicati.
Inoltre, sono state effettuate delle analisi di sensitivity che considerano contestualmente una variazione del:
WACC e del tasso di crescita (g-rate) al fine di verificare l’impatto generato dalle variazioni di tali parametri sull’Enterprise Value e, di conseguenza, sulla differenza tra quest’ultimo e il Carryng Amount considerato alla data di riferimento del bilancio;
WACC e dell’EBITDA di Piano 2024-2027 e di Terminal Value al fine di verificare l’impatto generato dalle variazioni di tali parametri sull’Enterprise Value e, di conseguenza, sulla differenza tra quest’ultimo e il Carryng Amount considerato alla data di riferimento del presente bilancio.
Le analisi di sensitività hanno evidenziato potenziali situazioni di impairment in caso di peggioramento del WACC o del g-rate, e in caso di riduzione dell’EBITDA di Piano e di Terminal Value.
Immagine che contiene schermata, testo

Descrizione generata automaticamente
                                                                            
126
Si precisa che ’inserimento di un Execution Risk Premium nel WACC implica una tolleranza- rispetto ad una possibile riduzione dell’EBITDA rispetto alle previsioni di piano nel caso specifico tale tolleranza è pari al 14,3% sull’arco di Piano; di conseguenza, la sensitivity qui esposta è calcolata partendo da un Ebitda inferiore del 14,3% rispetto a quello del Business Plan 2024-27.
4.3Immobili, impianti e macchinari
Per la voce in oggetto è stato predisposto un apposito prospetto di movimentazione, riportato di seguito, che indica per ciascuna voce i costi storici, i precedenti ammortamenti, i movimenti intercorsi nel periodo e i saldi finali. Gli ammortamenti sono stati calcolati sulla base di aliquote ritenute rappresentative della residua possibilità di utilizzo delle relative immobilizzazioni materiali. Si riporta di seguito il saldo della voce Immobili, impianti e macchinari, suddiviso per categoria, al 31 dicembre 2023 ed al 31 dicembre 2022:
(in migliaia di Euro)
Valore netto
31 dicembre 2022
Incrementi
(Decrementi)
Acquisizioni
(Amm.ti)
(Svalutazioni)
Delta cambi
Riclassifiche
Valore netto
31 dicembre 2023
Terreni e Fabbricati
4.940
                          8
-
                       20
(175)
                         -
                  70
-
                 4.863
Impianti e macchinari
396
                       77
-
                         -
(118)
                         -
1
-
                     356
Attrezzature industriali e commerciali
2.284
                 1.399
(15)
                     110
(1.362)
                         -
9
42
                 2.468
Immobilizzazioni in corso e acconti
106
                       71
(6)
                         -
                         -
                         -
                         -
(42)
                     129
Totale Imm. materiali
7.726
                 1.555
(21)
                     130
(1.655)
0
                       80
                         -
                 7.816
Si riporta di seguito la movimentazione della voce Immobili, impianti e macchinari per il periodo dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023:
Immagine che contiene schermata, testo

Descrizione generata automaticamente
                                                                            
127
(In migliaia di Euro)
Saldo al 31 dicembre 20227.726
Incrementi1.555
Acquisizioni130
(Decrementi)(21)
(Ammortamenti e svalutazioni) /rivalutazioni(1.655)
Delta cambi80
Saldo al 31 dicembre 20237.816
Al 31 dicembre 2023 la voce è composta principalmente da fabbricati relativi alle sedi operative delle società del Gruppo per Euro 4.863 migliaia e attrezzature industriali e commerciali per Euro 2.468 migliaia (principalmente mobili, arredi, macchine d’ufficio e stampi). Il Gruppo ha effettuato investimenti per Euro 1.555 migliaia, prevalentemente correlati alle attrezzature industriali e commerciali.
4.4Diritto d’uso
La voce, pari ad Euro 3.994 migliaia (Euro 4.388 migliaia al 31 dicembre 2022), si riferisce esclusivamente alla contabilizzazione del “diritto d’uso” a seguito dell’applicazione del principio contabile IFRS 16 – Lease Accounting.
La movimentazione dell’esercizio è stata la seguente:
(In migliaia di Euro)Diritto d’uso
Saldo al 31 dicembre 20224.388
Incrementi613
Acquisizioni900
Delta cambi6
                                                                            
128
(Decrementi)(188)
(Ammortamenti) (1.726)
Saldo al 31 dicembre 20233.994
Gli incrementi nell’esercizio, pari ad Euro 613 migliaia, si riferiscono principalmente ad alcuni nuovi contratti per il noleggio di autoveicoli e veicoli commerciali. Gli incrementi derivanti da acquisizioni, pari ad Euro 900 migliaia, sono riconducibili all’integrazione dei contratti di leasing rilevati in capo alla nuova acquisita Peter Jäckel GmbH.
4.5Imposte differite attive e passive
Si riportano di seguito le movimentazioni della voce Attività per imposte differite e della voce Passività per imposte differite per il periodo dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023.
Attività per imposte differite
(In migliaia di Euro)
Saldo al 31 dicembre 2022
5.122
Accantonamenti/(Rilasci) a Conto Economico
671
Incremento da acquisizione
-
Accantonamenti/(Rilasci) a Conto Economico complessivo
10
Saldo al 31 dicembre 2023
5.805
Il saldo al 31 dicembre 2023, pari ad Euro 5.805 migliaia, è composto da imposte differite attive originatesi principalmente nella Capogruppo dagli accantonamenti a fondi tassati, da ammortamenti e svalutazioni temporaneamente indeducibili, dall’impatto delle scritture rilevate ai sensi dei Principi Contabili Internazionali, ma non aventi riconoscimento fiscale. Rispetto all’esercizio precedente, la Capogruppo ha provveduto all’iscrizione di imposte differite attive Ires e Irap calcolate, principalmente, su ammortamenti parzialmente deducibili come quelli dei marchi Cellularline e Interphone ed altre variazioni minori per complessivi Euro 414 migliaia. La voce comprende, altresì, le imposte differite attive rilevate dalla controllata Cellular Spain per complessivi Euro 89 migliaia, dalla controllata Subliros S.L. per Euro 25 migliaia derivanti da perdite, e dalla controllata Cellular Inmobiliaria Italiana per Euro 3 migliaia.
                                                                            
129
La Legge di Bilancio 2022 (n. 234/2021, art. 1, commi 622-624) ha modificato retroattivamente il regime di rivalutazioni e riallineamenti di marchi e avviamenti effettuati in base all’articolo 110 del D.L. n. 104/2020, portando l’arco temporale delle deduzioni da 18 a 50 anni (2% annuo a partire dal 2021).
La norma ha altresì previsto le seguenti due ulteriori alternative:
1.mantenimento della deduzione in 18 anni a fronte del pagamento dell’ordinaria imposta sostitutiva sugli affrancamenti delle operazioni straordinarie (12%, 14% e 16% per rivalutazioni rispettivamente fino a 5 milioni, tra 5 milioni e 10 milioni e oltre 10 milioni);
2.revoca dell’intervenuto riallineamento ai fini fiscali, con restituzione o diritto alla compensazione dell’imposta sostitutiva già versata, secondo modalità da definire con futuro provvedimento.
Considerato che:
la diluizione del beneficio in 50 anni sposta il punto di pareggio oneri-benefici dal secondo al settimo anno, mantenendo comunque rilevante il risparmio d’imposta complessivo;
l’esborso per l’imposta sostitutiva «ordinaria», necessaria per mantenere la deducibilità in 18 anni, risulta molto oneroso e ravvicinato nel tempo, riducendo notevolmente il vantaggio dell’operazione;
la revoca del riallineamento comporterebbe la cancellazione del provento da rilascio del fondo imposte differite, con inevitabile impatto sul patrimonio netto della società;
si è ritenuto ragionevole mantenere il riallineamento effettuato con la deduzione in 50 anni ed iscrivere le imposte differite attive sugli ammortamenti e sulla svalutazione temporaneamente indeducibili, con monitoraggio annuale della ragionevole certezza di recupero delle stesse.
Nel calcolo delle attività per imposte differite attive sono stati presi in considerazione gli aspetti seguenti:
le normative fiscali del paese in cui il Gruppo opera ed il relativo impatto sulle differenze temporanee, e gli eventuali benefici fiscali derivanti dall’utilizzo di perdite fiscali portate
                                                                            
130
a nuovo, considerando la possibile recuperabilità delle stesse in un orizzonte temporale di tre esercizi;
la previsione degli utili del Gruppo nel medio e lungo termine.
Sulla base di quanto sopra esposto, il Gruppo ritiene di poter recuperare con ragionevole certezza le attività per imposte differite attive rilevate.
Passività per imposte differite
(In migliaia di Euro)
Saldo al 31 dicembre 2022
2.762
Accantonamenti/(Rilasci) a Conto Economico
809
Variazione da perimetro di consolidamento
-
Accantonamenti/(Rilasci) a Conto Economico complessivo (Imposte sul reddito)
(24)
Saldo al 31 dicembre 2023
3.547
Le passività per imposte differite al 31 dicembre 2023 sono principalmente attribuibili alla fiscalità differita sul fair value del warrant e sulla PPA di Worldconnect, Systema e Peter Jäckel.
La variazione dell’esercizio, pari ad Euro 785 migliaia, è principalmente imputabile all’accantonamento delle imposte differite sulla prima iscrizione del valore della Customer Relationship di Peter Jäckel GmbH, nell’ambito della Purchase Price Allocation.
Si stima che detto debito sia riferibile a differenze che saranno riassorbite nel medio e lungo periodo.
ATTIVO CORRENTE
4.6Rimanenze
Le rimanenze di magazzino ammontano al 31 dicembre 2023 ad Euro 46.931 migliaia (Euro 41.400 migliaia al 31 dicembre 2022), al netto di un fondo svalutazione pari ad Euro 2.505
                                                                            
131
migliaia. Le giacenze iscritte in bilancio includono le rimanenze presso i magazzini del Gruppo e le merci in viaggio, per le quali il Gruppo ha già acquisito il titolo di proprietà, per Euro 3.199 migliaia (Euro 3.202 migliaia al 31 dicembre 2022).
Le rimanenze di magazzino sono così composte:
(In migliaia di Euro)Situazione al
31 dicembre 202331 dicembre 2022
Prodotti finiti e merci45.23038.806
Merci in viaggio3.1993.202
Acconti1.0071.606
Magazzino lordo49.43643.614
(Fondo obsolescenza magazzino)(2.505)(2.214)
Totale Rimanenze46.93141.400
L’incremento del magazzino lordo, pari a Euro 5.822 migliaia rispetto al 31 dicembre 2022, è principalmente imputabile all’incremento del fatturato dell’esercizio 2023 rispetto all’esercizio 2022 e all’impatto della neoacquisita Peter Jäckel. Il valore delle rimanenze è rettificato dal fondo svalutazione magazzino, che accoglie la svalutazione delle merci soggette a possibili fenomeni di obsolescenza.
Si riporta di seguito la movimentazione del fondo svalutazione magazzino per il periodo dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023:
(In migliaia di Euro)
 
Fondo obsolescenza magazzino
Saldo al 31 dicembre 2022
 
(2.214)
(Accantonamenti)
(165)
Rilasci a conto economico
-
Delta cambi
(126)
Utilizzi
-
Saldo al 31 dicembre 2023
 
(2.505)
                                                                            
132
Gli accantonamenti sono relativi alle analisi dei prodotti slow-moving a fronte di problematiche (tipiche del settore) legate all'obsolescenza/lento rigiro delle giacenze di magazzino, al fine di allinearne il valore al presumibile valore di realizzo.
4.7Crediti commerciali
Al 31 dicembre 2023 la voce ammonta ad Euro 51.459 migliaia, al netto di un fondo svalutazione crediti pari ad Euro 3.946 migliaia, (Euro 53.291 migliaia, al netto di un fondo svalutazione crediti pari ad Euro 3.437 migliaia al 31 dicembre 2022). Di seguito si riporta il dettaglio della voce Crediti commerciali al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022:
(In migliaia di Euro)Situazione al
 31 dicembre 202331 dicembre 2022
Crediti commerciali verso terzi51.64453.022
Crediti commerciali verso parti correlate (Nota 5)3.7613.707
Crediti commerciali lordi55.40656.728
(Fondo Svalutazione crediti)(3.946)(3.437)
Totale Crediti commerciali51.45953.291
La voce crediti verso clienti è presentata al netto del totale crediti ceduti pro-soluto a società di factoring, pari Euro 13.217 migliaia al 31 dicembre 2023 (Euro 7.850 migliaia al 31 dicembre 2022).
Si riporta di seguito la movimentazione del fondo svalutazione crediti al 31 dicembre 2023:
(In migliaia di Euro)
Fondo svalutazione crediti
Saldo al 31 dicembre 2022
(3.437)
(Accantonamenti)
(571)
Cambio perimetro di consolidamento
(9)
Rilasci a conto economico
-
Delta cambi
(7)
Utilizzi
78
Saldo al 31 dicembre 2023
(3.946)
                                                                            
133
I crediti svalutati si riferiscono principalmente a crediti in contenzioso o a clienti assoggettati a procedure concorsuali. Gli utilizzi sono a fronte di situazioni creditorie per le quali gli elementi di certezza e precisione, ovvero la presenza di procedure concorsuali in essere, determinano lo stralcio della posizione stessa. Come evidenziato nelle tabelle sopra esposte, il fondo svalutazione crediti ammonta a Euro 3.946 migliaia al 31 dicembre 2023 (Euro 3.437 migliaia al 31 dicembre 2022). Il rischio di credito rappresenta l’esposizione al rischio di potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte. Il Gruppo si è dotato di processi di controllo del credito che prevedono analisi di affidabilità dei clienti e il controllo dell’esposizione tramite report con la suddivisione delle scadenze e dei tempi medi di incasso. La variazione del fondo è l’esito della valutazione analitica dei crediti in sofferenza e dei crediti la cui incerta esigibilità si è già manifestata, nonché da una valutazione generica basata sulla storicità di deterioramento del credito. Alla data della valutazione non si rilevano effetti rilevanti che possano essere ascrivibili alle conseguenze dell’effetto pandemico. Si ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali approssimi il loro fair value.
4.8Crediti per imposte correnti
Di seguito si riporta il dettaglio della voce crediti per imposte correnti al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022:
(In migliaia di Euro)Situazione al
31 dicembre 202331 dicembre 2022
Credito per imposte esercizi precedenti -855
Credito per acconti su imposte358-
Crediti per imposte a rimborso115115
Totale Attività per imposte correnti473970
I crediti per imposte correnti comprendono principalmente le seguenti voci iscritte nel bilancio della Capogruppo: (i) il credito d’imposta per acconti versati pari ad Euro 83 migliaia, ii) il credito per ricerca, sviluppo, innovazione e design per Euro 217 migliaia, (iii) il credito per imposte
                                                                            
134
chieste a rimborso, pari ad Euro 115 migliaia. Inoltre, rientrano nei crediti per imposte correnti quelli iscritti nei bilanci delle altre Società del Gruppo: Coverlab S.r.l. (Euro 43 migliaia), Subliros S.L. (Euro 10 migliaia) e Cellularline USA Inc. (Euro 5 migliaia).
4.9Attività Finanziarie
Le attività finanziarie ammontano a Euro 338 migliaia (75 migliaia al 31 dicembre 2022) e si riferiscono principalmente a depositi cauzionali.
4.10Altre attività
Di seguito si riporta il dettaglio della voce Altre Attività correnti al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022:
(In migliaia di Euro)Situazione al
 31 dicembre 202331 dicembre 2022
Risconti attivi11.0432.891
Crediti verso altri2.023480
Totale Altre attività correnti13.0663.371
La voce include principalmente i risconti attivi per il pagamento anticipato di costi relativi ad anni futuri e il credito verso erario per l’IVA di periodo.
4.11Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti comprendono i saldi in contanti e i depositi a vista, aventi scadenza pari o inferiore a tre mesi o meno dalla data originaria di acquisizione, che sono soggetti a un rischio irrilevante di variazione del fair value e sono utilizzati dalla Società per la gestione degli impegni a breve termine.
Di seguito si riporta il dettaglio della voce Disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022:
                                                                            
135
(In migliaia di Euro)
Situazione al
 
31 dicembre 2023
31 dicembre 2022
Conti bancari
14.030
9.909
Cassa contanti
11
7
Totale Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
14.041
9.916
Le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti ammontano a Euro 14.041 migliaia al 31 dicembre 2023 (Euro 9.916 migliaia al 31 dicembre 2022). La voce è costituita da denaro in cassa, valori e depositi a vista o a breve termine presso banche effettivamente disponibili e prontamente utilizzabili.
Per ulteriori dettagli riguardo alle dinamiche che hanno influenzato le Disponibilità liquide e mezzi equivalenti si rinvia al Rendiconto Finanziario.
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO
4.12Patrimonio netto
Il Patrimonio Netto, pari a Euro 134.659 migliaia (Euro 130.468 migliaia al 31 dicembre 2022), si è incrementato principalmente per l’utile d’esercizio. Nel corso del periodo chiuso al 31 dicembre 2023 non sono presenti patrimoni destinati a specifici affari.
Capitale sociale
Il Capitale sociale al 31 dicembre 2023 è pari ad Euro 21.343 migliaia ed è suddiviso in n. 21.868.189 azioni ordinarie.
In data 22 luglio 2019 Borsa Italiana S.p.A. ha disposto l’inizio delle negoziazioni delle azioni ordinarie e dei warrant della Capogruppo sul Mercato Telematico Azionario (MTA), attribuendole la qualifica STAR.
Altre Riserve
                                                                            
136
Al 31 dicembre 2023 le altre riserve ammontano ad Euro 107.056 migliaia (Euro 168.737 migliaia al 31 dicembre 2022) e sono principalmente suddivise in:
Riserva sovrapprezzo azioni, che ammonta ad Euro 102.942 migliaia, di cui Euro 59.253 migliaia in sospensione d’imposta a seguito dell’intervenuto riallineamento dei marchi e della Customer Relationship.
Altre Riserve per Euro 7.743 migliaia che si originano principalmente a seguito degli effetti derivanti dalle scritture IFRS, oltre che per la Business Combination avvenuta nel 2018;
Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio per Euro 3.629 migliaia.
Utili/(perdite) a nuovo da consolidato
Al 31 dicembre 2023 gli utili a nuovo da consolidato sono pari ad Euro 2.665 migliaia.
Risultato economico dell’esercizio del Gruppo
L’esercizio 2023 si è concluso con un risultato economico positivo di Euro 3.595 migliaia.
Riserva Long Term Incentive Plan (Accordi di pagamento basato su azioni)
Nel corso del 2021 il Gruppo ha approvato un piano di Stock Grant che prevede l’assegnazione dei diritti ad alcuni dipendenti con responsabilità rilevanti di ricevere gratuitamente delle azioni della Società.
L’assegnazione gratuita di tali diritti a ricevere azioni rientra nell’ambito del “piano di incentivazione 2021-2023 di Cellularline S.p.A.”, sottoposto all’approvazione dell’assemblea ordinaria degli azionisti in data 28 aprile 2021.
Si riporta di seguito una tabella riassuntiva delle principali condizioni del programma di Stock Option:
                                                                            
137
Data di assegnazioneNumero massimo di strumentiCondizioni per la maturazione del dirittoDurata contrattuale delle opzioni
9 giugno 202190.000 *30% Relative Total Shareholder Return70% EBITDA Adjusted ConsolidatoTriennale
Data di assegnazioneNumero massimo di strumentiCondizioni per la maturazione del dirittoDurata contrattuale delle opzioni
17 marzo 202290.000 *30% Relative Total Shareholder Return70% EBITDA Adjusted ConsolidatoTriennale
Data di assegnazioneNumero massimo di strumentiCondizioni per la maturazione del dirittoDurata contrattuale delle opzioni
15 marzo 202390.000 *30% Relative Total Shareholder Return70% EBITDA Adjusted ConsolidatoTriennale
(*) Il numero di strumenti riportato si riferisce alla prima tranche di assegnazione del ciclo triennale, di cui assegnati agli amministratori delegati ed ai dirigenti con responsabilità strategiche n. 55.000 Alla data della presente Relazione sono stati attivati tutti e tre i cicli di assegnazione.
Il Piano prevede tre cicli di assegnazione annuale dei Diritti in favore dei Beneficiari (2021, 2022 e 2023), ciascuno dei quali con un periodo di performance triennale, nonché un lock-up biennale sulle azioni attribuite in forza dei diritti assegnati per ciascun ciclo al ricorrere delle condizioni, nonché secondo le modalità e i termini previsti dal Piano e dal relativo Regolamento. I diritti assegnati ai beneficiari maturano, dando quindi diritto ai relativi titolari di ricevere azioni della Società, in ragione del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance pluriennali, predeterminati dalla Società e misurabili. Tali obiettivi di performance contribuiscono con un diverso peso percentuale alla maturazione dei diritti e all’attribuzione delle azioni, il tutto secondo quanto indicato:
                                                                            
138
(i) il Relative Total Shareholder Return o Relative TSR è l’obiettivo di performance azionaria e contribuisce alla remunerazione variabile incentivante prevista dal Piano (in forma azionaria) con un peso percentuale del 70%,
(ii) l’EBITDA Adjusted Consolidato Triennale è l’Obiettivo di Performance aziendale e contribuisce alla remunerazione variabile incentivante prevista dal Piano (in forma azionaria) con un peso percentuale del 30%.
La valutazione alla data del 31 dicembre 2023 secondo il principio contabile IFRS 2, ha riguardato il fair value totale del piano approvato.
La componente market based(Relative Total Shareholder Return) è stata stimata utilizzando la simulazione stocastica con il Metodo Monte Carlo che, sulla base di opportune ipotesi, ha consentito di definire un consistente numero di scenari alternativi nell’arco temporale considerato.
La componente “non market basedè stata valutata alla reporting dateper tenere conto delle aspettative relative al numero di diritti che potranno maturare.
Il valore della riserva LTI al 31 dicembre 2023 è pari a Euro 279 migliaia (Euro 179 migliaia al 31 dicembre 2022).
Prospetto di raccordo tra patrimonio netto e risultato dell’esercizio della Capogruppo con il patrimonio netto e risultato consolidato.
Si espone di seguito il raccordo tra i valori del patrimonio netto indicato nel bilancio della Capogruppo al 31 dicembre 2023 e quelli riportati nel bilancio consolidato alla medesima data (in migliaia di Euro).
RICONCILIAZIONE PN CAPOGRUPPO CON PN CONSOLIDATOPatrimonio Netto al 31/12/2021 Altre variazioni PN sulla capogruppoPatrimonio Netto al 31/12/2022 Altre variazioni PN sulla capogruppoPatrimonio Netto al 31/12/2023
Risultato 2022Risultato 2023
  
Cellularline S.p.A. 204.125 (75.893) (701)127.5311.136 (578)128.089
                                                                            
139
Effetti IFRS10.695628 (36)11.287                       1.606 (80)12.813
Dividendi                             - (1.012)1.012-                             - --
Differenze tra i patrimoni netti rettificati delle partecipazioni consolidate ed il loro valore nel bilancio della Capogruppo (9.230)952- (8.278)9651.254(6.058)
Valutazione ad Equity Cellular Swiss2513-38260-298
Elisione margini infragruppo (256)146- (110)(373)-(483)
Gruppo Cellularline205.359 (75.166)275130.4683.595596134.659
4.13Debiti verso banche e altre passività finanziarie (correnti e non correnti)
Di seguito si riporta il dettaglio della voce Passività finanziarie (correnti e non correnti) al 31 dicembre 2023:
(In migliaia di Euro)Situazione al
31 dicembre 202331 dicembre 2022
Debiti verso banche e altri finanziatori correnti29.17023.788
Debiti verso banche e altri finanziatori non correnti8.60015.709
Totale Debiti verso banche e altri finanziatori 37.77039.497
Altre passività finanziarie correnti2.9321.421
Altre passività finanziarie non correnti9.0619.457
Totale Altre passività finanziarie11.99310.878
Totale Passività finanziarie49.76350.375
I Debiti verso banche e altri finanziatori al 31 dicembre 2023 ammontano ad Euro 37.770 migliaia (Euro 39.497 migliaia al 31 dicembre 2022) ed includono principalmente:
il finanziamento bancario della Capogruppo, stipulato in ottobre 2020 nell’operazione di re-financing per Euro 15.000 migliaia, oltre all’utilizzo della linea c.d. Capex a gennaio 2023 per Euro 3.000 migliaia;
il finanziamento bancario sottoscritto in gennaio 2023 per residui Euro 5.000 migliaia;
i finanziamenti bancari hot money e altre passività finanziarie a breve termine della Capogruppo, per Euro 14.770 migliaia.
                                                                            
140
Il finanziamento bancario della Capogruppo, al lordo delle fees bancarie, è di seguito illustrato:
(In migliaia di Euro)AccensioneScadenzaImporto originarioSituazione al 31 dicembre 2023
   Debito residuodi cui quota correntedi cui quota non corrente
Pool
Linea “Ordinaria” 26/10/202020/06/202550.00015.00010.0005.000
Linea “Capex"11/01/202320/06/20254.0003.0002.0001.000
Totale finanziamento in Pool (*)54.00018.00012.0006.000
BNL S.p.A.25/01/202325/01/20266.0005.0002.4002.600
Debiti verso banche e altri finanziatori60.00023.00014.4008.600
(*) Il finanziamento in Pool è stato sottoscritto con Banco BPM S.p.A. e Intesa Sanpaolo S.p.A..
Il debito per il finanziamento bancario verso i suddetti istituti è soggetto a covenant di natura economico-finanziaria. Tali covenant risultano rispettati al 31 dicembre 2023. L’accordo prevede inoltre una linea di credito per operazioni M&A, pari a Euro 20 milioni, finalizzata a sostenere la strategia di crescita per linee esterne. Tale linea è stata parzialmente attivata nel dicembre 2022 ed utilizzata per circa Euro 4 milioni nel gennaio 2023 in concomitanza dell’operazione di acquisizione straordinaria della società tedesca Peter Jäckel GmbH. Inoltre, nel mese di Giugno 2023 la linea M&A è stata rinegoziata mantenendo una disponibilità residua di Euro 10 milioni che può essere attinta fino al 31 dicembre 2023.
I finanziamenti sono valutati con il metodo del costo ammortizzato sulla base delle disposizioni dell’IFRS 9 e pertanto il loro valore, pari a Euro 37.770 migliaia al 31 dicembre 2023 (Euro 39.497 migliaia al 31 dicembre 2022) è ridotto dagli oneri accessori sui finanziamenti.
                                                                            
141
Per dettagli in merito alla voce Altre passività finanziarie (correnti e non correnti) si rimanda alla Nota 4.20.
Di seguito riportiamo la riconciliazione dell’Indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023, pari a Euro 35.384 migliaia, e al 31 dicembre 2022, pari a Euro 40.384 migliaia, in base allo schema previsto dall’Orientamento ESMA 32-382- 1138 del 4 marzo 2021 e indicato nel Richiamo di attenzione Consob 5/21 del 29 aprile 2021:
(in migliaia di Euro)Situazione alVariazioni
31 dicembre 202331 dicembre 2022Δ%
(A) Disponibilità liquide14.0419.9164.12541,6%
(B) Mezzi equivalenti a disponibilità liquide--
(C) Altre attività finanziarie correnti338 75263>100%
(D) Liquidità (A)+(B)+(C)14.3799.9914.38843,9%
(E) Debito finanziario corrente 16.270 13.703 2.567 18,7%
(F) Parte corrente del debito finanziario non corrente 15.831 11.506 4.326 37,6%
(G) Indebitamento finanziario corrente (E) + (F) 32.101 25.209 6.892 27,3%
- di cui garantito- -
- di cui non garantito 32.101 25.209 6.892 27,3%
(H) Indebitamento finanziario corrente netto (G) - (D) 17.722 15.218 2.504 16,5%
(I) Debito finanziario non corrente 17.661 25.166 (7.505)-29,8%
(J) Strumenti di debito- -
(K) Debiti commerciali e altri debiti non correnti- -  
(L) Indebitamento finanziario non corrente (I)+(J)+(K) 17.661 25.166 (7.505)-29,8%
- di cui garantito - - -
- di cui non garantito 17.661 25.166 (7.505)-12,4%
(M) INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (H) + (L) 35.384 40.384 (5.000)-12,4%
Si riporta di seguito il dettaglio delle Passività finanziarie in base alle scadenze:
(In migliaia di Euro)Situazione al
31 dicembre 202331 dicembre 2022
Entro 1 anno32.10125.030
                                                                            
142
Da 1 a 5 anni
17.566
25.226
Oltre 5 anni
96
119
Totale
49.763
50.375
4.14Benefici a dipendenti
Al 31 dicembre 2023 la voce ammonta ad Euro 544 migliaia (Euro 524 migliaia al 31 dicembre 2022) e deriva dalle valutazioni attuariali del trattamento di fine rapporto (TFR) delle Società italiane. Tali valutazioni sono state realizzate in base alla metodologia dei benefici maturati mediante il criterio “Project Unit Credit” come previsto dallo IAS 19.
Il modello attuariale si basa sul:
tasso di attualizzazione del 3,17%, che è stato desunto dall’indice Iboxx Corporate AA con duration 10+;
tasso annuo di inflazione del 2,00%;
tasso annuo incremento TFR del 3,00%, che è pari al 75% dell’inflazione più 1,5 punti percentuali.
Inoltre, sono state effettuate analisi di sensitività per ciascuna ipotesi attuariale, considerando gli effetti che ci sarebbero stati a seguito delle variazioni delle ipotesi attuariali ragionevolmente possibili alla data di bilancio; i risultati di tali analisi non danno origine ad effetti significativi.
4.15Fondi per rischi ed oneri
Si riporta di seguito la movimentazione della voce Fondi per rischi e oneri per il periodo dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023:
(In migliaia di Euro)
Fondo indennità suppletiva di clientela
Fondo rischi futuri
Totale
Saldo al 31 dicembre 2022
1.356
-
1.356
- di cui quota corrente
-
-
-
- di cui quota non corrente
1.356
-
1.356
Accantonamenti
226
357
584
Da variazione perimetro di consolidamento
-
-
-
Utilizzi/Rilasci
-
-
-
Saldo al 31 dicembre 2023
1.582
357
1.939
- di cui quota corrente
-
                                                                            
143
- di cui quota non corrente
1.582
357
1.939
Il fondo indennità suppletiva di clientela si riferisce alla valutazione dell’indennità suppletiva di clientela della società Capogruppo e di Systema per quanto sarà corrisposto agli agenti per lo scioglimento del rapporto di agenzia per fatti non imputabili all'agenzia. La valutazione attuariale, coerente con lo IAS 37, è stata condotta quantificando i futuri pagamenti tramite la proiezione delle indennità maturate alla data di bilancio dagli agenti operanti fino al presumibile momento (aleatorio) di interruzione del rapporto contrattuale. Per le valutazioni attuariali sono state adottate ipotesi demografiche ed economico-finanziarie; nello specifico, relativamente al tasso di attualizzazione, si è fissato lo stesso con riferimento all’indice IBoxx Eurozone AA in relazione alla duration del collettivo pari allo 3,17%.
4.16Debiti commerciali
Di seguito si riporta il dettaglio della voce Debiti commerciali al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022:
(In migliaia di Euro)Situazione al
31 dicembre 202331 dicembre 2022
Debiti commerciali verso terzi32.33023.580
Totale Debiti commerciali32.33023.580
Al 31 dicembre 2023 i debiti commerciali ammontano ad Euro 32.330 migliaia (Euro 23.580 migliaia al 31 dicembre 2022) e si riferiscono all’acquisto di beni e servizi tutti con scadenza entro l'anno.
4.17Debiti per imposte correnti
La voce, pari a Euro 1.686 migliaia, comprende principalmente: il debito della Capogruppo per Euro 1.268 migliaia, delle controllate Worldconnect AG per Euro 210 migliaia e Peter Jäckel Gmbh
                                                                            
144
per Euro 171 migliaia, oltre ai debiti per imposte delle altre Società del Gruppo per Euro 37 migliaia.
4.18Altre passività
Di seguito si riporta il dettaglio della voce Altre passività al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022:
(In migliaia di Euro)Situazione al
31 dicembre 202331 dicembre 2022
Debiti per il personale 2.1191.892
Debiti tributari 2.8541.507
Debiti per istituti di previdenza e di sicurezza sociale 875909
Altri debiti 3.0911.283
Totale Altre Passività 8.9395.591
Al 31 dicembre 2023 la voce ammonta ad Euro 8.939 migliaia (Euro 5.591 migliaia al 31 dicembre 2022) ed è composta principalmente da:
Euro 2.119 migliaia per i debiti verso il personale dipendente per competenze da liquidare e per bonus;
Euro 2.854 migliaia per debiti tributari (ritenute d’acconto e IVA a debito);
Euro 875 migliaia verso gli istituti di previdenza e di sicurezza sociale per contributi da liquidare;
Euro 3.091 migliaia per altri debiti (ratei e risconti passivi).
4.19Altre passività finanziarie (correnti e non correnti)
Di seguito si riporta il dettaglio della voce Altre passività finanziarie al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022:
(In migliaia di Euro)Situazione al
31 dicembre 202331 dicembre 2022
Altre passività finanziarie correnti2.9321.421
Altre passività finanziarie non correnti9.0619.457
                                                                            
145
Totale Altre passività finanziarie11.99310.878
Le Altre passività finanziarie al 31 dicembre 2023 ammontano ad Euro 11.993 migliaia (Euro 10.878 migliaia al 31 dicembre 2022) ed includono principalmente:
le passività finanziarie relative alle opzioni put/call ed agli accordi siglati per l’acquisto delle rimanenti quote delle società controllate per Euro 7.860 migliaia, di cui Euro 3.685 migliaia relativi a Worldconnect, Euro 2.701 migliaia relativi a Peter Jäckel, Euro 1.204 migliaia relativi a Coverlab, Euro 225 migliaia relativi a Systema ed Euro 45 migliaia relativi a Subliros;
il debito per leasing derivante dall’applicazione dell’IFRS 16 per Euro 4.132 migliaia (Euro 4.143 al 31 dicembre 2022).
5.Note illustrative alle principali voci del Conto Economico Consolidato
Si riportano i commenti alle principali voci del Conto Economico Consolidato con riferimento agli esercizi in chiusura al 31 dicembre 2023 ed al 31 dicembre 2022.
5.1Ricavi delle vendite
I ricavi delle vendite al 31 dicembre 2023 ammontano a Euro 158.648 migliaia (Euro 137.644 migliaia al 31 dicembre 2022). Come già menzionato, le attività del Gruppo si sviluppano attraverso un unico settore operativo e sono suddivisibili in tre principali linee di prodotto:
Linea di prodotto Red (accessori per dispositivi multimediali);
Linea di prodotto Black (accessori per il mondo della moto e delle bici);
Linea di prodotto Blue (prodotti di terzi commercializzati su concessione in distribuzione).
Le seguenti tabelle mostrano i ricavi, suddivisi per linea di prodotto ed area geografica.
Ricavi delle Vendite per linea di prodotto 
(In migliaia di Euro)Esercizio chiuso alVariazione
                                                                            
146
31/12/2023% sui ricavi31/12/2022% sui ricaviΔ%
Red – Italia52.71633,2%49.50436,0%3.2126,5%
Red – International75.80447,8%61.02844,3%14.77624,2%
Ricavi delle Vendite – Red128.52081,0%110.53280,3%17.98816,3%
Black – Italia3.8092,4%4.0592,9% (250)-6,2%
Black – International3.5242,2%3.7522,7% (228)-6,1%
Ricavi delle Vendite – Black7.3334,6%7.8115,7% (478)-6,1%
Blue – Italia20.33412,8%18.09913,1%2.23512,4%
Blue – International2.4601,5%1.2010,9%1.259104,9%
Ricavi delle Vendite – Blue22.79514,4%19.30014,0%3.49518,1%
Totale Ricavi delle Vendite158.648100,0%137.644100,0%21.00415,3%
la Linea Red ha registrato un incremento rispetto all’anno precedente del 16,3% (+ Euro 17.988 migliaia), pari a circa l’81% della performance complessiva del periodo; in linea con il precedente periodo. La crescita è stata trainata dalla ripresa della domanda nei mercati internazionali grazie al contributo dei prodotti sia a marchio Cellularline, sia a marchio Worldconnect come descritto in precedenza;
la Linea Black ha registrato vendite pari a Euro 7.333 migliaia; l’incidenza delle vendite della linea Black nel 2023 (4,6%) sono risultate in lieve flessione rispetto all’esercizio precedente (5,7%), pur avendo tale linea registrato una crescita della distribuzione online del 16% circa rispetto all’esercizio precedente;
la Linea Blue ha registrato una crescita pari a Euro 3.495 migliaia (+18,1%) attestandosi nel 2023 a Euro 22.795 migliaia, rispetto a Euro 19.300 migliaia nel 2022.
                                                                            
147
Ricavi delle Vendite per area geografica
(In migliaia di Euro)Esercizio chiuso al Variazione
31/12/2023% sui ricavi31/12/2022% sui ricavi Δ%
Italia76.85948,4%71.92652,3%4.9336,9%
Spagna/Portogallo14.2929,0%12.0138,7%2.27919,0%
Germania12.2407,7%3.2802,4%8.960>100%
Est Europa8.5745,4%8.5666,2%80,1%
Svizzera8.2255,2%6.0944,4%2.13135,0%
Benelux7.9615,0%6.6294,8%1.33220,1%
Nord Europa7.8805,0%7.0865,1%79411,2%
Francia6.6884,2%6.4924,7%1963,0%
Gran Bretagna5.4123,4%5.3563,9%561,0%
Medio Oriente5.2203,3%4.3823,2%83819,1%
Nord America1.7501,1%9660,7%78481,2%
Altri3.5462,2%4.8543,5%(1.308)-26,9%
Totale Ricavi delle Vendite 158.648100%137.644100,0%21.00415,3%
Per quanto riguarda l’analisi delle vendite per area geografica, si evidenzia che - grazie alla crescita del fatturato internazionale - la quota delle vendite nei mercati esteri rappresenta oltre il 51,6% delle vendite complessive del Gruppo, con un incremento dell’incidenza di 4 p.p.
Si evidenziano, tra le altre, le performance particolarmente positive dei mercati dell’area della Spagna/Portogallo e della Germania, uno dei mercati più importanti per il Gruppo, dove i ricavi sono più che raddoppiati rispetto al 2022 (+118%), al netto dell’effetto di Peter Jäckel Gmbh consolidata a partire dall’esercizio 2023 (pari a Euro 5 milioni).
5.2Costo del venduto
Il costo del venduto ammonta a Euro 97.459 migliaia al 31 dicembre 2023 (Euro 88.849 migliaia al 31 dicembre 2022) e comprende principalmente i costi di acquisto e lavorazione delle materie
                                                                            
148
prime (Euro 89.874 migliaia), costi del personale (Euro 2.858 migliaia), costi di logistica (Euro 1.305 migliaia) e costi accessori (Euro 564 migliaia).
5.3Costi di vendita e distribuzione
La tabella seguente mostra il dettaglio dei Costi di vendita e distribuzione:
(In migliaia di Euro) Esercizio chiuso al
31 dicembre 2023% sui ricavi31 dicembre 2022% sui ricavi
Costo del personale per vendita e distribuzione 12.998 8,2%                              11.415 8,3%
Provvigioni ad agenti 6.906 4,4%                              6.088 4,4%
Trasporti 4.315 2,7%3.7892,8%
Spese di pubblicità e consulenze commerciali 2.435 1,5%                              2.340 1,7%
Altri costi di vendita e distribuzione 2.578 1,6%                                1.972 1,4%
Totale costi di vendita e distribuzione 29.233 18,4% 25.604 18,6%
Nel 2023 i costi di vendita e distribuzione sono pari ad Euro 29.233 migliaia, rispetto ad Euro 25.604 migliaia del 2022.
5.4Costi generali e amministrativi
La tabella seguente mostra il dettaglio degli altri costi generali e amministrativi:
(in migliaia di Euro)
Esercizio chiuso al
 
31 dicembre 2023
% sui ricavi
31 dicembre 2022
% sui ricavi
Amm.ti immobilizzazioni immateriali
11.750
7,4%
                        11.388
8,3%
Amm.ti immobilizzazioni materiali
1.655
1,0%
                          1.455
1,1%
Impairment Avviamento
-
-
                        75.425
54,8%
Accantonamenti su rischi e svalutazioni
913
0,6%
                             412
0,3%
Costo del personale amministrativo
6.177
3,9%
                          5.425
3,9%
Consulenze amministrative, legali, e gestionali
2.780
1,8%
                          2.931
2,1%
Commissioni
321
0,2%
                             215
0,2%
Compensi CdA e Collegio Sindacale
964
0,6%
                             946
0,7%
                                                                            
149
Altri costi generali e amministrativi
3.258
2,1%
                          3.071
2,2%
Totale costi generali e amministrativi
27.818
17,5%
                        101.272
73,6%
Nel 2023 i costi generali ed amministrativo sono pari ad Euro 27.818 migliaia, rispetto ad Euro 101.272 migliaia del 2022 e si decrementano rispetto al periodo precedente, principalmente per l’effetto dell’Impairment dell’Avviamento per Euro 75.425 migliaia che ha gravato sull’esercizio 2022.
5.5Altri costi e ricavi non operativi
La tabella seguente mostra il dettaglio degli Altri costi e ricavi non operativi.
(In migliaia di Euro) Esercizio chiuso al
31 dicembre 2023% sui ricavi 31 dicembre 2022% sui ricavi
Sopravvenienze attive (passive)1760,1%1450,1%
Recuperi diritti SIAE40,0%(3)0,0%
(Contributi SIAE e CONAI)(193)-0,1%(118)-0,1%
Altri (costi)/ricavi non operativi7490,5%1.7641,3%
Totale altri (costi)/ricavi non operativi7370,5%1.7871,3%
Il Totale Altri (costi)/ricavi non operativi è positivo per Euro 737 migliaia e diminuisce rispetto al 2022 di Euro 1.049 migliaia.
5.6Proventi e oneri finanziari
I proventi e oneri finanziari netti presentano un saldo netto negativo di Euro 1.508 migliaia (Euro 655 migliaia negativi al 31 dicembre 2022). La tabella seguente mostra il dettaglio dei proventi finanziari:
                                                                            
150
(In migliaia di Euro)
Esercizio chiuso al
31 dicembre 2023
% sui ricavi
31 dicembre 2022
% sui ricavi
Altri proventi finanziari e da variazione fair value
2.432
1,5%
1.630
1,2%
Interessi attivi
2
0,0%
2
0,0%
Totale Proventi finanziari
2.434
1,5%
1.632
1,2%
Commissioni e altri oneri finanziari da fair value
                     (1.263)
-0,8%
(1.064)
-0,8%
Interessi passivi finanziamenti
                     (2.337)
-1,5%
(958)
-0,7%
Altri Interessi passivi
                        (342)
-0,2%
(265)
-0,2%
Totale Oneri finanziari
                     (3.942)
-2,5%
(2.287)
-1,7%
Totale Proventi e Oneri finanziari
                     (1.508)
-0,9%
(655)
-0,5%
Gli oneri finanziari al 31 dicembre 2023 risultano incrementati di Euro 1.655 migliaia rispetto all’esercizio precedente principalmente a causa dell’aumento dei tassi di interesse sui finanziamenti in essere. La voce pari ad Euro 3.942 migliaia è principalmente riferibili a:
Euro 2.337 migliaia relativi ad interessi verso banche per i finanziamenti a breve ed a medio-lungo termine;
Euro 1.263 migliaia per costi di commissione bancari e premi corrisposti a fronte di operazioni di copertura del rischio di variazione di tasso di cambio valutario e per operazioni di factoring;
Euro 342 migliaia per altri interessi passivi.
La variazione dei proventi finanziari dell’esercizio 2023 rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente è pari ad Euro 802 migliaia, derivante principalmente dell’effetto di un beneficio originatosi dalla valutazione del fair value delle Put Option, che apportano un provento finanziario di Euro 2.296 migliaia; tale impatto risulta mitigato in parte dall’assenza, nell’esercizio 2023, dell’effetto positivo della variazione del fair value dei warrant in circolazione nel precedente periodo e non più esercitabile a partire dal 5 giugno 2023.
5.7Utili e perdite su cambi
                                                                            
151
Gli Utili su cambi presentano un saldo di Euro 622 migliaia (Euro 2.095 migliaia al 31 dicembre 2022).
(In migliaia di Euro)
Esercizio chiuso al
31 dicembre 2023
% sui ricavi
31 dicembre 2022
% sui ricavi
Utile/(Perdita) su cambi commerciali
335
0,2%
1.928
1,4%
Utile/(Perdita) su cambi finanziari
287
0,2%
168
0,1%
Totale utili e (perdite) su cambi
622
0,4%
2.095
1,5%
Nell’esercizio 2023 la voce Utili su cambi è principalmente influenzata dalle operazioni di copertura delle differenze cambio Dollaro / Euro.
5.8Proventi e Oneri da partecipazioni
I proventi da partecipazioni risultano pari ad Euro 260 migliaia al 31 dicembre 2023 (Euro 38 migliaia nell’esercizio 2022) e sono riferibili esclusivamente alla rivalutazione della partecipazione della società collegata Cellular Swiss, consolidata con il metodo del patrimonio netto.
                                                                            
152
5.9Imposte
Di seguito si riporta il dettaglio della voce imposte per i periodi chiusi al 31 dicembre 202 e al 31 dicembre 2022:
(In migliaia di Euro)
Esercizio chiuso al
31/12/2023
31/12/2022
Imposte correnti dell’esercizio
(1.301)
(460)
Imposte correnti degli esercizi precedenti
(9)
(4)
Imposte differite attive/(passive)
656
114
Totale Imposte
(655)
(349)
La voce comprende l’onere per le imposte correnti di competenza dell’esercizio, pari ad Euro 1.301 migliaia, e per le imposte relative ad esercizi precedenti, pari ad Euro 9 migliaia.
Le imposte differite, pari ad Euro 656 migliaia, sono principalmente composte da:
provento per iscrizione delle imposte differite attive della Capogruppo pari a Euro 408 migliaia su ammortamenti parzialmente deducibili come quelli dei marchi Cellularline e Interphone e sull’accantonamento al fondo svalutazione (diretta) del magazzino;
altre variazioni minori derivanti dalle scritture di consolidamento delle Società controllate per Euro 248 migliaia.
5.10Risultato base e diluito per azione
Il risultato base per azione è stato calcolato dividendo il risultato del periodo consolidato per il numero medio di azioni ordinarie. Si riporta, nella tabella di seguito, il dettaglio del calcolo:
(Euro migliaia)
Esercizio chiuso
al 31 dicembre
Esercizio chiuso
al 31 dicembre
 
2023
2022
Risultato netto attribuibile agli azionisti della capogruppo
3.595
(75.166)
Numero medio di azioni ordinarie
21.164
20.608
Utile base per azione
0,17
(3,65)
(Euro migliaia)
Esercizio chiuso
al 31 dicembre
Esercizio chiuso
al 31 dicembre
 
2023
2022
Risultato d'esercizio attribuibile al Gruppo:
3.595
(75.166)
                                                                            
153
Numero medio di azioni in circolazione
21.164
20.608
Numero di azioni aventi effetto diluitivo
-
-
Numero medio di azioni per calcolo Utile diluito
21.164
20.608
Utile diluito per azione
0,17
(3,65)
5.11Rendiconto finanziario
Sono di seguito sintetizzati i principali fenomeni che hanno influenzato l’andamento dei flussi di cassa nei periodi in esame.
                                                                            
154
Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dall’attività operativa
(Euro migliaia)31/12/202331/12/2022
Utile/(perdita) dell’esercizio3.595(75.166)
Ammortamenti ed impairment avviamento13.405 88.070
Svalutazioni e accantonamenti netti1.270397
(Proventi)/oneri da partecipazioni(260) (38)
(Proventi)/oneri finanziari maturati886549
Imposte correnti e differite655349
Altri movimenti non monetari (717)80
Flusso generato (assorbito) dalla gestione operativa al netto del CCN18.83514.241
(Incremento)/decremento rimanenze(4.587) (11.654)
(Incremento)/decremento crediti commerciali2.498 (1.170)
Incremento/(decremento) debiti commerciali8.5953.755
Incremento/(decremento) altre attività e passività(7.159)3.474
Liquidazione di benefici a dipendenti e variazione fondi(1) (136)
Flusso generato (assorbito) dalla gestione operativa 18.1818.510
Interessi pagati e altri oneri netti pagati(3.703) (2.287)
Imposte sul reddito pagate e compensate (1.432) (1.335)
Flusso netto generato (assorbito) dalla gestione operativa 13.0474.889
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall’attività di investimento
(In migliaia di Euro)Situazione al
31 dicembre 202331 dicembre 2022
Flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento
Acquisto di Società controllata, al netto della liquidità acquisita ed altri costi(2.552)(786)
(Acquisti)/Cessione di immobili, impianti e macchinari ed attività immateriali(4.893)(4.609)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'attività di investimento(7.445)(5.395)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall’attività di finanziamento
(In migliaia di Euro)Situazione al
31 dicembre 202331 dicembre 2022
Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento
Aumento/(Diminuzione) debiti verso banche e altri finanziatori(1.727)3.811
Aumento/(Diminuzione) altre passività finanziarie(245)(1.827)
(Distribuzione dividendi)-(1.012)
Pagamento di costi di transazione relativi a passività finanziarie-106
Altre variazioni di patrimonio netto(592)400
Disponibilità liquide nette generate dall'attività di finanziamento(2.564)1.478
                                                                            
155
Rapporti con parti correlate
Le operazioni intervenute con le parti correlate non sono qualificabili come atipiche come inusuali, rientrando invece nell’ordinario corso degli affari delle società del Gruppo. Tali rapporti riguardano in prevalenza (i) la fornitura di prodotti e accessori per la telefonia mobile, (ii) la fornitura di servizi funzionali allo svolgimento dell’attività e (iii) l’erogazione di finanziamenti nei confronti delle suddette parti correlate. Le Operazioni con Parti Correlate, come definite dallo IAS 24 e disciplinate dall’art. 4 del Regolamento Consob 17221 del 12 marzo 2010 (e successive modifiche), poste in essere dal Gruppo fino al 31 dicembre 2023 riguardano rapporti in prevalenza di natura commerciale relativi alla fornitura di beni e alla prestazione di servizi. Si riporta di seguito l’elenco delle parti considerate correlate con le quali sono intervenute transazioni nel corso dell’anno 2023 indicando la tipologia di correlazione:
Parti correlateTipologia e principale rapporto di correlazione
Cellular Swiss S.A.Società collegata partecipata da Cellularline S.p.A. al 50% (consolidata con il metodo del patrimonio netto); i restanti soci sono: Maria Luisa Urso (25%) e Antonio Miscioscia (25%)
Christian AleottiAzionista di Cellularline S.p.A.
La tabella che segue illustra i saldi patrimoniali delle Operazioni con Parti Correlate poste in essere da Cellularline per l’anno 2023:
(In migliaia di Euro)Crediti commerciali correntiAltri Creditinon correnti(Debiti commerciali)
Cellular Swiss S.A.3.761--
Totale3.761--
Incidenza sulla voce di bilancio7,3%--
Si segnala che i crediti commerciali sono esposti nel bilancio al netto dei relativi debiti commerciali.
                                                                            
156
La tabella che segue illustra i saldi economici delle Operazioni con Parti Correlate poste in essere da Cellularline per l’anno 2023:
(In migliaia di Euro)Ricavi delle vendite(Costi di vendita e distribuzione)(Costi generali e amministrativi)Altri costi (Ricavi) non operativi
Cellular Swiss S.A.5.433-(2)-
Christian Aleotti--(10)-
Totale5.433-(12)-
Incidenza sulla voce di bilancio3,4%-0,0%-
Si segnala che i principali rapporti creditori/debitori ed economici con Parti Correlate intrattenuti da Cellularline per l’anno 2023 sono i seguenti:
Cellular Swiss S.A.: rapporto di natura commerciale relativo alla cessione di beni destinati alla vendita da parte di Cellularline a Cellular Swiss S.A., con riaddebito da parte di quest’ultima di quota-parte dei contributi di natura commerciale sostenuti per l’acquisizione di nuova clientela e/o lo sviluppo di quella esistente, in linea con le politiche commerciali del Gruppo;
Christian Aleotti: due contratti di locazione di cui Cellularline è parte, in qualità di conduttore, stipulati in data 1° settembre 2017 e 16 ottobre 2017.
6.Altre informazioni
Passività potenziali
Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, gli Amministratori della Società ritengono che, alla data di approvazione del presente bilancio, i fondi accantonati siano sufficienti a garantire la corretta rappresentazione dell’informazione finanziaria.
Rischi
Si precisa inoltre che il Gruppo è esposto ai rischi di varia natura già illustrati nel Paragrafo 13
                                                                            
157
della Relazione sulla Gestione.
Garanzie concesse a favore di terzi
Sono in essere fidejussioni passive a favore di terzi in particolare per un cliente Euro 600 migliaia, affitto passivo 11 migliaia, concorso a premi 10 migliaia.
Numero dipendenti
Il numero medio dei dipendenti del Gruppo, ripartito per categoria, è stato il seguente:
Ammontare dei compensi spettanti agli Amministratori Delegati ed ai Dirigenti con responsabilità strategiche
Si riportano nella seguente tabella i compensi:
Categoria20232022
(In migliaia di Euro)
Amministratori Delegati995 1.000
Altri dirigenti con responsabilità strategiche242 184
Totale compensi1.237 1.184
Il compenso degli Amministratori Delegati comprende sia l’emolumento per tale carica che la retribuzione come dirigenti.
NUMERO MEDIO DIPENDENTI
ORGANICO
Media
Media
2023
2022
Dirigenti
15
17
Quadri
45
46
Impiegati
217
177
Operai
1
1
Apprendisti Impiegati
13
12
TOTALE
291
253
                                                                            
158
Ammontare dei compensi spettanti ad Amministratori e sindaci
Il compenso al Consiglio di Amministrazione per l’anno 2023 ammonta a circa Euro 318 migliaia.
Il compenso del Collegio sindacale per l’anno 2023 è pari circa ad Euro 77 migliaia.
Ammontare dei compensi spettanti alla Società di Revisione legale
La Capogruppo, soggetta alla redazione del bilancio consolidato, con delibera dell’Assemblea dei Soci del 16 aprile 2019 ha nominato revisore legale la società KPMG S.p.A., a cui è affidato il controllo contabile fino alla approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2027. I compensi per il controllo contabile del bilancio civilistico e consolidato (anche semestrale) ammontano complessivamente a circa Euro 177 migliaia, oltre ad Euro 37 migliaia per altri incarichi finalizzati all’emissione di un’attestazione e ad Euro 23 migliaia per altri servizi contabili come mostra la seguente tabella:
(In migliaia di Euro)
Tipologia di servizi
Destinatario
Network KPMG
2023
KPMG S.p.A.
147
A) Incarichi di revisione
Capogruppo
Rete KPMG
-
KPMG S.p.A.
37
B) Incarichi finalizzati all’emissione di un’attestazione
Capogruppo
Rete KPMG
-
KPMG S.p.A.
3
C) Altri servizi
Capogruppo
Rete KPMG
15
Totale Capogruppo
202
KPMG S.p.A.
14
A) Incarichi di revisione
Controllate
Rete KPMG
16
KPMG S.p.A.
-
B) Incarichi finalizzati all’emissione di un’attestazione
Controllate
Rete KPMG
-
KPMG S.p.A.
5
C) Altri servizi
Controllate
Rete KPMG
-
Totale Controllate
35
Eventi di rilievo successivi alla data di chiusura dell’esercizio
                                                                            
159
Dall’inizio dell’esercizio 2024 fino alla data odierna, la Società Cellularline S.p.A., nell’ambito di autorizzazione all’acquisto di azioni proprie deliberata dall’Assemblea dell’Emittente il 22 novembre 2023, ha acquistato nr. 258.074 azioni proprie ordinarie per un controvalore complessivo di Euro 703.181. Alla data odierna Cellularline detiene direttamente n. 785.281 azioni proprie, pari al 3,59% del capitale sociale avente diritto di voto.
Nel corso dei primi mesi dell’anno 2024, come da comunicazione di internal dealing, inoltre:
l’Amministratore Delegato Christian Aleotti, ha acquistato 500.368 azioni ordinarie, raggiungendo la quota di partecipazione al capitale sociale pari a 12,15%;
il presidente del Consiglio di Amministrazione Antonio Luigi Tazartes ha acquistato complessivamente 920.368 azioni ordinarie, raggiungendo complessivamente la percentuale di partecipazione al capitale pari al 7,08%.
In data 28 febbraio 2024 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Business Plan 2024-2027.
Reggio Emilia, lì 13 marzo 2024
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
____________________ Antonio Luigi Tazartes
                                                                            
160
ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2023 AI SENSI DELL’ART. 81-TER DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI
1. Il sottoscritto Christian Aleotti, in qualità di Amministratori Delegati, e Mauro Borgogno, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari del Gruppo Cellularline, attestano, tenuto conto anche di quanto previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa;
l’effettiva applicazione, delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio Consolidato annuale per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023.
2. Al riguardo si segnala che non sono emersi aspetti di rilievo.
3. Si attesta inoltre che:
3.1. Il Bilancio Consolidato annuale per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 del Gruppo Cellularline:
è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale economica e finanziaria dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
3.2. La relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposte.
                                                                            
161
Reggio Emilia, 13 marzo 2024
Christian AleottiMauro Borgogno
____________________Amministratore Delegato ____________________Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari
                                                                            
162
BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2023
                                                                            
163
PROSPETTI CONTABILI DEL BILANCIO D’ESERCIZIO AL31 DICEMBRE 2023
                                                                            
164
PROSPETTI CONTABILI DEL BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2023
PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA
(Euro migliaia)Note31/12/2023Di cui parti correlate31/12/2022Di cui parti correlate
ATTIVO
Attivo non corrente
Attività immateriali6.139.33345.102
Avviamento6.218.43218.432
Immobili, impianti e macchinari6.35.2825.411
Partecipazioni in imprese controllate e collegate6.423.56120.578
Diritto d’uso6.52.6223.626
Imposte differite attive6.65.2034.788
Crediti finanziari6.76.9126.9126.3916.391
Totale attivo non corrente 101.344104.328
Attivo corrente
Rimanenze6.837.71035.008
Crediti commerciali6.948.86417.34148.96112.794
Crediti per imposte correnti6.10415939
Crediti finanziari26934
Altre attività 6.1110.392752.581
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti6.126.3564.818
Totale attivo corrente 104.00592.341
TOTALE ATTIVO 205.349196.669
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO
Patrimonio netto
Capitale sociale6.1321.34321.343
Altre Riserve6.13103.189166.260
Utili (perdite) a nuovo d’esercizio6.132.42015.821
Risultato economico d’esercizio 1.136(75.893)
TOTALE PATRIMONIO NETTO128.089127.531
PASSIVO
Passivo non corrente
Debiti verso banche e altri finanziatori6.148.60014.821
Imposte differite passive6.61.7271.673
Benefici ai dipendenti6.15211209
Fondi rischi ed oneri 6.171.7951.249
Altre passività finanziarie6.211.9092.796
Totale passivo non corrente 14.24220.748
Passivo corrente
Debiti verso banche e altri finanziatori6.1429.16923.697
Debiti commerciali6.1827.29660518.881254
                                                                            
165
Debiti per imposte correnti
6.19
1.268
612
Fondi rischi ed oneri
6.17
-
-
Altre passività
6.20
4.221
4.040
39
Altre passività finanziarie
6.21
1.063
1.160
Totale passivo corrente
 
63.017
48.390
TOTALE PASSIVO
 
77.260
69.138
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO
 
205.349
196.669
                                                                            
166
PROSPETTI CONTABILI DEL BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2023
PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO
(Euro migliaia)Note31/12/2023Di cui parti correlate31/12/2022Di cui parti correlate
Ricavi delle Vendite7.1126.76620.832113.02216.322
Costo del venduto 7.2(81.560)(1.491)(76.299)(1.257)
Margine Operativo Lordo 45.20636.723
Costi di vendita e distribuzione7.3(19.534)61(19.104)44
Costi generali e amministrativi7.4(21.500)(12)(96.566)(12)
Altri (costi)/ricavi non operativi 7.5476(145)1.826(11)
Risultato operativo 4.649(77.121)
Proventi finanziari7.63131771.369102
Oneri finanziari7.6(3.862)(2.164)
Utile/(Perdita) su cambi7.76742.288
Proventi/(oneri) da partecipazioni                   - -
Risultato prima delle imposte 1.774(75.628)
Imposte correnti e differite7.8(638)(265)
Risultato economico d’esercizio 1.136(75.893)
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
(Euro migliaia)Note31/12/202331/12/2022
Risultato economico d’esercizio 1.136(75.893)
Altre componenti del risultato complessivo che non saranno riclassificate a Conto Economico
Utili (perdite) attuariali su piani e benefici definiti (19)54
Utili (perdite) attuariali su Fondi rischi (79)335
Utile (perdite) derivanti da conversione dei bilanci di imprese estere - -
Imposte sul reddito sulle altre componenti del risultato complessivo  27(108)
Totale altre componenti del risultato economico complessivo dell'esercizio  (71)280
Totale risultato economico complessivo dell'esercizio  1.065(75.613)
                                                                            
167
PROSPETTI CONTABILI DEL BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2023RENDICONTO FINANZIARIO
(Euro migliaia)Note31/12/2023 31/12/2022
Utile/(perdita) dell’esercizio1.136(75.893)
Ammortamenti ed impairment10.84286.081
Svalutazioni e accantonamenti netti1.203412
(Proventi)/oneri da partecipazioni--
(Proventi)/oneri finanziari maturati2.8751.984
Imposte correnti e differite638265
Altri movimenti non monetari  -134
  16.69411.688
(Incremento)/decremento rimanenze(2.866)(9.317)
(Incremento)/decremento crediti commerciali(374)2.119
Incremento/(decremento) debiti commerciali8.415                                  916
Incremento/(decremento) altre attività e passività(6.469)2.425
Liquidazione di benefici a dipendenti e variazione fondi (18)(74)
Flusso generato (assorbito) dalla gestione operativa  15.8307.757
Interessi pagati e altri oneri netti pagati(2.901)(2.164)
Imposte sul reddito pagate e compensate  (933)(1.331)
Flusso netto generato (assorbito) dalla gestione operativa  11.5474.262
Acquisto di Società controllata, al netto della liquidità acquisita(2.945)(1.261)
(Acquisto)/cessione di immobili, impianti e macchinari e attività immateriali  (3.977)(3.875)
Flusso generato (assorbito) netto dall’attività di investimento (6.922)(5.136)
(Dividendi distribuiti)-(1.012)
(Altre passività e attività finanziarie (*)(1.761)(1.224)
Altre movimentazioni di patrimonio netto(577)280
Incremento/(Decremento) debiti verso banche e altri finanziatori (749)3.715
Pagamento di costi di transazione relativi a passività finanziarie  -106
Flusso generato (assorbito) netto dall'attività di finanziamento (3.087)1.865
Incremento/(decremento) delle disponibilità liquide1.538991
Effetto delle variazioni dei tassi di cambio (*)--
Flusso monetario complessivo 1.538991
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti a inizio esercizio6.124.8183.827
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti a fine esercizio6.126.3564.818
 
                                                                            
168
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO
Utili/(perdite) portate a nuovo
(Euro migliaia)
Note
Capitale Sociale
Altre Riserve
 
Risultato d'esercizio
Riserve e risultato di terzi
Totale Patrimonio Netto
Saldo al 31 dicembre 2021
 
                  21.343
                157.767
                 29.877
(4.862)
                         -
                204.125
Risultato economico di periodo
 
                         -
                         -
                         -
(75.893)
                         -
(75.893)
Altre componenti del conto economico complessivo
 
                         -
                      311
                         -
                         -
                         -
                      311
Totale conto economico complessivo
 
                         -
                       311
                         -
(75.893)
                         -
(75.582)
Destinazione risultato d'esercizio precedente
 
                         -
                         -
(4.862)
                   4.862
                         -
                         -
Distribuzione dividendi
 
                         -
                   5.868
(6.880)
                         -
                         -
(1.012)
Altre variazioni
 
                         -
                   2.314
(2.314)
                         -
                         -
                         -
Saldo al 31 dicembre 2022
 
                  21.343
                166.260
                  15.821
(75.893)
                         -
                127.531
Risultato economico di periodo
                           -
                           -
                           -
1.136
                           -
1.136
Altre componenti del conto economico complessivo
 
                           -
(71)
                           -
                           -
                           -
(71)
Totale conto economico complessivo
 
                           -
(71)
                           -
                      1.136
                           -
                        1.066
Destinazione risultato d'esercizio precedente
                           -
 (75.893)
                           -
                   75.893
                           -
                          -
Distribuzione dividendi
                           -
                           -
                           -
                           -
                           -
-
Altre variazioni
                           -
                           508
                           -
                           -
                           -
                           -
Saldo al 31 dicembre 2023
4.12
                    21.343
                   89.790
                    15.821
                      1.136
                           -
                  128.089
                                                                            
169
                                                                            
170
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2023
                                                                            
171
1.Premessa
Cellularline S.p.A. (di seguito anche “Cellularline” o la “Società”), società di diritto italiano con sede a Reggio Emilia in Via G. Lambrakis 1/a, è uno dei principali operatori nel settore degli accessori per smartphone e tablet nell’area EMEA, nonché leader di mercato in Italia; inoltre, la Società si posiziona, per volumi, tra i principali operatori in Svizzera, Spagna, Belgio, Olanda, Germania e Austria e vanta un buon posizionamento competitivo negli altri Paesi europei.
Il bilancio separato è sottoposto all’approvazione dell’Assemblea degli azionisti convocata per il giorno 24 aprile 2024, in linea con il calendario finanziario approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 13 dicembre 2023.
Dal 22 luglio 2019 le azioni Cellularline sono quotate al segmento STAR della Borsa di Milano.
Alla data del 31 dicembre 2023, gli azionisti di Cellularline che detengono una partecipazione superiore al 5% del capitale sociale con diritto di voto sono i seguenti:
Christian Aleotti 9,86%
First Capital S.p.A. 7,66%
Quaero Capital S.A. 7,48%
1.2Impatti del conflitto Russia Ucraina sulla performance e sulla situazione finanziaria della Società, misure adottate, rischi ed aree di incertezza
La Società, operando in diversi mercati internazionali, risente delle variazioni delle condizioni macroeconomiche di questi.
Il conflitto tra Russia e Ucraina, iniziato nel febbraio 2022, sta avendo conseguenze negative non solo per la grave crisi umanitaria che ne è conseguenza, ma anche per gli effetti economici sui mercati globali quali l’aumento dei costi di alcune materie prime energetiche e alimentari. Sebbene tali impatti siano ormai attenuati, questi aumenti generalizzati hanno contribuito a creare una spirale inflazionistica globale; il conseguente inasprimento dei tassi di interesse
                                                                            
172
operato dalla Banche Centrali per fronteggiare tale fenomeno ha già fatto registrare il proprio impatto sui consumi che il management della Società sta attentamente monitorando.
Si rileva altresì che l’incremento dei tassi d’interesse, ha avuto significativi impatti sia su alcune poste valutative del bilancio, sia sul costo del debito finanziario.
2.Criteri adottati per la predisposizione del Bilancio d’esercizio e sintesi dei principi contabili
Di seguito sono riportati i criteri di redazione, i principali principi contabili e i criteri di valutazione adottati nella predisposizione e redazione del Bilancio d’Esercizio al 31 dicembre 2023. Tali principi e criteri sono stati applicati in modo coerente per tutti gli esercizi precedenti. Le note esplicative hanno la funzione di illustrare i principi di redazione adottati, fornire le informazioni richieste dai principi contabili IAS/IFRS e non contenute in altre parti del bilancio, oltre che di fornire ulteriore informativa non esposta nei prospetti di bilancio, ma necessaria ai fini di una rappresentazione attendibile dell’attività della Società.
2.1Criteri di redazione del bilancio d’esercizio e sintesi dei principi contabili
Con riferimento all’utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio, il tavolo di coordinamento congiunto fra Banca d’Italia, Consob e Isvap in materia di applicazione degli IAS/IFRS, con il documento n. 2 del 06.02.2009 “Informazioni da fornire nelle relazioni finanziarie sulla continuità aziendale, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezze nell’utilizzo di stime”, nonché con il successivo documento n. 4 del 04.03.2010, richiede agli Amministratori di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale.
In aggiunta, i paragrafi 25-26 del principio contabile IAS 1 stabiliscono che: “Nella fase di preparazione del bilancio, la direzione aziendale deve effettuare una valutazione della capacità
                                                                            
173
dell’entità di continuare a operare come un’entità in funzionamento. Il bilancio deve essere redatto nella prospettiva della continuazione dell’attività a meno che la direzione aziendale non intenda liquidare l’entità o interromperne l’attività, o non abbia alternative realistiche a ciò”.
Pertanto, nella predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2023, gli Amministratori hanno effettuato una valutazione prospettica della capacità dell’azienda di continuare a costituire un complesso economico funzionante destinato alla produzione di reddito per un prevedibile arco temporale futuro, relativo a un periodo di almeno dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio. Tale valutazione è stata effettuata anche tenuto conto:
- della positiva evoluzione del mercato di riferimento registrato negli ultimi esercizi, a cui si è associato un significativo incremento dei ricavi di vendita, nonché delle previsioni circa l’andamento futuro dei ricavi e del business caratteristico;
- delle positive previsioni di sviluppo economico-patrimoniali contenute nel Business Plan 2024-27 della Società, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 28 febbraio 2024;
- della capacità (passata e attesa) della Società di continuare a generare flussi finanziari positivi che, unitamente alle linee di credito disponibili, consentono di fronteggiare gli impegni di pagamento attesi;
- dell’elevato livello di patrimonializzazione della Società. Il bilancio al 31 dicembre 2023 è stato redatto in applicazione al presupposto della continuità aziendale. Il bilancio è espresso in Euro, che rappresenta la valuta funzionale della società. Per chiarezza di lettura, negli schemi e nelle tabelle sono state inoltre omesse le voci obbligatorie ai sensi dello IAS 1 che evidenziano saldi a zero in entrambi i periodi comparati. Nella redazione del presente bilancio si è scelto di utilizzare i seguenti schemi:
Prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria: la presentazione della situazione patrimoniale e finanziaria avviene attraverso l’esposizione distinta tra attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti con la descrizione nelle note, per
                                                                            
174
ciascuna voce di attività e passività, degli importi che ci si aspetta di regolare o recuperare entro o oltre i 12 mesi dalla data di riferimento del Bilancio d’Esercizio.
Prospetto di conto economico: la classificazione dei costi nel conto economico è basata sulla loro funzione, evidenziando i risultati intermedi relativi al risultato operativo lordo, al risultato operativo netto ed al risultato prima delle imposte.
Prospetto di conto economico complessivo: tale prospetto include l’utile/(perdita) del periodo nonché gli oneri e proventi rilevati direttamente a patrimonio netto per operazioni diverse da quelle poste in essere con i soci.
Rendiconto finanziario: il rendiconto finanziario presenta i flussi finanziari dell’attività operativa, di investimento e di finanziamento. I flussi dell’attività operativa sono rappresentati attraverso il metodo indiretto, per mezzo del quale il risultato del periodo è rettificato dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi, e da elementi di ricavi connessi con i flussi finanziari derivanti dall’attività di investimento o di finanziamento.
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto: tale prospetto include, oltre al risultato del prospetto sintetico di conto economico complessivo, anche le operazioni avvenute direttamente con i soci che hanno agito in tale veste ed il dettaglio di ogni singola componente. Ove applicabile nel prospetto sono anche inclusi gli effetti, per ciascuna voce di patrimonio netto, derivanti da cambiamenti di principi contabili.
Note illustrative al bilancio d’esercizio.
Si rileva che lo schema di conto economico adottato evidenzia i seguenti risultati, in quanto la Direzione ritiene che gli stessi costituiscano un’informazione significativa ai fini della comprensione dei risultati economici della Società:
                                                                            
175
-Margine Operativo Lordo: è costituito dalla differenza tra i ricavi delle vendite e prestazioni ed il costo del venduto;
-Risultato Operativo: è costituito dal risultato netto dell’esercizio al lordo dei componenti finanziari e delle imposte.
Tali risultati operativi non sono identificabili come una misura contabile nell’ambito degli IFRS e, pertanto, non devono essere considerati una misura sostitutiva per la valutazione dell’andamento del risultato. Si segnala, inoltre, che il criterio di determinazione di tali risultati operativi potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altre Società e, pertanto, che tali dati potrebbero non essere comparabili. Il Rendiconto Finanziario è redatto con l’applicazione del metodo indiretto ed evidenzia i flussi finanziari avvenuti nell’esercizio, classificandoli tra attività operativa, d’investimento e di finanziamento. Con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, si precisa che i prospetti di conto economico e della situazione patrimoniale-finanziaria includono evidenza dei rapporti intervenuti con parti correlate.
2.2Uso di stime e valutazioni nella redazione del Bilancio d’esercizio
Nell’ambito della redazione del Bilancio d’esercizio, la Direzione aziendale ha dovuto formulare valutazioni, stime e ipotesi che influenzano l’applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio. Tuttavia, si rileva che, trattandosi di stime, non necessariamente i risultati ottenuti saranno gli stessi qui rappresentati; tali stime e ipotesi sono riviste regolarmente.
Le valutazioni soggettive rilevanti della Direzione aziendale nell’applicazione dei principi contabili e le principali fonti di incertezza delle stime sono di seguito elencate.
                                                                            
176
Valutazione del fair value
Nella valutazione del fair value di un’attività e di una passività, la Società si avvale per quanto possibile di dati di mercato osservabili.
I fair value sono distinti in vari livelli gerarchici in base ai dati di input utilizzati nelle tecniche di valutazione, come illustrato di seguito:
Livello 1 sono prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui la Società può accedere alla data di valutazione;
Livello 2 sono variabili diverse dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per le attività o per le passività;
Livello 3 sono variabili non osservabili per le attività o per le passività.
Se i dati di input utilizzati per valutare il fair value di un’attività o di una passività possono essere classificati nei diversi livelli della gerarchia di fair value, l’intera valutazione è inserita nello stesso livello di gerarchia dell’input di livello più basso che è significativo per l’intera valutazione.
Impairment test Avviamento
Avviamento
La Società verifica con cadenza annuale o, più frequentemente, in presenza di indicatori di perdita per riduzione di valore, tramite l’impairment test, il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari a cui è allocato l’avviamento. Ai fini di tale verifica, il valore recuperabile è stato determinato come valore d’uso tramite il metodo del discounted cash flow. Questo criterio si ispira al concetto generale che il valore di un’azienda (Enterprise Value) è pari al valore attualizzato dei due seguenti elementi:
flussi di cassa che essa sarà in grado di generare entro l’orizzonte di previsione;
valore residuo, cioè il valore del complesso aziendale derivante dal periodo al di dell’orizzonte di previsione (terminal value).
                                                                            
177
Nell’applicare tale metodo la Società utilizza varie assunzioni, inclusa la stima dei futuri incrementi nelle vendite, dei costi operativi, del tasso di crescita dei valori terminali, degli investimenti, delle variazioni nel capitale di funzionamento e del costo medio ponderato del capitale (tasso di sconto). Ai fini della redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 la Società ha effettuato un’analisi circa la possibile presenza di indicatori di impairment dell’avviamento e, ad esito di tale analisi, ha ritenuto opportuno svolgere il test di impairment, in quanto in primis il patrimonio netto contabile della Società risultava superiore al valore della capitalizzazione di Borsa alla medesima data. La Società, pertanto, anche con il supporto di un Consulente (Deloitte & Touche), ha eseguito un impairment test, i cui criteri sono stati preliminarmente approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 28 febbraio 2024 ed i cui risultati sono stati approvati in data 13 marzo 2024. Ad esito del test non si è rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell’Avviamento.
Si rimanda alla nota “6.2 Avviamento” per maggiori informazioni di dettaglio.
Valutazione della Customer Relationship e dei Marchi a vita utile definita
Customer Relationship
Gli Amministratori hanno eseguito un’analisi per verificare l’eventuale necessità di sottoporre a impairment test tali intangible assets a vita utile definita, considerando - come previsto dallo IAS 36 - l’eventuale presenza di indicatori interni ed esterni all’organizzazione. La società non ha effettuato il test di impairment, in quanto non ha rilevato indicatori di impairment specifici sull’asset, in considerazione del fatto che sono stati effettuati numerosi rinnovi pluriennali con clienti strategici nel corso del 2023 e, pertanto, non pare a rischio il core del perimetro dei clienti più rilevanti tra quelli presenti nel perimetro della business combination del 2018.
                                                                            
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Marchi
Gli Amministratori a seguito della formalizzazione di analisi interne, non hanno identificato indicatori specifici di impairment relativi a tali assets, considerando: (i) i principali indicatori economico finanziari del piano predisposto dal management e (ii) il mantenimento di una market share significativa nei mercati di riferimento.
Valutazione dei crediti
Il fondo svalutazione crediti riflette la stima degli Amministratori circa le perdite relative al portafoglio crediti verso la clientela. La stima del fondo è basata sulle perdite attese, in considerazione dell’aspettativa futura circa la determinazione del merito creditizio delle controparti, degli scaduti correnti e storici, delle perdite e degli incassi, del monitoraggio della qualità del credito e delle proiezioni circa le condizioni economiche e di mercato. La Società si è dotata di una specifica procedura per la valutazione del credito e la determinazione del fondo.
Valutazione delle rimanenze
Il fondo obsolescenza magazzino riflette la stima circa le perdite di valore manifeste o attese delle rimanenze di magazzino, determinate in funzione dell’esperienza passata, dell’andamento storico e atteso delle vendite. Il fondo svalutazione magazzino tiene conto dell’obsolescenza commerciale per ciascuna classe di prodotti in funzione di indici di rotazione, valori di mercato e specifiche valutazioni tecniche legate all’evoluzione tecnologica.
Valutazione del piano di Stock Grant
La valorizzazione dei piani di Stock Grant, assegnati nel corso del 2022 e del 2023, è stata effettuata in base alle indicazioni contenute nell’International Financial Reporting Standard 2 (IFRS 2) – “Pagamenti basati su azioni”.
                                                                            
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Recuperabilità delle attività per imposte differite
Nel bilancio sono iscritte attività per imposte differite. Tali imposte differite sono state contabilizzate tenendo in considerazione la recuperabilità delle stesse, sulla base delle aspettative reddituali future delle società.
Fondi rischi
La Società - operando a livello globale - è soggetta a rischi legali e fiscali che derivano dallo svolgimento delle normali attività. La rilevazione e valutazione delle passività potenziali da parte della Società è effettuata in base ad ipotesi principalmente relative alla probabilità ed alla misura dell’esborso finanziario.
2.3Principi contabili rilevanti utilizzati nella Redazione del Bilancio d’esercizio
Le operazioni in valuta estera sono convertite nella valuta funzionale di ciascuna entità al tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Gli elementi monetari in valuta estera alla data di chiusura dell’esercizio sono convertiti nella valuta funzionale utilizzando il tasso di cambio alla medesima data. Gli elementi non monetari che sono valutati al fair value in una valuta estera sono convertiti nella valuta funzionale utilizzando i tassi di cambio in vigore alla data in cui il fair value è stato determinato. Gli elementi non monetari che sono valutati al costo storico in una valuta estera sono convertiti utilizzando il tasso di cambio alla medesima data dell'operazione. Le differenze di cambio derivanti dalla conversione sono rilevate generalmente nell’utile/(perdita) dell’esercizio tra gli oneri finanziari.
                                                                            
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Attività immateriali
Le attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte fra le attività, secondo quanto disposto dallo IAS 38, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo della stessa può essere determinato in modo attendibile. Le attività immateriali a vita definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate.
Tali attività sono ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa.
Le aliquote di ammortamento utilizzate sono di seguito riepilogate, per categoria di immobilizzazioni immateriali:
CategoriaAliquota di ammortamento
Costi di sviluppo50%-33%
Customer Relationship7,7%
Costi Software33%
Licenze d’uso33-50%
Marchio Cellularline5,5%
Marchio Interphone10%
Altre33%
Qualora le licenze d’uso siano destinate a specifici contratti di fornitura di servizi, sono ammortizzate secondo la durata del contratto di riferimento.
Di seguito si forniscono precisazioni in merito ad alcune delle suddette voci.
Costi di sviluppo
I costi sostenuti per i progetti di ricerca e sviluppo sono quelli sostenuti con l’obiettivo di studiare e acquisire conoscenze per ottenere prodotti, processi e servizi nuovi o migliori rispetto a quelli già presenti. Qualora questi costi riflettano un’utilità pluriennale ovvero presentino benefici che si manifestino in più esercizi, possono essere capitalizzati, diversamente vengono imputati a conto economico nell’esercizio in cui vengono sostenuti.
                                                                            
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Le spese di pubblicità, non presentando i requisiti stabiliti dallo IAS 38, sono sempre imputate a conto economico nell’esercizio di riferimento.
Customer Relationship.
Gli Amministratori hanno eseguito un’analisi per verificare l’eventuale necessità di sottoporre a impairment test tali intangible assets a vita utile definita, considerando - come previsto dallo IAS 36 - l’eventuale presenza di indicatori interni ed esterni all’organizzazione.
La Società, alla data del 31 dicembre 2023, non ha effettuato il test di impairment, in quanto non ha rilevato indicatori di impairment specifici sull’asset, in considerazione del fatto che sono stati effettuati numerosi rinnovi pluriennali con clienti strategici nel corso del 2023 e, pertanto, non pare a rischio il core del perimetro dei clienti più rilevanti tra quelli presenti nel perimetro della business combination del 2018.
Costi software, licenze e marchi
Tale voce include principalmente l’effetto del processo di Purchase Price Allocation in relazione al fair value dei marchi Cellularline ed Interphone. Ai fini della stima del fair value si è considerato un tasso di royalty desunto dall’analisi di transazioni di mercato ritenute comparabili, applicato ai flussi economici attribuibili all’attività in oggetto; tali flussi sono stati espressi al netto dei costi di marketing finalizzati al mantenimento dell’intangibile nelle condizioni in cui è alla data della valutazione e dei relativi carichi fiscali. Il valore dell’asset è rappresentato dalla somma dei valori attuali dei flussi reddituali. I marchi in oggetto possono essere separati dalla Società e trasferiti, venduti o dati in licenza d’uso ad un terzo e la Società ha la possibilità di limitare l’accesso da parte di terzi in quanto trattasi di marchi registrati. Inoltre, la Società ha la possibilità di usufruire dei benefici economici ad essi attribuibili, riflessi nei ricavi della linea di prodotto Red per il marchio Cellularline, riconosciuto a livello europeo per gli accessori di smartphone e tablet da oltre 25 anni, e della divisione Black per il marchio Interphone. La vita
                                                                            
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utile stimata di tali marchi è rispettivamente 18 e 10 anni. La Società non ha ritenuto necessario verificare tramite l’impairment test l’eventuale perdita di valore dei marchi iscritti come un asset a vita utile definita, considerando che non sono stati rilevati indicatori di impairment sugli specifici assets ed i risultati dei precedenti impairment test da cui emergeva una headroom significativa. I costi software, comprensivi degli oneri accessori, sono relativi a software acquisiti ai fini d’uso aziendale. Le licenze d’uso si riferiscono a licenze per software dedicato a specifici contratti di fornitura di servizi.
Avviamento
L’avviamento, derivante da aggregazioni aziendali, è inizialmente iscritto al costo e rappresenta l’eccedenza del costo d’acquisto rispetto alla quota di pertinenza del fair value riferito ai valori identificabili delle attività, delle passività e delle passività potenziali delle società acquisite. L’eventuale differenza negativa, “avviamento negativo”, è invece rilevata a conto economico al momento dell’acquisizione. Nel caso di acquisizioni per fasi di società controllate, le singole attività e passività della controllata non vengono valutate al fair value in ogni acquisizione successiva e l’avviamento viene unicamente determinato nella prima fase di acquisizione. Dopo l’iniziale iscrizione, l’avviamento viene ridotto delle eventuali perdite di valore accumulate, determinate con le modalità descritte nel seguito. Alla data di acquisizione l’eventuale avviamento emergente viene allocato a ciascuna delle unità generatrici di flussi finanziari che ci si attende beneficeranno degli effetti sinergici derivanti dall’acquisizione. L’eventuale perdita di valore è identificata attraverso valutazioni che prendono a riferimento la capacità di ciascuna unità di produrre flussi finanziari atti a recuperare la parte di avviamento a essa allocata, con le modalità indicate nella sezione relativa alle attività materiali. Nel caso in cui il valore recuperabile da parte dell’unità generatrice di flussi sia inferiore al valore di carico attribuito, si rileva la relativa perdita di valore. Tale perdita di valore non è ripristinata nel caso in cui vengano meno i motivi che l’hanno generata. Al momento della cessione di una parte o dell’intera impresa
                                                                            
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precedentemente acquisita e dalla cui acquisizione era emerso un avviamento, nella determinazione della plusvalenza o della minusvalenza da cessione si tiene conto del corrispondente valore residuo dell’avviamento.
L’avviamento non è sottoposto ad ammortamento.
Perdite di valore (“Impairment test”)
La Società verifica, almeno una volta all’anno per l’avviamento e ogni qualvolta siano stati identificati indicatori di impairment del valore contabile delle attività materiali, finanziarie immateriali diverse dall’avviamento, la recuperabilità del valore contabile di tali poste, al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale indicazione, occorre stimare il valore recuperabile dell'attività per determinare l'entità dell'eventuale perdita di valore. Quando non sia possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, la Società stima tale valore a livello di singola società, che rappresenta la più piccola unità generatrice di flussi finanziari indipendenti cui il bene appartiene. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso (che tiene conto dell’attualizzazione dei flussi futuri di denaro derivanti dall’attività in esame, considerati i rischi specifici dell'attività). Se l’ammontare recuperabile è stimato essere inferiore al valore contabile, esso è ridotto al minor valore recuperabile. Quando, successivamente, una perdita su attività diverse dall'avviamento viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività o dell’unità generatrice di flussi finanziari è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.
La Società si è avvalsa, ai fini della valutazione di tale posta, di un Esperto Contabile Indipendente.
                                                                            
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Immobili, impianti e macchinari
Gli immobili, impianti, macchinari e attrezzature industriali (compresi quelli in leasing finanziario) utilizzati per la produzione o la fornitura di beni e servizi sono iscritti al costo storico, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali svalutazioni per perdite di valore; il costo include inoltre ogni onere direttamente sostenuto per predisporre le attività al loro utilizzo. Gli interessi passivi sostenuti con riferimento a finanziamenti ottenuti per l’acquisizione o costruzione di immobilizzazioni materiali sono imputati ad incremento delle stesse solo nel caso in cui si tratti di immobilizzazioni che rispecchiano i requisiti per essere contabilizzate come tali, ovvero richiedano un significativo periodo di tempo per essere pronte all’uso o vendibili. Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria sono direttamente imputati al conto economico nell’esercizio in cui sono sostenuti, mentre i costi di manutenzione aventi natura incrementativa del valore sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati contestualmente al cespite di riferimento in funzione della residua possibilità di utilizzo. Le immobilizzazioni in corso e gli anticipi a fornitori sono iscritti nell’attivo sulla base del costo sostenuto e/o dell’anticipo erogato, comprensivo delle spese direttamente imputabili. L’ammortamento viene determinato a quote costanti sul costo dei beni, al netto dei relativi valori residui (quando ragionevolmente stimabili), in funzione della loro vita utile stimata applicando le seguenti aliquote percentuali (principali categorie):
CategoriaAliquota amm.to
Fabbricati3%
Impianti e macchinari12-30%
Attrezzature industriali e commerciali15%
Altri beni12-15-20-25%
Fanno eccezione le immobilizzazioni destinate all’uso strumentale su specifici contratti di fornitura di servizi, che sono ammortizzate secondo la durata del contratto di riferimento. L’ammortamento decorre da quando le attività sono pronte per l’uso e, nell’esercizio di entrata in funzione, viene calcolato con mezza aliquota, ad eccezione delle immobilizzazioni destinate
                                                                            
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all’uso strumentale su specifici contratti di fornitura di servizi che sono ammortizzate secondo la durata dei giorni residui dalla data di efficacia del contratto di servizio. Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell’attività e sono imputati al conto economico dell’esercizio.
Partecipazioni in imprese controllate
Cellularline controlla una società quando, nell’esercizio del potere che ha sulla stessa, è esposta e ha diritto ai suoi rendimenti variabili, per il tramite del suo coinvolgimento nella gestione, e contestualmente ha la possibilità di incidere sui ritorni della partecipata. Le partecipazioni di controllo sono valutateal costo, dopo l'iniziale iscrizione a fair value, rettificato da eventuali perdite durevoli di valore emergenti negli esercizi successivi.
Partecipazioni in imprese collegate
Le partecipazioni della Società in imprese collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Una collegata è una società su cui la Società esercita un’influenza notevole e che non è classificabile come controllata o una partecipazione a controllo congiunto (joint venture). Pertanto, la partecipazione in una società collegata è iscritta nello stato patrimoniale al costo, incrementato dalle variazioni successive all’acquisizione nella quota di patrimonio di pertinenza della Società. L’avviamento afferente alla collegata è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad ammortamento. Dopo l’applicazione del metodo del patrimonio netto, la Società determina se è necessario rilevare eventuali perdite di valore aggiuntive con riferimento alla partecipazione netta della Società nella collegata. Il conto economico riflette la quota di pertinenza della Società del risultato d’esercizio della società collegata. Nel caso in cui una società collegata rilevi rettifiche con diretta imputazione al patrimonio netto, la Società rileva la sua quota di pertinenza e ne rappresentazione, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto.
                                                                            
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Partecipazioni in altre imprese
Le partecipazioni in altre società non consolidate e non collegate sono valutate con il metodo del costo, inclusivo degli oneri accessori.
Attività e passività finanziarie
L’applicazione dell’IFRS 9 non ha avuto un impatto significativo sul valore delle attività e passività finanziarie.
Il principio introduce un nuovo modello di hedge accounting allo scopo di adeguare i requisiti previsti dall’attuale IAS 39. Le principali novità del documento riguardano:
-le modifiche al test di efficacia mediante la sostituzione delle attuali modalità basate sul parametro dell’80-125% con il principio della “relazione economica” tra voce coperta e strumento di copertura; inoltre, non sarà più richiesta una valutazione dell’efficacia retrospettica della relazione di copertura;
-l’incremento delle tipologie di transazioni eleggibili per l’hedge accounting, includendo anche i rischi di attività/passività non finanziarie eleggibili per essere gestiti in hedge accounting;
-il cambiamento della modalità di contabilizzazione dei contratti forward e delle opzioni quando inclusi in una relazione di hedge accounting al fine di ridurre la volatilità del conto economico.
Rilevazione e valutazione
I crediti commerciali e i titoli di debito emessi sono rilevati nel momento in cui vengono originati. Tutte le altre attività e passività finanziarie sono rilevate inizialmente alla data di negoziazione, cioè quando la Società diventa una parte contrattuale dello strumento finanziario. Fatta
                                                                            
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eccezione per i crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento, le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno - nel caso di attività o passività finanziarie non valutate al Fair Value Through Profit or Loss (FVTPL) - i costi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività finanziaria. Al momento della rilevazione iniziale, i crediti commerciali che non hanno una significativa componente di finanziamento sono valutati al loro prezzo dell'operazione.
 
Classificazione e valutazione successiva
Al momento della rilevazione iniziale, un'attività finanziaria viene classificata in base al costo ammortizzato o al fair value rilevato nell'utile/(perdita) dell’esercizio (FVTPL).
Le attività finanziarie non sono riclassificate successivamente alla loro rilevazione iniziale, salvo che la Società modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tal caso, tutte le attività finanziarie interessate sono riclassificate il primo giorno del primo esercizio successivo alla modifica del modello di business.
Un'attività finanziaria deve essere valutata al costo ammortizzato se non è designata al FVTPL e sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:
-l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso delle attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei relativi flussi finanziari contrattuali;
-i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.
Tutte le attività finanziarie non classificate come valutate al costo ammortizzato o al Fair Value Through Other Comprehensive Income (FVOCI), come indicato in precedenza, sono valutate al FVTPL. Al momento della rilevazione iniziale, la Società può designare irrevocabilmente l'attività finanziaria come valutata al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio se così
                                                                            
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facendo elimina o riduce significativamente un'asimmetria contabile che altrimenti risulterebbe dalla valutazione dell'attività finanziaria al costo ammortizzato o al FVOCI.
Attività finanziarie: valutazione successiva e utili e perdite
-Attività finanziarie valutate al FVTPL: queste attività sono valutate successivamente al fair value. Gli utili e le perdite nette, compresi i dividendi o gli interessi ricevuti, sono rilevati nell'utile/(perdita) dell’esercizio.
-Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: queste attività sono valutate successivamente al costo ammortizzato in conformità al criterio dell'interesse effettivo. Il costo ammortizzato viene diminuito delle perdite per riduzione di valore. Gli interessi attivi, gli utili e le perdite su cambi e le perdite per riduzione di valore sono rilevati nell'utile/(perdita) dell’esercizio così come gli eventuali utili o perdite da eliminazione contabile.
Passività finanziarie: classificazione, valutazione successiva e utili e perdite
Le passività finanziarie sono classificate come valutate al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo. Gli interessi passivi e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell'utile/(perdita) dell’esercizio, così come gli eventuali utili o perdite derivanti dall'eliminazione contabile.
Eliminazione contabile
-Attività finanziarie: le attività finanziarie vengono eliminate dal bilancio quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse scadono, quando i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari nell’ambito di un’operazione in cui sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà dell’attività finanziaria sono trasferiti o quando la Società non trasferisce mantiene sostanzialmente tutti i
                                                                            
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rischi e benefici derivanti dalla proprietà dell’attività finanziaria e non mantiene il controllo dell’attività finanziaria.
-Passività finanziarie: la Società procede all’eliminazione contabile di una passività finanziaria quando l’obbligazione specificata nel contratto è stata adempiuta o cancellata oppure è scaduta. La Società elimina contabilmente una passività finanziaria anche in caso di variazione dei relativi termini contrattuali e i flussi finanziari della passività modificata sono sostanzialmente diversi. In tal caso, si rileva una nuova passività finanziaria al fair value sulla base dei termini contrattuali modificati. La differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta e il corrispettivo versato (comprese le attività non rappresentate da disponibilità liquide trasferite o le passività assunte) è rilevata nell'utile/(perdita) dell’esercizio.
Compensazione
Le attività e le passività finanziarie possono essere compensate e l’importo derivante dalla compensazione viene presentato nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria se, e solo se, la Società ha correntemente il diritto legale di compensare tali importi e intende regolare il saldo su basi nette o realizzare l’attività e regolare la passività contemporaneamente.
Perdite per riduzione di valore
Strumenti finanziari e attività derivanti da contratto
La Società valuta i fondi svalutazione per un importo pari alle perdite attese lungo tutta la vita del credito. I fondi svalutazione dei crediti commerciali e delle attività derivanti da contratto sono sempre valutati per un importo pari alle perdite attese lungo tutta la vita del credito. Per stabilire se il rischio di credito relativo a un'attività finanziaria è aumentato in misura significativa dopo la rilevazione iniziale, al fine di stimare le perdite attese su crediti, la Società considera le informazioni ragionevoli e dimostrabili che siano pertinenti e disponibili. Sono
                                                                            
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incluse le informazioni quantitative e qualitative e le analisi, basate sull'esperienza storica della Società, sulla valutazione del credito nonché sulle informazioni indicative degli sviluppi attesi. Le perdite attese su crediti di lunga durata sono le perdite attese su crediti derivanti da tutte le possibili inadempienze lungo la vita attesa di uno strumento finanziario. Le perdite attese su crediti a 12 mesi sono le perdite attese su crediti derivanti da possibili inadempienze nell'arco di dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio (o entro un periodo più breve se la vita attesa di uno strumento finanziario è inferiore a 12 mesi).
Il periodo massimo da prendere in considerazione nella valutazione delle perdite attese su crediti è il periodo contrattuale massimo durante il quale la Società è esposto al rischio di credito.
Attività finanziarie deteriorate
Ad ogni data di chiusura dell’esercizio, la Società valuta se le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono deteriorate. Un'attività finanziaria è ‘deteriorata’ quando si sono verificati uno o più eventi che hanno un impatto negativo sui futuri flussi finanziari stimati dell'attività finanziaria.
Costituiscono prove che l'attività finanziaria è deteriorata i dati osservabili relativi ai seguenti eventi:
-significative difficoltà finanziarie della Società o del debitore;
-una violazione del contratto, quale un inadempimento o una scadenza non rispettata da più di 90 giorni;
-la ristrutturazione di un debito o un anticipo da parte della Società a condizioni che la Società non avrebbe altrimenti preso in considerazione;
-sussistenza della probabilità che il debitore dichiari fallimento o altre procedure di ristrutturazione finanziaria;
                                                                            
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-la scomparsa di un mercato attivo di quell'attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie.
Svalutazione
Il valore contabile lordo di un'attività finanziaria viene svalutato (in parte o interamente) nella misura in cui non vi siano prospettive reali di recupero. La policy della Società prevede la svalutazione del valore contabile lordo quando l'attività finanziaria è scaduta da più di 90 giorni, sulla base dell'esperienza storica in materia di recupero di attività simili. Le attività finanziarie svalutate potrebbero essere ancora oggetto di esecuzione forzata al fine di rispettare le procedure di recupero dei crediti previste dal Società.
Attività non finanziarie
Ad ogni data di chiusura dell’esercizio, la Società verifica se vi siano obiettive evidenze di riduzione di valore con riferimento ai valori contabili delle proprie attività non finanziarie, degli investimenti immobiliari, delle rimanenze e delle attività per imposte differite; se, sulla base di tale verifica, dovesse emergere che le attività hanno effettivamente subito una riduzione di valore, la Società stima il loro valore recuperabile. Il valore recuperabile dell’avviamento viene, invece, stimato annualmente.
Rimanenze di magazzino
Le rimanenze sono valutate al minor valore tra il costo di acquisto o di produzione, determinato in base ad un metodo che approssima il Costo Medio Ponderato, comprensivo degli oneri accessori, dei costi diretti ed indiretti per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse ed il valore di presunto realizzo desumibile dall'andamento del mercato. Nel caso in cui il valore netto di realizzo sia inferiore al costo, le rimanenze sono svalutate per la differenza riscontrata sulla base di una valutazione eseguita classe per classe. La svalutazione viene determinata a seguito
                                                                            
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di una specifica analisi di recuperabilità e la stessa viene eliminata negli esercizi successivi se ne vengono meno i motivi, ripristinando il valore originario. Le merci in viaggio sono valutate secondo specifica identificazione del costo di acquisto.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti comprendono i saldi in contanti e i depositi a vista, aventi scadenza pari o inferiore a tre mesi o meno dalla data originaria di acquisizione, che sono soggetti a un rischio irrilevante di variazione del fair value e sono utilizzati dalla Società per la gestione degli impegni a breve termine.
Benefici ai dipendenti
La contabilizzazione del trattamento di fine rapporto è stata effettuata applicando quanto previsto dallo IAS 19.
Il trattamento di fine rapporto delle società italiane fino al 31 dicembre 2006 era considerato un piano a benefici definiti; la disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27/12/2006 n. 296. Tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per la quote maturate anteriormente al gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita, posto che le quote di trattamento di fine rapporto maturate successivamente al gennaio 2007 vengono versate all’apposito “Fondo di Tesoreria” istituito presso l’INPS (o forme previdenziali equivalenti), in ottemperanza alle disposizioni del predetto provvedimento normativo. In ragione del contesto normativo, della composizione dell’organico societario e della relativa anzianità gli effetti derivanti dall’utilizzo delle tecniche attuariali e di attualizzazione delle passività future alla data di bilancio sono ritenuti irrilevanti, considerando il valore nominale di iscrizione una attendibile approssimazione del fair value di presumibile estinzione.
Fondi rischi ed oneri
                                                                            
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Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono effettuati quando la Società deve far fronte ad un’obbligazione attuale (legale o implicita) risultante da un evento passato, è probabile un esborso finanziario per far fronte a tale obbligazione ed è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare. Quando la Società ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l’indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell’attivo se e solo se esso risulta praticamente certo. In tal caso, nel conto economico è presentato il costo dell’eventuale relativo accantonamento, al netto dell’ammontare rilevato per l’indennizzo. Se l’effetto di attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. Quando viene effettuata l’attualizzazione, l’incremento dell’accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.
Il Fondo Indennità Suppletiva della Clientela (FISC) accoglie gli accantonamenti annui per la corresponsione delle indennità a fronte della cessazione di rapporti di agenzia. Infatti, in base alla disciplina italiana (art. 1751 c.c.), all’atto dello scioglimento del contratto di agenzia per fatto non imputabile all’agente, il mandante deve corrispondere un’indennità suppletiva di clientela, da calcolarsi sull’ammontare globale delle provvigioni per le quali, nel corso del rapporto, è sorto in capo all’agente il diritto di pagamento, ancorché esse non siano state interamente corrisposte al momento della cessazione del rapporto.
Nell’ottica dei principi contabili internazionali, e rispetto alle indicazioni fornite nell’International Accounting Standard Board (IASB) e dall’International Financial Reporting Interpretation Commitee (IFRIC), il FISC è stato considerato come un post employment benefit del tipo defined-benefit plan, ovvero a prestazione definita, per il quale è previsto ai fini contabili che il suo valore venga determinato mediante metodologie di tipo attuariale. La valutazione attuariale del FISC è stata realizzata in base alla metodologia dei “benefici maturati” mediante il Projected Unit Credit Method(PUM) come previsto all’art. 64-66 dello IAS 19. Tale metodologia si
                                                                            
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sostanzia in valutazioni che esprimono il valore attuale medio delle obbligazioni pensionistiche maturate in base al servizio che l’agente di commercio ha prestato fino all’epoca in cui la valutazione stessa è realizzata proiettando, però, le provvigioni dell’agente fino alla data attesa di permanenza del rapporto di agenzia con l’azienda mandante.
Debiti commerciali
La Società detiene contratti di fornitura di merce che includono l’erogazione di premi, sconti e, in talune circostanze, di contributi classificati a riduzione dei debiti commerciali. Tali premi, sconti e contributi sono riconosciuti o come percentuale sulle quantità acquistate, o in cifra fissa sulle quantità acquistate o vendute o come contribuzione definita. Prevalentemente con riferimento agli accordi che hanno una data di scadenza posticipata rispetto a quella di chiusura dell’esercizio, che rappresentano una quota minoritaria dei premi e contributi dell’esercizio, la determinazione del loro ammontare rappresenta una stima contabile complessa che richiede un elevato grado di giudizio in quanto influenzata da molteplici fattori. I parametri e le informazioni che sono utilizzate per la stima si basano sull’ammontare dell’acquistato o del venduto e su valutazioni che tengono conto dei dati storici riguardanti il riconoscimento effettivo dei premi e contributi da parte dei fornitori.
Conversione dei valori espressi in valuta estera
La valuta funzionale e di presentazione adottata dalla Società è l’Euro.
Le attività e le passività, ad eccezione delle immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie, originariamente espresse in valute dei Paesi non aderenti all'Unione Europea, sono convertiti in Euro al cambio a pronti alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e/o perdite su cambi sono imputati a conto economico. I ricavi ed i proventi, i costi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta.
                                                                            
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Rilevazione dei ricavi
I ricavi sono rilevati in base al trasferimento del controllo di beni o servizi e nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dalla Società e il relativo importo possa essere determinato in modo affidabile. Inoltre, sono iscritti al netto dei resi, sconti, abbuoni e premi.
Rilevazione dei costi
I costi e gli altri oneri operativi sono rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti in base al principio della competenza temporale e della correlazione ai ricavi, quando non producono futuri benefici economici o questi ultimi non hanno i requisiti per la contabilizzazione come attività.
Interessi e proventi finanziari
I proventi e gli interessi finanziari sono rilevati per competenza utilizzando il tasso di interesse effettivo ed includono gli utili e le perdite su cambi e gli utili e le perdite su strumenti finanziari derivati imputati a conto economico.
Contributi pubblici
I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e tutte le condizioni ad essi riferite risultano soddisfatte. Quando i contributi sono correlati a componenti di costo, sono rilevati come ricavi, ma sono ripartiti sistematicamente sugli esercizi in modo da essere commisurati ai costi che intendono compensare.
Oneri finanziari
                                                                            
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Gli oneri finanziari si rilevano a conto economico nel momento in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono capitalizzati quando si riferiscono ad una attività immobilizzata che richieda un periodo di tempo rilevante per essere pronta per l’uso previsto o per la vendita.
Dividendi
I proventi per dividendi sono riconosciuti quando sorge il diritto all’incasso che normalmente avviene nell’esercizio in cui si tiene l’assemblea della partecipata che delibera la distribuzione di utili o riserve. La distribuzione dei dividendi sulle azioni ordinarie della Società è rilevata come passività nel bilancio di esercizio in cui la distribuzione è approvata dall’assemblea.
Imposte sul reddito
Imposte Correnti
Le imposte correnti attive e passive per l’esercizio corrente e precedenti sono valutate sulla base dell’importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l’importo sono quelle emanate ed in essere alla data di chiusura di bilancio.
Imposte Differite
Le imposte differite sono calcolate usando il cosiddetto liability method sulle differenze temporanee risultanti alla data di bilancio fra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività e i valori riportati a bilancio.
Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione:
-di quando le imposte differite passive derivino dalla rilevazione iniziale dell’avviamento o di un’attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che,
                                                                            
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al tempo della transazione stessa, non comporti effetti sull’utile dell’esercizio calcolato a fini di bilancio né sull’utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali;
-delle differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, nel caso in cui il rigiro delle differenze temporanee possa essere controllato ed è probabile che esso non si verifichi nel futuro prevedibile.
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e per le attività e passività fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l’esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile l’utilizzo delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui l’imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili derivi dalla rilevazione iniziale di un’attività o passività in una transazione che non è un’aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce sull’utile dell’esercizio calcolato a fini di bilancio sull’utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali. Con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell’immediato futuro e che vi siano adeguati utili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere utilizzate. Il valore da riportare in bilancio delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di chiusura del bilancio e ridotto nella misura in cui non risulti più probabile che sufficienti utili fiscali saranno disponibili in futuro in modo da permettere a tutto o parte di tale credito di essere utilizzato. Le imposte differite attive non riconosciute sono riesaminate con periodicità annuale alla data di chiusura del bilancio e vengono rilevate nella misura in cui è diventato probabile che l’utile fiscale sia sufficiente a consentire che tali imposte differite attive possano essere recuperate. Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che ci si attende vengano applicate all’esercizio in cui tali attività si realizzano o tali passività si estinguono, considerando le aliquote in vigore e quelle emanate alla data di bilancio.
                                                                            
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Le imposte sul reddito relative a poste rilevate direttamente a patrimonio netto sono imputate direttamente a patrimonio netto e non a conto economico.
Le imposte differite attive e passive vengono compensate, qualora esista un diritto legale a compensare le attività per imposte correnti con le passività per imposte correnti e le imposte differite facciano riferimento alla stessa entità fiscale ed alla stessa autorità fiscale.
Rischi, impegni, garanzie
Sono indicati gli impegni e le garanzie al loro valore contrattuale, nonché i rischi per i quali la manifestazione di una passività è solo possibile, senza procedere allo stanziamento di fondi rischi.
I rischi per i quali la manifestazione di una passività è probabile sono descritti nelle note illustrative ed accantonati, secondo criteri di congruità, nei fondi rischi. Non si tiene conto dei rischi di natura remota.
Diritto d’uso
La Società ha adottato l’IFRS 16 (Leasing) dal gennaio 2019. I principi IFRIC 23, IAS 28 e IAS 19, entrati in vigore dal gennaio 2019. L’IFRS 16 ha introdotto un unico modello di contabilizzazione dei leasing nel bilancio dei locatari secondo cui la Società, in qualità di locatario, rileva un’attività che rappresenta il diritto di utilizzo del bene sottostante e una passività che riflette l’obbligazione per il pagamento dei canoni di locazione. Le modalità di contabilizzazione per il locatore invece restano simili a quelle previste dal principio precedentemente in vigore.
La Società si è avvalsa della facoltà di adottare l’IFRS 16 con il metodo retrospettico modificato che prevedeva la possibilità di rilevare al gennaio 2019 il diritto d’uso per un importo pari alla passività finanziaria residua a tale data, senza rideterminare i dati dell’esercizio precedente.
                                                                            
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Definizione di leasing
In conformità all’IFRS 16, la Società valuta se il contratto è un leasing o lo contiene sulla base della nuova definizione di leasing. Secondo l’IFRS 16, il contratto è, o contiene un leasing se, in cambio di un corrispettivo, trasferisce il diritto di controllare l’utilizzo di un’attività identificata per un periodo di tempo. Alla data di applicazione iniziale dell’IFRS 16, la Società ha deciso di adottare la modalità operativa che consente di non riesaminare quali operazioni costituiscono un leasing. L’IFRS 16 è stato applicato solo ai contratti che erano stati individuati in precedenza come leasing. I contratti che non erano stati identificati come leasing applicando lo IAS 17 e l’IFRIC 4 non sono stati valutati nuovamente al fine di stabilire se fossero un leasing. Pertanto, la definizione di leasing contenuta nell’IFRS 16 è stata applicata solo ai contratti sottoscritti o modificati il 1° gennaio 2019 o in data successiva.
Modello contabile per il locatario
La Società detiene in leasing beni quali fabbricati e autovetture. In qualità di locatario, in precedenza la Società classificava i leasing come operativi o finanziari valutando se il leasing trasferiva sostanzialmente tutti i rischi e i benefici connessi alla proprietà. Secondo l’IFRS 16, la Società rileva nella situazione patrimoniale-finanziaria le attività per il diritto di utilizzo e le passività del leasing. Tuttavia, la Società ha deciso di non rilevare le attività per il diritto di utilizzo e le passività relative ai leasing di attività di modesto valore (inferiore 5.000 USD). Pertanto, la Società rileva i pagamenti dovuti per il leasing relativi ai predetti leasing come costo, con un criterio a quote costanti lungo la durata del leasing. La Società espone le attività per il diritto di utilizzo che non soddisfano la definizione di investimenti immobiliari nella voce ‘Immobili, impianti e macchinari’, la stessa voce utilizzata per esporre le attività sottostanti di pari natura che detiene. La Società espone le passività del leasing nella voce ‘Altre passività finanziarie’ nel prospetto sintetico della situazione patrimoniale-finanziaria. Alla data di decorrenza del leasing, la Società rileva l’attività per il diritto di utilizzo e la passività del leasing.
                                                                            
200
L’attività per il diritto di utilizzo viene inizialmente valutata al costo, successivamente al costo al netto dell’ammortamento e delle perdite per riduzione di valore cumulati, e rettificata al fine di riflettere le rivalutazioni della passività del leasing. L’attività per il diritto di utilizzo che soddisfa la definizione di investimento immobiliare è esposta nell’omonima voce e viene inizialmente valutata al costo e successivamente al fair value, in conformità ai principi contabili della Società.
La Società valuta la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per i leasing non versati alla data di decorrenza, attualizzandoli utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing. Laddove non è possibile determinare tale tasso con facilità, la Società utilizza il tasso di finanziamento marginale. Generalmente, la Società utilizza il tasso di finanziamento marginale quale tasso di sconto.
La passività del leasing viene successivamente incrementata degli interessi che maturano su detta passività e diminuita dei pagamenti dovuti per il leasing effettuati ed è rivalutata in caso di modifica dei futuri pagamenti dovuti per il leasing derivanti da una variazione dell’indice o tasso, in caso di modifica dell’importo che la Società prevede di dover pagare a titolo di garanzia sul valore residuo o quando la Società modifica la sua valutazione con riferimento all’esercizio o meno di un’opzione di acquisto, di proroga o risoluzione.
La Società ha stimato la durata del leasing di alcuni contratti nei quali agisce da locatario e che prevedono opzioni di rinnovo. La valutazione circa l’esistenza o meno della ragionevole certezza di esercitare l’opzione influenza la stima della durata del leasing, impattando in maniera significativa l’importo delle passività del leasing e delle attività per il diritto di utilizzo rilevate.
3.Nuovi principi contabili, emendamenti ed interpretazioni omologati dall’Unione Europea che sono entrati in vigore a partire dall’esercizio iniziato il 1° gennaio 2023.
                                                                            
201
Con il Regolamento (UE) n. 2022/357 del 2 marzo 2022, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 3 marzo 2022, sono stati adottati i seguenti documenti pubblicati dallo IASB Board il 12 febbraio 2021:
3.Informativa sui principi contabili (Modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio)
4.Definizione di stime contabili (Modifiche allo IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori)
3.1Informativa sui principi contabili (Modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio)
Con le Modifiche allo IAS 1, lo IASB Board ha definito alcune linee guida per selezionare i principi contabili da descrivere nelle note al bilancio.
Lo IAS 1, prima delle modifiche, richiede alle entità di fornire l’informativa sui principi contabili adottati significativi (“significant”), ingenerando difficoltà e confusione tra i redattori e gli utilizzatori primari del bilancio essendo gli IFRS Standards privi di una definizione di “significativo”.
Tuttavia, lo IAS 1 fornisce la definizione di rilevante (“material”) e, pertanto, lo IASB Board ha modificato lo IAS 1 richiedendo di fornire l’informativa sui principi contabili adottati che è ritenuta rilevante anziché sui principi contabili significativi.
In particolare, lo IAS 1.117 chiarisce che “le informazioni sui principi contabili sono considerate rilevanti se, insieme ad altre informazioni incluse nel bilancio, possono ragionevolmente influenzare le decisioni che gli utilizzatori principali del bilancio, redatto per scopi di carattere generale, prendono sulla base dello stesso”.
Al fine di identificare l’informativa rilevante sui principi contabili, un’entità deve tener conto delle seguenti linee guida:
l’informativa sui principi contabili è da considerarsi irrilevante, e quindi da non includere nelle note al bilancio, se si riferisce a operazioni, altri eventi o condizioni non rilevanti;
                                                                            
202
qualora l’entità decida comunque di fornire informazioni irrilevanti sui principi contabili, queste non devono comunque oscurare le informazioni rilevanti sui principi contabili;
le informazioni sui principi contabili possono essere talvolta rilevanti a causa della natura delle operazioni, degli altri eventi o delle condizioni ad essi correlati, anche nel caso in cui gli importi siano irrilevanti; tuttavia, non tutte le informazioni sui principi contabili riguardanti operazioni, altri eventi o condizioni rilevanti sono di per sé rilevanti;
le informazioni che descrivono le modalità di applicazione dei principi contabili alle specifiche transazioni dell’entità (“entity-specific information”) sono molto più utili rispetto alle informazioni generiche sui principi contabili (“boilerplate”) o che sono una mera duplicazione delle disposizioni degli IFRS Standards;
un’informativa sui principi contabili ritenuta irrilevante non fa venir meno gli obblighi informativi previsti dai singoli IFRS Standards.
Le Modifiche allo IAS 1 descrivono alcune circostanze in cui un’entità normalmente potrebbe concludere che l’informazione su un principio contabile sia rilevante per il proprio bilancio. Ad esempio, è probabile che l’entità consideri rilevanti per il proprio bilancio le informazioni sui principi contabili se tali informazioni si riferiscono a operazioni, ad altri eventi o condizioni rilevanti e:
f)l’entità ha modificato un principio contabile nel corso dell’esercizio e tale cambiamento ha comportato una modifica rilevante delle informazioni contenute nel bilancio;
g)l’entità ha scelto un principio contabile tra una o più opzioni consentite dagli IFRS Standards (ad esempio, investimenti immobiliari valutati al costo piuttosto che al fair value in accordo allo IAS 40);
h)il principio contabile è stato definito applicando le disposizioni dello IAS 8 in assenza di una specifica disposizione degli IFRS Standards;
                                                                            
203
i)l’applicazione del principio contabile richiede giudizi e assunzioni significativi che sono stati descritti nelle note al bilancio in accordo allo IAS 1.122 e 125, oppure;
j)il trattamento contabile è complesso e gli utilizzatori del bilancio senza un’adeguata informativa non sarebbero in grado di comprendere le transazioni, gli eventi e le condizioni rilevanti.
3.2Definizione di stime contabili (Modifiche allo IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori)
L’obiettivo delle Modifiche allo IAS 8 è quello di risolvere le difficoltà interpretative, riscontrate nella pratica, nel distinguere un cambiamento nelle stime contabili (“changes in accounting estimate”) da un cambiamento nei principi contabili (“changes in accounting policy”), per i quali sono previsti differenti trattamenti contabili:
gli effetti di un cambiamento nelle stime contabili sono generalmente rilevati nel bilancio in modo prospettico;
gli effetti di un cambiamento dei principi contabili sono generalmente rilevati in modo retroattivo.
Nuova definizione di “stime contabili”
Lo IASB Board ha sostituito la definizione di “cambiamento nelle stime contabili” con il nuovo concetto di “stime contabili” e in particolare “le stime contabili sono importi monetari rilevati in bilancio soggetti a incertezza della valutazione”.
Il termine “importo monetario” (“monetary amount”) si riferisce a qualsiasi importo da rilevare in bilancio ed è, quindi, diverso dal concetto di “elemento monetario” (“monetary item”) definito nello IAS 21 Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere.
Il termine “incertezza della valutazione” (“measurement uncertainty”), che è coerente con la definizione riportata nell’Appendice al Quadro Concettuale negli IFRS Standards (“Conceptual
                                                                            
204
Framework”) pubblicato nel marzo 2018, si riferisce invece all’incertezza che emerge quando un importo monetario, che deve essere incluso nel bilancio, non può essere direttamente osservato e deve, invece, essere stimato.
Lo IASB Board non ha ritenuto necessario l’inserimento nello IAS 8 della definizione di “importo non monetario” (“non-monetary item”), dato che tale terminologia si riferisce solitamente agli input utilizzati per stimare gli importi monetari e le modifiche a tali input sono, a loro volta, cambiamenti alle stime contabili.
La definizione di “stime contabili” non include le stime effettuate nell’applicazione dei principi contabili per questioni differenti dalla valutazione di voci di bilancio quali, ad esempio, le stime necessarie a decidere se rilevare in bilancio un’attività o una passività.
Relazione tra “stime contabili” e “principi contabili”
Le Modifiche allo IAS 8 chiariscono che per conseguire l’obiettivo di un principio contabile l’entità debba elaborare una stima contabile.
Le stime contabili rappresentano il risultato di tecniche di valutazione (“measurement techniques”) che, oltre agli input, includono anche le tecniche di stima (“estimation techniques”) e le tecniche valutative (“valuation techniques”).
Dato che le stime contabili rappresentano l’output delle tecniche di valutazione, le modifiche agli input utilizzati o alle tecniche di valutazione (a seguito della disponibilità di nuove informazioni, di una maggiore esperienza o di nuovi sviluppi) rappresentano cambiamenti nelle stime contabili, a meno che derivino da correzioni di esercizi precedenti, e non rappresentano cambiamenti di principi contabili.
Si riportano di seguito i Regolamenti (UE) pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea con i quali sono stati adottati (“endorsed”) dall’Unione Europea due documenti precedentemente pubblicati dall’International Accounting Standards Board:
                                                                            
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1.Regolamento (UE) n. 2022/1392 dell’11 agosto 20221, con il quale è stato omologato il documento “Imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola operazione (Modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito)”, pubblicato dallo IASB Board il 7 maggio 2021;
2.Regolamento (UE) n. 2022/1491 dell’8 settembre 20222, con il quale è stato omologato il documento “Prima applicazione dell’IFRS 17 e dell’IFRS 9 Informazioni comparative (Modifiche all’IFRS 17 Contratti Assicurativi)”, pubblicato dallo IASB Board il 9 dicembre 2021.
3.3 Imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola operazione (Modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito).
Con il Regolamento (UE) n. 2023/2468 dell’8 novembre 2023, la Commissione Europea ha omologato il documento “Riforma fiscale internazionale Norme tipo (secondo pilastro) (Modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito)”. Per lo IASB la data di pubblicazione del Regolamento è stata il 23 maggio 2023, mentre per l’Unione Europea la data di pubblicazione coincide con il 9 novembre 2023, data di pubblicazione del regolamento di omologazione.
Nell’ottobre 2021, più di 135 paesi, che rappresentano oltre il 90% del PIL mondiale, hanno deciso di attuare una riforma fiscale a livello globale. Questa riforma si basa su due pilastri:
Primo pilastro (“Pillar 1”): ha l’obiettivo di garantire un’equa distribuzione degli utili e dei diritti di tassazione tra i paesi
Secondo pilastro (“Pillar 2”): ha l’obiettivo di garantire che i grandi gruppi multinazionali versino un ammontare minimo di imposte sul reddito del 15% in ciascuna giurisdizione in cui operano mediante l’introduzione di una tassazione integrativa (“Top-up tax”).
                                                                            
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Il 14 dicembre 2022 la Commissione Europea ha adottato la Direttiva UE 2022/2523 che introduce la Top-up tax per i gruppi multinazionali e, al fine di garantire la conformità con i Trattati UE, la ha estesa ai gruppi nazionali di imprese.
La scadenza per il recepimento della direttiva dagli stati membri è stata fissata entro il 31 dicembre 2023.
Ai sensi dello IAS 12, un'entità è tenuta a riflettere gli impatti fiscali differiti delle proprie attività e passività sulla base delle norme fiscali emanate o sostanzialmente emanate alla data di riferimento del bilancio.
Sulla base dei meccanismi di funzionamento del modello Pillar 2, sono emerse alcune tematiche applicative dello IAS 12, con riferimento, in particolare, alla contabilizzazione delle imposte differite:
eventuale emersione di ulteriori differenze temporanee;
necessità di rideterminare le attività e passività per imposte differite per riflettere i potenziali effetti derivanti dalla Top-up tax;
aliquota fiscale da utilizzare per misurare le attività e passività per imposte differite.
Data la complessità delle tematiche contabili, lo IASB Board ha deciso, con un processo di urgenza, di modificare lo IAS 12 al fine di garantire una maggiore comparabilità dei bilanci ed evitare il rischio che le entità definiscano dei trattamenti contabili in contrasto con i requisiti dello IAS 12.
Eccezione temporanea e obbligatoria alla contabilizzazione della fiscalità differita connessa alla legislazione fiscale del Pillar 2
Per effetto dell’eccezione temporanea e obbligatoria introdotta nello IAS 12, le entità non devono rilevare fornire informazioni sulle attività e passività fiscali differite relative alle imposte sul
                                                                            
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reddito del Pillar 2. L'entità deve dare informativa nelle note al bilancio dell'applicazione dell'eccezione temporanea.
Nuovi obblighi informativi
Nei periodi in cui la legislazione fiscale del Pillar 2 è emanata o sostanzialmente emanata, ma non è ancora entrata in vigore, l’entità deve fornire un’informativa qualitativa e quantitativa che consenta agli utilizzatori del bilancio di comprendere l’esposizione dell’entità alle imposte sul reddito del Pillar 2 determinate in accordo a tale nuova legislazione.
Qualora le informazioni sull’esposizione non siano conosciute o ragionevolmente stimabili, l’entità deve fornire nelle note al bilancio una specifica attestazione a tale riguardo e una informazione sui progressi compiuti dall’entità nella valutazione della sua esposizione.
Nei periodi in cui la nuova legislazione fiscale è in vigore l’entità deve indicare in modo separato nelle note l'ammontare della Top-up tax contabilizzata nel periodo.
La Società non è soggetta alla tassazione integrativa (Top-up tax) illustrata nel Pillar 2 in quanto i perimetri di applicazione della normativa prevedono una soglia di fatturato superiore a quanto ad oggi realizzato.
3.4Prima applicazione dell’IFRS 17 e dell’IFRS 9 Informazioni comparative (Modifiche all’IFRS 17 Contratti assicurativi).
Le Modifiche all’IFRS 17 sono volte ad eliminare le asimmetrie contabili (“accounting mismatches”) che possono generarsi nei dati del bilancio comparativo per effetto della prima applicazione dell’IFRS 17 e dell’IFRS 9.
                                                                            
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In particolare, con le Modifiche all’IFRS 17 lo IASB Board ha incluso tra le disposizioni transitorie dell’IFRS 17 una nuova opzione, denominata classification overlay”, che consente, alle entità assicurative che applichino contestualmente l’IFRS 17 e l’IFRS 9, di classificare e valutare nel bilancio comparativo le attività finanziarie connesse all’attività assicurativa in base alle disposizioni dell’IFRS 9.
Essendo una facoltà, le informazioni comparative per un’attività finanziaria connesse all’attività assicurativa non devono essere rideterminate secondo quanto disposto dall’IFRS 9 nel caso in cui:
l’entità scelga di non rideterminare gli esercizi precedenti; oppure
l’entità ridetermini gli esercizi precedenti, ma l’attività finanziaria sia stata eliminata contabilmente negli esercizi precedenti.
L’entità che applica il classification overlay deve presentare le informazioni comparative come se le disposizioni in materia di classificazione e valutazione di cui all’IFRS 9 fossero sempre state applicate e utilizzare informazioni ragionevoli e supportabili, disponibili alla data di transizione, per determinare le modalità di classificazione e valutazione, alla data di prima applicazione dell’IFRS 9, delle attività finanziarie. Nell’applicare tale opzione di transizione a un’attività finanziaria, l’entità non è tenuta ad applicare le disposizioni in materia di riduzione di valore di cui alla sezione 5.5 dell’IFRS 9, continuando, quindi, a presentare gli importi rilevati in relazione alla riduzione di valore nell’esercizio precedente in conformità allo IAS 39.
Qualsiasi differenza esistente tra il valore contabile di un’attività finanziaria prima e dopo la data di transizione per effetto del classification overlay deve essere rilevata alla data di transizione come rettifica del saldo di apertura degli utili portati a nuovo (o, sulla base delle specifiche circostanze, di altra componente del patrimonio netto).
Le entità che applicano le Modifiche all’IFRS 17 devono fornire nelle note al bilancio le informazioni qualitative, che permettano agli utilizzatori del bilancio di comprendere:
                                                                            
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l’estensione di applicazione del classification overlay (ad esempio, se è stato applicato a tutte le attività finanziarie eliminate contabilmente nell’esercizio comparativo);
l’eventuale applicazione delle disposizioni in materia di riduzione di valore di cui alla sezione 5.5 dell’IFRS 9 e i relativi effetti.
Si riporta di seguito la lista dei Nuovi Principi Contabili, Emendamenti ed Interpretazioni omologati dall’Unione Europea ed efficaci dal 1° gennaio 2023 e le relative descrizioni:
Data di entrata in vigoreNuovo principio contabile/emendamentoData del Regolamento omologazione UE (data pubblicazione GUUE)
1° gennaio 2023Informativa sui principi contabili (Modifiche allo IAS 1)3 Mar 2022 L68/1 (EU) 2022/357
1° gennaio 2023Definizione di stime contabili (modifiche allo IAS 8)3 Mar 2022 L68/1 (EU) 2022/357
1° gennaio 2023Imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola operazione (Modifiche allo IAS 12)12 Aug 2022 L211/78 (EU) 2022/1392
1° gennaio 2023Riforma fiscale internazionale – Norme tipo (secondo pilastro) (Modifiche allo IAS 12)9 Nov 2023 (EU) 2023/2468
1° gennaio 2023Prima applicazione dell’IFRS 17 e dell’IFRS 9 — Informazioni comparative (Modifica all’IFRS 17)9Sep 2022 L234/10 (EU) 2022/1491
Nuovi principi contabili, emendamenti ed interpretazioni omologati dall’Unione Europea ed efficaci dal 1° gennaio 2024.
Con il Regolamento (UE) n. 2023/2579 del 20 novembre 20231, la Commissione Europea ha omologato (“endorsed”) il documento “Passività del leasing in un’operazione di vendita e retrolocazione (Modifiche all’IFRS 16 Leasing)”, pubblicato dallo IASB® Board il 22 settembre 2022.
Con le Modifiche all’IFRS 16, lo IASB Board ha chiarito il seguente trattamento contabile per le valutazioni successive della passività del leasing derivante da un’operazione di vendita e retrolocazione:
il locatario-venditore applica le disposizioni dei paragrafi IFRS 16.36-46 per la valutazione successiva delle passività del leasing derivante dalla retrolocazione;
                                                                            
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nell’applicare i suddetti paragrafi dell’IFRS 16, il venditore-locatario deve determinare i “pagamenti dovuti per il leasingo i “pagamenti dovuti per il leasing rivisti” in maniera tale da non rilevare alcun importo degli utili o delle perdite che si riferiscono all’attività per il diritto d’utilizzo dallo stesso mantenuto. La passività del leasing è quindi ridotta dell’ammontare dei pagamenti dovuti per leasing stimati inizialmente, rilevando nell’utile/(perdita) dell’esercizio l’eventuale differenza tra il pagamento stimato e quello effettivo;
l’applicazione delle disposizioni sopra indicate non impedisce al locatario-venditore di rilevare nell’utile/(perdita) di esercizio l’utile o la perdita derivante dalla risoluzione parziale o totale del contratto come previsto dal paragrafo IFRS 16.46, lettera a).
ll locatario-venditore deve definire una propria policy contabile per determinare i pagamenti dovuti per leasing da includere nella stima iniziale della passività del leasing.
Le modifiche all’IFRS 16 entrano in vigore con i bilanci degli esercizi aventi inizio a partire dal gennaio 2024. L’applicazione anticipata è consentita fornendo adeguata informativa nelle note al bilancio.
Con il Regolamento (UE) n. 2023/2822 del 19 dicembre 20231, la Commissione Europea ha omologato (“endorsed”) i seguenti documenti pubblicati dallo IASB Board:
Classificazione delle passività come correnti o non correnti (Modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio), pubblicato il 23 gennaio 2020;
passività non correnti con clausole (Modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio), pubblicato il 31 ottobre 2022.
Modifiche allo IAS 1
                                                                            
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Diritto a differire l’estinzione di una passività per almeno 12 mesi dalla data di chiusura dell’esercizio.
Il primo obiettivo dello IASB Board è stato quello di chiarire i concetti apparentemente discordanti tra di loro espressi nei paragrafi 69(d) e 73 dello IAS 1.
In particolare, lo IAS 1.69(d) prevedeva come criterio generale per classificare una passività come non corrente l’esistenza di un “diritto incondizionato dell’entità a differire l’estinzione della passività per almeno 12 mesi dalla data di chiusura dell’esercizio” e lo IAS 1.73 faceva invece riferimento a “una discrezionalità dell’entità di rifinanziare o rinnovare l’obbligazione per almeno 12 mesi dalla data di chiusura dell’esercizio di un accordo di finanziamento esistente”. Dalla lettura combinata di questi due paragrafi non era quindi chiaro se fosse sufficiente avere alla data di chiusura dell’esercizio un diritto a differire l’estinzione di una passività per almeno 12 mesi o se fosse invece rilevante ai fini della classificazione di una passività in bilancio anche l’intenzione o meno da parte dell’entità di esercitare tale diritto.
Con le Modifiche allo IAS 1, lo IASB Board ha chiarito che:
il diritto a differire l’estinzione di una passività per un periodo di almeno 12 mesi dalla data di chiusura dell’esercizio, indicato nel paragrafo 69(d), non deve essere incondizionato, ma è sufficiente che sia “sostanziato e […] deve esistere alla data di chiusura dell’esercizio”;
la classificazione di una passività come corrente o non corrente non deve essere influenzata dalle intenzioni dell’entità di esercitare o meno il diritto a differire il pagamento oltre 12 mesi (ad esempio, l’intenzione di rifinanziare o rinnovare un prestito estendendo la scadenza) e dalle decisioni assunte tra la data di chiusura del bilancio e la data della sua pubblicazione (ad esempio, la decisione di rimborsare anticipatamente un finanziamento).
Modalità di estinzione di una passività
                                                                            
212
Le Modifiche allo IAS 1 hanno chiarito che, ai fini della classificazione di una passività come corrente o non corrente, il termine estinzione (di cui al paragrafo 69.a), c) e d)) fa riferimento ad un trasferimento alla controparte che determina l’estinzione della passività. Il trasferimento potrebbe essere di:
c)disponibilità liquide o altre risorse economiche, per esempio beni o servizi; o
d)strumenti rappresentativi di capitale proprio dell’entità, a meno che si applichi quanto illustrato al paragrafo 76B.
Le clausole contrattuali di una passività che consentono alla controparte di richiedere l’estinzione della passività mediante il trasferimento di strumenti rappresentativi di capitale proprio dell’entità (ad esempio, un prestito obbligazionario convertibile) non incidono sulla classificazione della passività come corrente o non corrente se, applicando lo IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio, l’entità classifica l’opzione come strumento rappresentativo di capitale, rilevandola separatamente dalla passività finanziaria come una componente di patrimonio netto di uno strumento finanziario composto (ad esempio, l’opzione di conversione in un numero fisso di azioni di un prestito obbligazionario convertibile).
Informativa di bilancio
L’entità deve fornire l’informativa in bilancio sugli eventi occorsi tra la data di chiusura dell’esercizio e la data in cui è autorizzata la pubblicazione del bilancio, che sono specificamente definiti dallo IAS 1 come eventi successivi non-adjusting in accordo alle disposizioni dello IAS 10 Fatti intervenuti dopo la data di chiusura dell’esercizio di riferimento:
e)rifinanziamento a lungo termine di una passività classificata come corrente;
f)rettifica della violazione (“breach”) di un contratto di finanziamento a lungo termine classificato come corrente;
                                                                            
213
g)concessione da parte del finanziatore di un periodo di tolleranza (“grace period”) per sanare la violazione di un contratto di finanziamento a lungo termine classificato come corrente;
h)estinzione di una passività classificata come non corrente.
Se la direzione aziendale ha intenzione o prevede di estinguere una passività classificata come non corrente entro dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio, non modifica la classificazione in bilancio ma deve fornire informativa nelle note sulla tempistica di tale estinzione.
Passività derivanti da contratti di finanziamento con clausole (“covenant”)
Lo IASB Board ha chiarito che, qualora il diritto di differire l’estinzione di una passività derivante da un contratto di finanziamento per almeno 12 mesi dalla data di chiusura dell’esercizio sia soggetto al rispetto di specifici covenant, la passività è classificata come non corrente se sono stati rispettati tutti i covenant previsti contrattualmente fino alla data di chiusura dell’esercizio, anche se il loro calcolo è effettuato nei primi mesi dell’esercizio successivo.
Il rispetto dei covenant contrattuali da calcolare dopo la data di chiusura del bilancio non è rilevante ai fini della classificazione della passività nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria.
Informativa di bilancio sulle passività derivanti da contratti di finanziamento con covenant
Le Modifiche allo IAS 1 hanno introdotto i seguenti obblighi informativi con riferimento alle passività derivanti da contratti di finanziamento, che sono classificati come passività non correnti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, il cui diritto a differire la loro estinzione per almeno 12 mesi dalla data di chiusura dell’esercizio è soggetto al rispetto di covenant:
                                                                            
214
c)informazioni sui covenant (compresa la natura dei covenant e quando l’entità è tenuta a rispettarli) e sul valore contabile delle relative passività;
d)informazioni su fatti e circostanze, se esistenti, che indicano che l’entità potrebbe avere difficoltà a rispettare i covenant. Tali fatti e circostanze potrebbero riferirsi anche alla situazione in cui i covenant da rispettare nei 12 mesi successivi alla data del bilancio non sarebbero rispettati utilizzando i dati alla data di chiusura dell’esercizio.
Le Modifiche allo IAS 1 entrano in vigore con i bilanci degli esercizi aventi inizio a partire dal gennaio 2024 e devono essere applicate in modo retroattivo in accordo allo IAS 8 Principi contabili, Cambiamenti nelle stime contabili ed Errori. L’applicazione anticipata è consentita fornendo adeguata informativa nelle note al bilancio.
Si riporta di seguito la lista dei documenti applicabili a partire dai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2024 sopra descritti:
Data di entrata in vigoreNuovo principio contabile/emendamentoData del Regolamento omologazione UE (data pubblicazione GUUE)
1° gennaio 2024Modifiche allo IAS 1:- Classificazione delle passività come correnti o non-correnti- Classificazione delle passività come correnti non-correnti – Differimento della data di entrata in vigore- Passività non-correnti con clausole20 Dec 2023 (EU) 2023/2822
1° gennaio 2024Passività del leasing in un’operazione di vendita e retrolocazione (Modifiche all’IFRS 16)21 Nov 2023 (EU) 2023/2579
4Informazioni sui settori operativi
Il settore operativo identificato dal Società, all’interno del quale confluiscono tutti i servizi e prodotti forniti alla clientela, è unico. Le attività della Società si sviluppano attraverso un unico settore operativo e sono suddivisibili in tre principali linee di prodotto:
Linea di prodotto Red (accessori per dispositivi multimediali);
Linea di prodotto Black (accessori per il mondo della moto e delle bici);
                                                                            
215
Linea di prodotto Blue (prodotti di terzi commercializzati su concessione in distribuzione).
5Note illustrative della Situazione Patrimoniale-Finanziaria
Con riferimento all’ esercizio in chiusura al 31 dicembre 2023 di seguito si riportano i commenti alle principali voci delle attività e passività del bilancio d’esercizio della Cellularline S.p.A.
ATTIVO
ATTIVO NON CORRENTE
6.1Attività immateriali
Per la voce in oggetto è stato predisposto un apposito prospetto di movimentazione, riportato di seguito, che indica per ciascuna voce i costi storici, i precedenti ammortamenti, i movimenti intercorsi nel periodo e i saldi finali. Gli ammortamenti sono stati calcolati sulla base di aliquote ritenute rappresentative della residua possibilità di utilizzo delle relative immobilizzazioni immateriali.
Di seguito il dettaglio delle Attività immateriali alla data del 31 dicembre 2023 e del 31 dicembre 2022.
(in migliaia di Euro)Valore netto al 31 dicembre 2022Incrementi(Amm.ti)(Decrementi/Svalutazioni)RiclassificheValore netto al 31 dicembre 2023
Costi di sviluppo                       730 1.060 (1.128)-                         42 704
Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno                    1.650 1.535 (1.479) -                         65 1.771
                                                                            
216
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili                  15.144 21 (1.184)-                          - 13.981
Customer relationship                  27.469 - (4.593)-                          - 22.876
Immobilizzazioni in corso e acconti                       109 - - (2) (107) -
Totale Imm. immateriali                   45.102                      2.616                           (8.383) (2) .                          39.333
Si riporta di seguito la movimentazione della voce Attività immateriali per il periodo dal 31 dicembre 2022 ed al 31 dicembre 2023:
(In migliaia di Euro)
Saldo al 31 dicembre 202245.102
Incrementi 2.616
(Decrementi) (2)
(Ammortamenti e svalutazioni) /rivalutazioni (8.383)
(Decrementi) Fondo Ammortamento -
Saldo al 31 dicembre 202339.333
Con riferimento al 31 dicembre 2023, si rileva che la Società ha effettuato investimenti per Euro 2.616 migliaia.
In particolare, gli investimenti sono principalmente riconducibili a:
diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno, pari ad Euro 1.535 migliaia; la voce include principalmente i software, ovvero gli oneri sostenuti per l’implementazione e lo sviluppo del programma gestionale principale e di altri applicativi specifici, che vengono ammortizzati di norma in 3 anni. Gli investimenti sono correlati principalmente ad innovazioni sul gestionale SAP, sui sistemi di business intelligence ed a ulteriori innovazioni e progetti IT, finalizzati ad avere strumenti informativi sempre più efficaci ed efficienti a supporto della struttura organizzativa della Società;
costi di sviluppo, pari ad Euro 1.060 migliaia; la voce include principalmente gli oneri sostenuti per investimenti nell’ambito di progetti specifici di innovazione di prodotto. Tali costi sono ritenuti di utilità pluriennale, in quanto sono relativi a progetti in fase di
                                                                            
217
realizzazione, i cui prodotti sono chiaramente identificati, presentano un mercato dalla cui commercializzazione sono previsti margini di utile sufficienti a coprire anche l’ammortamento dei costi capitalizzati, che avviene di norma in due anni.
6.1.2Valutazione della Customer Relationship e dei Marchi a vita utile definita
Al 31 dicembre 2023 la Customer Relationship a vita utile definita iscritta nel bilancio separato ammonta a Euro 22.876 migliaia, al netto di ammortamenti e svalutazioni cumulate; la Società non ha effettuato il test di impairment, in quanto a seguito di analisi interne condotte dal management, non ha rilevato indicatori di impairment specifici sull’asset, in considerazione del fatto che sono stati effettuati numerosi rinnovi pluriennali con clienti strategici nel corso del 2023 e, pertanto, non risulta essere a rischio il core del perimetro dei clienti più rilevanti tra quelli presenti nel perimetro della business combination del 2018. Parimenti il valore dei Marchi, al netto di ammortamenti, ammonta a Euro 13.981 migliaia e, come precedentemente riportato, a seguito di analisi interne condotte dal management non sono stati indentificati indicatori specifici di impairment.
6.2Avviamento
Si riporta di seguito il dettaglio della voce Avviamento al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022:
(In migliaia di Euro)Situazione al
 31 dicembre 202331 dicembre 2022
Avviamento18.43218.432
Totale Avviamento18.43218.432
6.2.1Impairment test avviamento
Al 31 dicembre 2023 l’avviamento iscritto nel bilancio della Società è pari a Euro 18.432 migliaia, ed è allocato all’unica unità generatrice dei flussi finanziari (di seguito anche CGU”). Ai fini
                                                                            
218
dell’impairment test gli Amministratori hanno ritenuto opportuno mantenere una singola CGU. Come previsto dai principi contabili di riferimento (IAS 36), gli Amministratori hanno verificato annualmente, in sede di chiusura del bilancio al 31 dicembre 2023, se vi fossero riduzioni di valore di attività immateriali a vita utile indefinita (avviamento), confrontando il suo valore contabile con il suo valore recuperabile. Gli Amministratori pertanto hanno provveduto ad effettuare un apposito test di impairment avvalendosi anche di un Consulente (Deloitte & Touche).
In particolare, il test di impairment è stato condotto con riferimento al Gruppo, che rappresenta la Cash Generating Unit cui l’avviamento è stato allocato, sulla base delle previsioni economico-finanziarie basate sul Business Plan 2024-2027 approvato in data 28 febbraio 2024.
Questo criterio si ispira al concetto generale che il valore di un’azienda (Enterprise Value) è pari al valore attualizzato dei due seguenti elementi:
flussi di cassa che essa sarà in grado di generare entro l’orizzonte di previsione;
valore residuo, cioè il valore del complesso aziendale derivante dal periodo al di dell’orizzonte di previsione.
Quale tasso di sconto è stato utilizzato il costo medio ponderato del capitale (“Weighted Average Cost of Capitalo “WACC”) pari al 12,02% (11,76 % al 31 dicembre 2022) ed un tasso di crescita sostenibile in perpetuo (“g”) stimato pari all’1,93%, determinato in coerenza con l’inflazione attesa di lungo periodo (fonte: Fondo Monetario Internazionale, ottobre 2023), rappresentativa delle aree geografiche di mercato in cui opera la Società.
Il WACC è la media del costo del capitale proprio e del costo del capitale di debito ponderata in base alla struttura finanziaria di società comparabili. È opportuno precisare che le stime ed i dati relativi alle previsioni economico-finanziarie cui sono applicati i parametri prima indicati sono determinati dal Management sulla base dell’esperienza passata e delle attese circa gli sviluppi dei mercati in cui il la Società opera.
                                                                            
219
Inoltre, si rileva che il WACC utilizzato ai fini dell’impairment test nell’ambito del presente bilancio consolidato include anche una componente c.d. execution risk, con impatto sul calcolo del tasso finito pari all’1,37% che rappresenta la stima del rischio del non totale raggiungimento degli obiettivi di piano, oltre che l’attuale grado di volatilità ed incertezza riflesso del contesto macro-economico. Pertanto, tale componente, seppur riflessa nel tasso di attualizzazione e non nei flussi di cassa, origina da simulazioni effettuate su ipotesi di raggiungimento non completo degli obiettivi di Piano, stante il permanere di un contesto di incertezza.
Le analisi effettuate, sulla base delle ipotesi e limitazioni precedentemente evidenziate, hanno condotto a una stima del valore recuperabile, in termini di Enterprise Value, pari a circa Euro 176,6 milioni. Tale valore risulta superiore al Carrying Amount del Gruppo alla data di riferimento (pari a circa Euro 170,4 milioni), non dando luogo a impairment losses.
Lo svolgimento dell’impairment test è caratterizzato da un elevato grado di giudizio, oltre che dalle incertezze insite in qualsiasi attività previsionale, con particolare riferimento alla stima:
dei flussi di cassa operativi attesi, che per la loro determinazione devono tener conto dell’andamento economico generale (inclusi tassi di inflazione attesi e tassi di cambio) e del settore di appartenenza, nonché dei flussi di cassa prodotti dalla CGU negli esercizi passati;
dei parametri finanziari da utilizzare ai fini dell’attualizzazione dei flussi sopra indicati.
Inoltre, sono state effettuate delle analisi di sensitivity che considerano contestualmente una variazione del:
WACC e del tasso di crescita (g-rate) al fine di verificare l’impatto generato dalle variazioni di tali parametri sull’Enterprise Value e, di conseguenza, sulla differenza tra quest’ultimo e il Carryng Amount considerato alla data di riferimento del bilancio;
WACC e dell’EBITDA di Piano 2024-2027 e di Terminal Value al fine di verificare l’impatto generato dalle variazioni di tali parametri sull’Enterprise Value e, di conseguenza, sulla
                                                                            
220
differenza tra quest’ultimo e il Carryng Amount considerato alla data di riferimento del presente bilancio.
Le analisi di sensitività hanno evidenziato potenziali situazioni di impairment in caso di peggioramento del WACC o del g-rate, e in caso di riduzione dell’EBITDA di Piano e di Terminal Value.
Si precisa che ’inserimento di un Execution Risk Premium nel WACC implica una tolleranza- rispetto ad una possibile riduzione dell’EBITDA rispetto alle previsioni di piano nel caso specifico tale tolleranza è pari al 14,3% sull’arco di Piano; di conseguenza, la sensitivity qui esposta è calcolata partendo da un Ebitda inferiore del 14,3% rispetto a quello del Business Pan 2024-27.
6.3Immobili, impianti e macchinari
Gli ammortamenti sono stati calcolati sulla base di aliquote ritenute rappresentative della residua possibilità di utilizzo delle relative immobilizzazioni immateriali.
Si riporta di seguito il saldo della voce Immobili, impianti e macchinari, suddiviso per categoria, al 31 dicembre 2023 ed al 31 dicembre 2022:
(in migliaia di Euro)Valore netto al 31 dicembre 2022Incrementi(Amm.ti)(Decrementi/Svalutazioni)RiclassificheUtilizzo F.doValore netto al 31 dicembre 2023
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Descrizione generata automaticamente
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221
Terreni e Fabbricati 3.330                       8 (122) - -                     - 3.216
Impianti e macchinari 367                     66 (106) - -                     - 327
Attrezzature industriali e commerciali 1.608                   972 (998) (37) 42                     23 1.610
Immobilizzazioni in corso e acconti 106                     71                     - (6) (42)                    - 129
Totale Imm. materiali 5.411                 1.117 (1.226) (43) -                     23 5.282
Si riporta di seguito la movimentazione della voce Immobili, impianti e macchinari per il periodo dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023:
(In migliaia di Euro)
Saldo al 31 dicembre 20225.411
Incrementi               1.117
(Decrementi) (43)
(Ammortamenti e svalutazioni) /rivalutazioni (1.226)
Decrementi Fondo Amm.to                    23
Saldo al 31 dicembre 20235.282
Al 31 dicembre 2023 la voce è composta principalmente da fabbricati relativi alla sede operativa della Società per Euro 3.216 migliaia e attrezzature industriali e commerciali per Euro 1.610 migliaia (principalmente mobili, arredi, macchine d’ufficio e stampi). Con riferimento all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2023 la Società ha effettuato investimenti netti per Euro 1.117 migliaia, principalmente correlati alle attrezzature industriali e commerciali.
6.4 Partecipazioni in imprese controllate e collegate
Di seguito il dettaglio della movimentazione della voce dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023:
(In migliaia di Euro)31 dicembre 2022incrementirivalutazione decrementi31 dicembre 2023
Partecipazioni in imprese controllate 20.545 2.983-- 23.528
Partecipazioni in imprese collegate 33 --- 33
                                                                            
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Totale Partecipazioni20.5782.983--23.561
Di seguito si riporta l’elenco delle partecipazioni:
PARTECIPAZIONISedeCapitalePatrimonio NettoTipo di possessoRisultato dell’ultimo esercizioQuota PartecipazioneValore di carico
(in valuta)(in valuta)(in valuta)(in Euro/000)
Imprese controllate       
- Cellular Spain S.L.U.ES3                             1.212 Diretto256100%1.103
- Cellular Inmobiliaria Italiana S.L.U.ES3                                  77 Diretto(9)100%3
- Cellular Immobiliare Helvetica S.A. CH100                                284 Diretto                                   16 100%71
- Systema S.r.l.IT100                             2.399 Diretto 228100%                             3.665
- Worldconnect AGCH                                  100                              5.163 Diretto                              1.395 80%14.757
- Cellularline USA Inc.US50                                357 Diretto (128)100%474
- Coverlab S.r.l.IT69                                166 Diretto (120)55%295
- Subliros S.L. ES11 (36)Diretto (82)80%177
- Peter Jäckel GmbHDE100                                862 Diretto (578)60%                             2.945
- Cellularline Middle East FZEEAU41                                  19 Diretto (60)100%38
Totale imprese controllate      23.528
Imprese collegate       
- Cellular Swiss S.A. (*)CH100                     576 Diretto                     117 50%33
Totale imprese collegate      33
(*) I dati fanno riferimento all'ultimo bilancio disponibile chiuso al 31 dicembre 2022.
Per i rapporti con le società correlate si rimanda alla sezione “operazioni con parti correlate” del presente bilancio.
Cellular Spain S.L.U.
La Società ha chiuso l’esercizio 2023 con un fatturato pari ad Euro 12.387 migliaia (Euro 10.456 migliaia nell’esercizio 2022). La Società ha incrementato il fatturato nel 2023, in virtù dei
                                                                            
223
contratti siglati con primari players locali e dell’ampliamento della gamma prodotti. Il risultato economico dell’esercizio risulta positivo per euro 256 migliaia.
Cellular Inmobiliaria S.L.U. – Cellular Immobiliare Helvetica S.A.
Le due Società immobiliari hanno proseguito nella loro gestione ordinaria. Non si rilevano indicatori relativi a perdite durevoli di valore.
Systema S.r.l.
La società Systema S.r.l. ha chiuso l’esercizio 2023 con un fatturato pari ad Euro 10.088 migliaia (Euro 10.282 migliaia nell’esercizio 2022). Il risultato economico dell’esercizio risulta positivo per euro 228 migliaia
Worldconnect AG
La società, di ordinamento svizzero, è leader di mercato globale per gli adattatori da viaggio a marchio SKROSS. Worldconnect ha fatturato nel 2023 Euro 19.963 migliaia (Euro 14.550 migliaia al 31 dicembre 2022. Il risultato economico dell’esercizio risulta positivo per Euro 1.436 migliaia.
Coverlab S.r.l.
La società, è una innovativa e-commerce company ed opera nel segmento custom degli accessori. Ha chiuso l’esercizio 2023 con un fatturato di Euro 1.504 migliaia (Euro 1.593 migliaia nell’esercizio 2022) in linea con l’anno precedente.
Il risultato economico dell’esercizio risulta negativo per Euro 119 migliaia.
Cellular Usa Inc.
Cellular Usa è stata costituita nel primo semestre 2022 ed ha come obiettivo la commercializzazione nel mercato Americano della linea Black; essendo una newco non ha
                                                                            
224
ancora dei fatturati rilevanti. Al 31 dicembre 2023 registra una perdita d’esercizio pari a Euro 127 migliaia.
Subliros S.L.
Subliros S.L. è stata acquisita alla fine di ottobre 2022, è una innovativa e-commerce company ed opera nel segmento custom degli accessori. Al 31 dicembre 2023 registra una perdita d’esercizio pari a Euro 82 migliaia.
Cellular Swiss S.A.
Nel corso dell’esercizio 2023 la società collegata Cellular Swiss ha proseguito nella strategia di sviluppo della clientela preesistente - operante soprattutto nel canale della Consumer Electronics - e di ricerca di nuova clientela, anche in differenti canali (ad esempio, nei canali Telco, Travel Retail e Mass Merchandise).
Peter Jäckel GmbH è stata acquisita nel mese di gennaio 2023 è un importante player tedesco operante nel settore degli accessori per smartphone. Al 31 dicembre 2023 registra una perdita di Euro 579 migliaia.
Cellularline Middle East FZE costituita in data 17 maggio 2023 è un hub operativo nella Jebel Ali Free Zone, a Dubai, allo scopo di servire in modo più efficiente l'area del Medio Oriente. Al 31 dicembre 2023 registra una perdita di Euro 56 migliaia.
6.5Diritto d’uso
                                                                            
225
La voce, pari ad Euro 2.622 migliaia (Euro 3.626 migliaia al 31 dicembre 2022), si riferisce esclusivamente alla contabilizzazione del “diritto d’uso” a seguito dell’applicazione del principio contabile IFRS 16 – Lease Accounting.
Tale voce viene trattata come un’immobilizzazione immateriale ed ammortizzata secondo la durata del contratto di noleggio o affitto sottostante. In nessun caso è contrattualmente prevista una facoltà di riscatto del bene alla scadenza.
(In migliaia di Euro)Diritto d’uso
Saldo al 31 dicembre 20223.626
Incrementi311
Decrementi (82)
(Ammortamenti) (1.233)
Saldo al 31 dicembre 20232.622
Gli incrementi dell’esercizio, pari ad Euro 311 migliaia, riguardano principalmente nuovi contratti per autoveicoli e veicoli commerciali.
6.6Imposte differite attive e passive
Si riportano di seguito le movimentazioni delle Imposte differite attive e passive dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023.
Imposte differite attive
(In migliaia di Euro)
Saldo al 31 dicembre 20224.788
Accantonamenti/(Rilasci) a Conto Economico582
Accantonamenti/(Rilasci) a Conto Economico complessivo(167)
Saldo al 31 dicembre 20235.203
                                                                            
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Il saldo al 31 dicembre 2023, pari ad Euro 5.203 migliaia, è composto da imposte differite attive originatesi principalmente dagli accantonamenti a fondi tassati, da ammortamenti temporaneamente indeducibili e dall’impatto delle scritture rilevate ai sensi dei Principi Contabili Internazionali, ma non aventi riconoscimento fiscale. La principale variazione rispetto all’esercizio precedente, per Euro 414 migliaia, è legata alle imposte differite attive Ires e Irap calcolate, principalmente, su ammortamenti parzialmente deducibili come quelli legati ai marchi Cellularline e Interphone e sull’accontamento sul fondo svalutazione (diretta) del magazzino.
La Legge di Bilancio 2022 (n. 234/2021, art. 1, commi 622-624) ha modificato retroattivamente il regime di rivalutazioni e riallineamenti di marchi e avviamenti effettuati in base all’articolo 110 del D.L. n. 104/2020, portando l’arco temporale delle deduzioni da 18 a 50 anni (2% annuo a partire dal 2021).
La norma ha altresì previsto le seguenti due ulteriori alternative:
mantenimento della deduzione in 18 anni a fronte del pagamento dell’ordinaria imposta sostitutiva sugli affrancamenti delle operazioni straordinarie (12%, 14% e 16% per rivalutazioni rispettivamente fino a 5 milioni, tra 5 milioni e 10 milioni e oltre 10 milioni;
revoca dell’intervenuto riallineamento ai fini fiscali, con restituzione o diritto alla compensazione dell’imposta sostitutiva già versata, secondo modalità da definire con futuro provvedimento.
Considerato che:
la diluizione del beneficio in 50 anni sposta il punto di pareggio oneri-benefici dal secondo al settimo anno, mantenendo comunque rilevante il risparmio d’imposta complessivo;
l’esborso per l’imposta sostitutiva «ordinaria», necessaria per mantenere la deducibilità in 18 anni, risulta molto oneroso e ravvicinato nel tempo, riducendo notevolmente il vantaggio dell’operazione;
                                                                            
227
la revoca del riallineamento comporterebbe la cancellazione del provento da rilascio del fondo imposte differite, con inevitabile impatto sul patrimonio netto della Società.
Si è ritenuto ragionevole mantenere il riallineamento effettuato con la deduzione in 50 anni ed iscrivere le imposte differite attive sugli ammortamenti temporaneamente indeducibili, con monitoraggio annuale della ragionevole certezza di recupero delle stesse.
Nel calcolo delle attività per imposte differite attive sono stati presi in considerazione gli aspetti seguenti:
le normative fiscali vigenti ed il relativo impatto sulle differenze temporanee, e gli eventuali benefici fiscali derivanti dall’utilizzo di perdite fiscali, ove esistenti, portate a nuovo considerando la possibile recuperabilità delle stesse in un orizzonte temporale di tre esercizi;
la previsione degli utili della Società nel medio e lungo termine.
Sulla base di quanto sopra esposto, la Società ritiene di poter recuperare con ragionevole certezza le attività per imposte differite attive rilevate.
Imposte differite passive
(In migliaia di Euro)
Saldo al 31 dicembre 20221.673
Accantonamenti/(Rilasci) a Conto Economico135
Accantonamenti/(Rilasci) a Conto Economico complessivo(81)
Saldo al 31 dicembre 20231.727
                                                                            
228
Il saldo al 31 dicembre 2023 pari ad Euro 1.727 migliaia, è composto da imposte differite passive originatesi principalmente sul fair value del warrant. Le variazioni intervenute al 31 dicembre 2023 sono attribuibili alla fiscalità differita sugli utili su cambi; tali debiti sono riferiti a differenze che si stima saranno riassorbite nel medio e lungo periodo.
6.7Crediti finanziari
Si riporta di seguito la movimentazione dei Crediti finanziari non ricorrenti tra il 31 dicembre 2022 e il 31 dicembre 2023.
(In migliaia di Euro)Crediti finanziari
Saldo al 31 dicembre 20226.391
Incrementi566
(Decrementi)(45)
Saldo al 31 dicembre 20236.912
La voce, pari ad Euro 6.912 migliaia, è composta dai crediti verso le imprese controllate relativi a finanziamenti. Tale voce include i finanziamenti verso Worldconnect per Euro 5.340 migliaia (corrispondenti a Chf 5.000 migliaia), Cellular Immobiliare Helvetica S.A. per Euro 911 migliaia (corrispondenti a Chf 844 migliaia), Cellular Inmobiliaria Italiana S.L.U. per Euro 329 migliaia, Coverlab S.r.l. per Euro 50 migliaia, Subliros S.L. per Euro 150 migliaia, Cellular Usa per Euro 72 migliaia (corrispondenti a Usd 80 migliaia). I decrementi netti riguardano principalmente i rimborsi effettuati dalle società controllate nel corso del 2023, rispettivamente pari a Chf 45 migliaia (Euro 46 migliaia) da Cellular Immobiliare Helvetica, Euro 2 migliaia da Cellular Inmobiliaria Italiana.
ATTIVO CORRENTE
6.8Rimanenze
Le rimanenze di magazzino sono così composte:
                                                                            
229
(In migliaia di Euro)Situazione al
31 dicembre 202331 dicembre 2022
Prodotti finiti e merci35.65632.205
Merci in viaggio3.1993.202
Acconti9801.561
Magazzino lordo39.83536.968
(Fondo obsolescenza magazzino) (2.125)(1.960)
Totale Rimanenze37.71035.008
Il valore delle rimanenze lorde include i prodotti finiti presso i magazzini della Società, oltre alle merci in viaggio per le quali la Società ha già acquisito il titolo di proprietà per Euro 3.199 migliaia (Euro 3.202 migliaia al 31 dicembre 2022). La voce acconti comprende gli anticipi per acquisti di prodotti finiti. L’aumento del valore delle rimanenze finali al 31 dicembre 2023 rispetto al dato dell’esercizio precedente è riconducibile alla necessità di fare fronte a maggiori volumi di vendita verificatisi nel corso dell’anno e previsti per l’anno 2024. Il valore delle rimanenze è rettificato dal fondo svalutazione magazzino, che accoglie la svalutazione delle merci soggette a possibili fenomeni di obsolescenza.
Si riporta di seguito la movimentazione del fondo svalutazione magazzino per il periodo dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023:
(In migliaia di Euro) Fondo obsolescenza magazzino
Saldo al 31 dicembre 2022 (1.960)
(Accantonamenti)(165)
Rilasci a conto economico-
Utilizzi-
Saldo al 31 dicembre 2023 (2.125)
Nel corso dell’anno la Società, a seguito di un’analisi di prodotti slow moving, ha provveduto ad accantonare Euro 165 migliaia a fronte di problematiche (tipiche del settore) legate all'obsolescenza/lento rigiro delle giacenze di magazzino, al fine di allinearne il valore al presumibile valore di realizzo.
6.9Crediti commerciali
                                                                            
230
Di seguito si riporta il dettaglio della voce Crediti commerciali al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2023:
(In migliaia di Euro)Situazione al
 31 dicembre 202331 dicembre 2022
Crediti commerciali verso terzi35.25739.429
Crediti commerciali verso parti correlate (Nota 8)17.34112.794
Crediti commerciali lordi52.59852.223
(Fondo Svalutazione crediti) (3.734)(3.262)
Totale Crediti commerciali48.86448.961
Si riporta di seguito la movimentazione del fondo svalutazione crediti dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023:
(In migliaia di Euro)Fondo svalutazione crediti
Saldo al 31 dicembre 2022(3.262)
(Accantonamenti)(496)
Rilasci a conto economico-
Utilizzi24
Saldo al 31 dicembre 2023(3.734)
I crediti svalutati si riferiscono principalmente a crediti in contenzioso o a clienti assoggettati a procedure concorsuali. Gli utilizzi sono a fronte di situazioni creditorie per le quali gli elementi di certezza e precisione, ovvero la presenza di procedure concorsuali in essere, determinano lo stralcio della posizione stessa. Il rischio di credito rappresenta l’esposizione al rischio di potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte. La Società si è dotata di processi di controllo del credito che prevedono analisi di affidabilità dei clienti e il controllo dell’esposizione tramite report con la suddivisione delle scadenze e dei tempi medi di incasso. La variazione del fondo, a seguito dell’accantonamento effettuato nel periodo, è l’esito della valutazione analitica dei crediti in sofferenza e dei crediti la cui incerta esigibilità si è già manifestata, nonché da una valutazione generica basata sulla storicità di deterioramento del credito.
                                                                            
231
Si ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali approssimi il loro fair value.
6.10Crediti per imposte correnti
Di seguito si riporta il dettaglio dei crediti per imposte correnti al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2023:
(In migliaia di Euro)Situazione al
 31 dicembre 202331 dicembre 2022
Credito verso erario per imposte correnti415939
Totale Crediti per imposte correnti415939
I Crediti verso erario per imposte correnti comprendono principalmente: (i) il credito d’imposta per acconti versati per l’anno 2023, pari ad Euro 83 migliaia, (ii) il credito per imposte chieste a rimborso, pari ad Euro 115 migliaia e (iii) il credito per ricerca, sviluppo, innovazione e design per Euro 217 migliaia.
6.11Altre attività
Di seguito si riporta il dettaglio della voce Altre Attività correnti al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2023:
(In migliaia di Euro)Situazione al
 31 dicembre 202331 dicembre 2022
Risconti attivi10.1932.489
Crediti verso erario per Iva-24
Crediti verso altri19968
Totale Altre attività10.3922.581
La voce include principalmente i risconti attivi per il pagamento anticipato di costi relativi ad anni futuri.
6.12Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
                                                                            
232
Di seguito si riporta il dettaglio della voce Disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2023:
(In migliaia di Euro)Situazione al
 31 dicembre 202331 dicembre 2022
Conti bancari6.3504.813
Cassa contanti65
Totale Disponibilità liquide e mezzi equivalenti6.3564.818
Le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti ammontano a Euro 6.356 migliaia al 31 dicembre 2023 (Euro 4.818 migliaia al 31 dicembre 2022). La voce è costituita da denaro in cassa, valori e depositi a vista o a breve termine presso banche effettivamente disponibili e prontamente utilizzabili.
Per ulteriori dettagli riguardo alle dinamiche che hanno influenzato le Disponibilità liquide e mezzi equivalenti si rinvia al Rendiconto Finanziario.
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO
6.13Patrimonio netto
Il Patrimonio Netto, pari a Euro 128.089 migliaia (Euro 127.531 migliaia al 31 dicembre 2022), è aumentato principalmente per l’utile del periodo. Nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 non sono presenti patrimoni destinati a specifici affari.
Di seguito forniamo l’analisi delle voci di patrimonio netto in relazione alla loro origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità (in migliaia di Euro):
PATRIMONIO NETTOVALORE ALPossibilità Quota Riepilogo delle utilizzazioni
31.12.2023di utilizzodisponibiledell’esercizio e dei tre precedenti
                                                                            
233
delle riserve (*)
delle riserve
Copertura
Distribuzione
perdite
Dividendi/Riserve
I
Capitale sociale
21.343
II
Riserva da sovrapprezzo azioni
102.199
A, B, C
102.199
31.316
 
IV
Riserva Legale
4.269
B
4.269
 
V
Riserve statutarie
-
 
 
VII
Altre riserve
351
B
579
31.177
 
VIII
Riserva per riporto utile a nuovo
2.420
A, B, C
2.420
18.263
8.164
IX
Utile (perdita) dell'esercizio
1.136
 
X
Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio
(3.629)
Nessuna
 
 
Totale Patrimonio Netto
128.089
109.467
80.755
8.164
(*) Legenda / Note:
A = per aumento di capitale
B = per copertura perdite
C = per distribuzione ai soci
A fronte del riallineamento del valore fiscale al valore civilistico dei marchi Cellularline e Interphone e della Customer Relationship, come previsto dall’articolo 110, commi 8 e 8-bis, D.L. n. 104/2020, convertito nella L. 126/2020, come modificato dalla L. 178/2020, il Consiglio di Amministrazione propone all’Assemblea dei soci di apporre il vincolo della sospensione di imposta in misura pari ad Euro 59.253 migliaia alla Riserva Sovrapprezzo Azioni.
Capitale sociale
Il Capitale sociale al 31 dicembre 2023 è pari ad Euro 21.343 migliaia ed è suddiviso in n. 21.868.189 azioni ordinarie.
Altre Riserve non commentate sopra
Al 31 dicembre 2023 le altre riserve ammontano ad Euro 103.189 migliaia (Euro 166.260 migliaia al 31 dicembre 2022) e sono principalmente così suddivise:
Riserva legale che ammonta ad Euro 4.269 migliaia.
                                                                            
234
Riserva sovrapprezzo azioni, che ammonta ad Euro 102.198 migliaia, di cui Euro 59.253 migliaia in sospensione d’imposta a seguito dell’intervenuto riallineamento dei marchi e della Customer Relationship.
Altre Riserve per Euro 351 migliaia che si originano a seguito degli effetti derivanti dalle scritture IFRS, oltre che per la Business Combination avvenuta nel 2018;
Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio per Euro 3.629 migliaia.
Utili (perdite) portati a nuovo degli esercizi precedenti
La voce ammonta ad Euro 2.420 migliaia (Euro 15.821 migliaia al 31 dicembre 2022).
Risultato economico dell’esercizio
L’esercizio 2023 si è concluso con un risultato economico di Euro 1.136.461.
A seguito dell’utile conseguito, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea dei Soci la distribuzione di un dividendo straordinario di Euro 0,087 per ciascuna delle azioni ordinarie, oltre all’assegnazione di una azione ogni 64 possedute, per un importo complessivo del dividendo proposto pari a Euro 2.799 migliaia.
Riserva Long Term Incentive Plan (Accordi di pagamento basato su azioni)
Nel corso del 2021 la Societa ha approvato un piano di Stock Grant che prevede l’assegnazione ad alcuni dipendenti con responsabilità rilevanti, dei diritti di ricevere gratuitamente delle azioni della Società.
L’assegnazione gratuita di tali diritti a ricevere azioni rientra nell’ambito del “piano di incentivazione 2021-2023 di Cellularline S.p.A.”, sottoposto all’approvazione dell’assemblea ordinaria degli azionisti in data 28 aprile 2021.
Si riporta di seguito una tabella riassuntiva delle principali condizioni del programma di Stock Option:
                                                                            
235
Data di assegnazioneNumero massimo di strumentiCondizioni per la maturazione del dirittoDurata contrattuale delle opzioni
9 giugno 202190.000 *30% Relative Total Shareholder Return70% EBITDA Adjusted ConsolidatoTriennale
Data di assegnazioneNumero massimo di strumentiCondizioni per la maturazione del dirittoDurata contrattuale delle opzioni
17 marzo 202290.000 *30% Relative Total Shareholder Return70% EBITDA Adjusted ConsolidatoTriennale
Data di assegnazioneNumero massimo di strumentiCondizioni per la maturazione del dirittoDurata contrattuale delle opzioni
15 marzo 202390.000 *30% Relative Total Shareholder Return70% EBITDA Adjusted ConsolidatoTriennale
(*) Il numero di strumenti riportato si riferisce ad ogni singola tranche di assegnazione del ciclo triennale, di cui assegnati agli amministratori delegati ed ai dirigenti con responsabilità strategiche n. 55.000. Alla data della presente Relazione sono stati attivati due cicli di assegnazione.
Il Piano prevede tre cicli di assegnazione annuale dei Diritti in favore dei Beneficiari (2021, 2022 e 2023), ciascuno dei quali con un periodo di performance triennale, nonché un lock-up biennale sulle azioni attribuite in forza dei diritti assegnati per ciascun ciclo al ricorrere delle condizioni, nonché secondo le modalità e i termini previsti dal Piano e dal relativo Regolamento. I diritti assegnati ai beneficiari maturano, dando quindi diritto ai relativi titolari di ricevere azioni della Società, in ragione del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance pluriennali, predeterminati dalla Società e misurabili. Tali obiettivi di performance contribuiscono con un diverso peso percentuale alla maturazione dei diritti e all’attribuzione delle azioni, il tutto secondo quanto indicato:
(i) il Relative Total Shareholder Return o Relative TSR è l’obiettivo di performance azionaria e contribuisce alla remunerazione variabile incentivante prevista dal Piano (in forma azionaria) con un peso percentuale del 70%,
                                                                            
236
(ii) l’EBITDA Adjusted Consolidato Triennale è l’Obiettivo di Performance aziendale e contribuisce alla remunerazione variabile incentivante prevista dal Piano (in forma azionaria) con un peso percentuale del 30%.
La valutazione alla data del 31 dicembre 2023, secondo il principio contabile IFRS 2, ha riguardato il fair value totale del piano approvato.
La componente market based(Relative Total Shareholder Return) è stata stimata utilizzando la simulazione stocastica con il Metodo Monte Carlo che, sulla base di opportune ipotesi, ha consentito di definire un consistente numero di scenari alternativi nell’arco temporale considerato.
La componente “non market basedè stata valutata alla reporting dateper tenere conto delle aspettative relative al numero di diritti che potranno maturare.
Il valore della riserva LTI al 31 dicembre 2023 è pari a Euro 279 migliaia (Euro 179 migliaia al 31 dicembre 2022).
6.14Debiti verso banche ed altri finanziatori (correnti e non correnti)
Di seguito si riporta il dettaglio della voce Debiti verso banche e altri debiti finanziari correnti e non correnti al 31 dicembre 2023:
(In migliaia di Euro)Situazione al
31 dicembre 202331 dicembre 2022
Debiti verso banche e altri finanziatori correnti29.17023.697
Debiti verso banche e altri finanziatori non correnti8.60014.821
Totale Debiti verso banche e altri finanziatori 37.77038.518
Altre passività finanziarie correnti 1.0631.160
Altre passività finanziarie non correnti 1.9092.796
Totale Altre passività finanziarie2.9723.956
Totale Passività finanziarie40.74142.474
I Debiti verso banche e altri finanziatori ammontano ad Euro 37.770 migliaia (Euro 38.518 migliaia al 31 dicembre 2022) ed includono principalmente:
                                                                            
237
il finanziamento bancario stipulato in ottobre 2020 nell’operazione di re-financing per Euro 15.000 migliaia, oltre all’utilizzo della linea c.d. Capex a gennaio 2023 per Euro 3.000 migliaia;
il finanziamento bancario sottoscritto in gennaio 2023 per residui Euro 5.000 migliaia;
i finanziamenti bancari hot money e altre passività finanziarie a breve termine per Euro 14.770 migliaia.
Di seguito si riporta le principali informazioni del debito finanziario in essere al 31 dicembre 2023:
(In migliaia di Euro)AccensioneScadenzaImporto originarioSituazione al 31 dicembre 2023
   Debito residuodi cui quota correntedi cui quota non corrente
Pool
Linea “Ordinaria” 26/10/202020/06/202550.00015.00010.0005.000
Linea “Capex"11/01/202320/06/20254.0003.0002.0001.000
Totale finanziamento in Pool (*)54.00018.00012.0006.000
BNL S.p.A.25/01/202325/01/20266.0005.0002.4002.600
Debiti verso banche e altri finanziatori60.00023.00014.4008.600
(*) Il finanziamento in Pool è stato sottoscritto con Banco BPM S.p.A. e Intesa Sanpaolo S.p.A..
Il debito per il finanziamento bancario verso i suddetti istituti è soggetto a covenant di natura economico-finanziaria. Tali covenant risultano rispettati al 31 dicembre 2023.
Si riporta di seguito il dettaglio delle Passività finanziarie in base alle scadenze:
(In migliaia di Euro)Situazione al
31 dicembre 202331 dicembre 2022
Entro 1 anno30.23224.857
                                                                            
238
Da 1 a 5 anni10.50917.617
Totale 40.74142.474
Di seguito riportiamo la riconciliazione dell’Indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023, pari a Euro 34.116 migliaia, e al 31 dicembre 2022, pari a Euro 37.622 migliaia, in base allo schema previsto dall’Orientamento ESMA 32-382- 1138 del 4 marzo 2021 e indicato nel Richiamo di attenzione Consob 5/21 del 29 aprile 2021:
(in migliaia di Euro)Situazione alVariazioni
31 dicembre 202331 dicembre 2022Δ%
(A) Disponibilità liquide                       6.356 4.818            1.538 31,9%
(B) Mezzi equivalenti a disponibilità liquide                             -                              -
(C) Altre attività finanziarie correnti                          269 34               235 >100%
(D) Liquidità (A)+(B)+(C)                       6.625 4.852             1.773 36,5%
(E) Debito finanziario corrente                       14.769 13.698                1.0717,8%
(F) Parte corrente del debito finanziario non corrente                     15.463 11.160            4.303 38,6%
(G) Indebitamento finanziario corrente (E) + (F)                     30.232 24.857            5.375 21,6%
- di cui garantito - -
- di cui non garantito30.23224.857            5.375 21,6%
(H) Indebitamento finanziario corrente netto (G) - (D)                     23.608 20.005            3.603 18,0%
(I) Debito finanziario non corrente10.50917.617           (7.108)-40,3%
                                                                            
239
(J) Strumenti di debito                             - ---
(K) Debiti commerciali e altri debiti non correnti                             - ---
(L) Indebitamento finanziario non corrente (I)+(J)+(K)                      10.509 17.617           (7.108)-40,3%
- di cui garantito - -
- di cui non garantito10.50917.617           (7.108)-40,3%
(M) INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (H) + (L)                      34.116 37.622          (3.506)-9,3%
6.15Benefici ai dipendenti
Al 31 dicembre 2023 la voce ammonta ad Euro 211 migliaia (Euro 209 migliaia al 31 dicembre 2022) e deriva dalle valutazioni attuariali del trattamento di fine rapporto (TFR) della Società; tali valutazioni sono state realizzate in base alla metodologia dei benefici maturati mediante il criterio “Project Unit Credit” come previsto dallo IAS 19.
Il modello attuariale si basa sul:
tasso di attualizzazione del 3,17%, che è stato desunto dall’indice Iboxx Corporate AA con duration 10+;
tasso annuo di inflazione del 2,00%;
tasso annuo incremento TFR del 3,00%, che è pari al 75% dell’inflazione più 1,5 punti percentuali.
Inoltre, sono state effettuate analisi di sensitività per ciascuna ipotesi attuariale, considerando gli effetti che ci sarebbero stati a seguito delle variazioni delle ipotesi attuariali ragionevolmente possibili alla data di bilancio; i risultati di tali analisi non danno origine ad effetti significativi.
6.16Piano di Buy-Back
A partire dal 23 novembre 2023 si è avviato un programma di acquisto e disposizione di azioni proprie, sulla base della delibera autorizzativa approvata dall’Assemblea degli Azionisti del 22 novembre 2023, che prevede l’acquisto di un numero massimo di azioni che non sia
                                                                            
240
complessivamente superiore al 7% del capitale sociale, per un periodo non superiore a diciotto mesi. Nell’ambito di questa delibera, il Consiglio di Amministrazione ha dato avvio al programma di acquisto e disposizioni di azioni proprie prevedendo che l’acquisto verrà effettuato in una o più tranche, sino ad un numero massimo di azioni Cellularline pari a n. 1.003.566 corrispondenti a circa il 4,6% del capitale sociale, per un controvalore massimo pari a Euro 3,0 milioni. Si ricorda che alla data del 22 novembre 2023, la Società deteneva n. 527.207 azioni proprie, pari al 2,4% del capitale sociale.
L’avvio del programma di acquisto è stato dettato da finalità di: i) conservazione per successivi utilizzi, , ivi inclusi, a titolo esemplificativo, corrispettivo in operazioni straordinarie, anche di scambio o cessione di partecipazioni da realizzarsi mediante permuta, conferimento o altro atto di disposizione e/o utilizzo, con altri soggetti, ovvero la destinazione al servizio di prestiti obbligazionari convertibili in azioni della Società o prestiti obbligazionari con warrant; ii) impiego a servizio di futuri piani di compensi e incentivazione basati su strumenti finanziari e riservati agli amministratori e ai dipendenti della Società e/o delle società dalla stessa direttamente o indirettamente controllate, sia mediante la concessione a titolo gratuito di opzioni di acquisto, sia mediante l’attribuzione gratuita di azioni (c.d. piani di stock option e di stock grant); iii) impiego a servizio di eventuali futuri programmi di assegnazione gratuita di azioni agli azionisti. Il programma avrà una durata di diciotto mesi a partire dalla data dell’Assemblea.
6.17Fondi rischi ed oneri
Si riporta di seguito la movimentazione della voce Fondi per rischi e oneri per il periodo dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023:
(In migliaia di Euro)Fondo rischi futuriFondo indennità supplettiva di clientelaTotale
Saldo al 31 dicembre 2022                                    -                               1.249 1.249
                                                                            
241
- di cui quota corrente                                    - -
- di cui quota non corrente                                   -                              1.249 1.249
Accantonamenti                                 336                                  210 546
Utilizzi/Rilasci                                     - -
Saldo al 31 dicembre 2023                                 336                               1.459 1.795
- di cui quota corrente                                  -
- di cui quota non corrente                                   336                              1.459 1.795
Il fondo indennità suppletiva di clientela si riferisce alla valutazione dell’indennità suppletiva di clientela della Società per quanto sarà corrisposto agli agenti per lo scioglimento del rapporto di agenzia per fatti non imputabili all'agenzia. La valutazione attuariale, coerente con lo IAS 37, è stata condotta quantificando i futuri pagamenti tramite la proiezione delle indennità maturate alla data di bilancio dagli agenti operanti fino al presumibile momento (aleatorio) di interruzione del rapporto contrattuale. Per le valutazioni attuariali sono state adottate ipotesi demografiche ed economico-finanziarie; nello specifico, relativamente al tasso di attualizzazione, si è fissato lo stesso con riferimento all’indice IBoxx Eurozone AA in relazione alla duration del collettivo pari allo 3,17%.
6.18Debiti commerciali
Di seguito si riporta il dettaglio della voce Debiti commerciali al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022:
(In migliaia di Euro)Situazione al
31 dicembre 202331 dicembre 2022
Debiti commerciali verso terzi26.69118.627
Debiti commerciali verso parti correlate (Nota 8) 605 254
Totale Debiti commerciali27.29618.881
                                                                            
242
Al 31 dicembre 2023 i debiti commerciali aumentano rispetto al 31 dicembre 2022, per effetto del diverso timing degli approvvigionamenti. Tali debiti sono relativi ad operazioni di carattere commerciale nei normali termini di pagamento, tutti con scadenza entro l'anno.
6.19Debiti per imposte correnti
La voce, pari a Euro 1.268 migliaia (Euro 612 migliaia al 31 dicembre 2022) comprende principalmente il debito per imposte IRES ed IRAP dell’esercizio 2023.
6.20Altre passività
Di seguito si riporta il dettaglio della voce Altre passività al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022:
(In migliaia di Euro)Situazione al
31 dicembre 202331 dicembre 2022
Debiti per il personale 1.8991.702
Debiti per istituti di previdenza e di sicurezza sociale 779815
Debiti tributari 1.0621.343
Altri debiti 481180
Totale Altre Passività 4.2214.040
Al 31 dicembre 2023 la voce ammonta ad Euro 4.221 migliaia (Euro 4.040 migliaia al 31 dicembre 2022) ed è composta principalmente da debiti per:
Euro 1.899 migliaia verso il personale dipendente per competenze da liquidare e per bonus;
Euro 779 migliaia verso gli istituti di previdenza e di sicurezza sociale per contributi da liquidare;
Euro 1.062 migliaia per debiti tributari (ritenute d’acconto, irpef e iva a debito).
6.21Altre passività finanziarie (correnti e non correnti)
                                                                            
243
Di seguito si riporta il dettaglio della voce Altre passività finanziarie al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022:
(In migliaia di Euro)Situazione al
31 dicembre 202331 dicembre 2022
Altre passività finanziarie correnti1.0631.160
Altre passività finanziarie non correnti1.9092.796
Totale Altre passività finanziarie2.9723.956
Le Altre passività finanziarie al 31 dicembre 2023 ammontano ad Euro 2.972 migliaia (Euro 3.956 migliaia al 31 dicembre 2022) ed includono principalmente il debito per leasing derivante dall’applicazione dell’IFRS 16 per Euro 2.747 migliaia (Euro 3.668 al 31 dicembre 2022).
6Note illustrative alle principali voci del Conto Economico
Con riferimento agli esercizi in chiusura al 31 dicembre 2023 ed al 31 dicembre 2022 di seguito si riportano i commenti alle principali voci del Conto Economico.
7.1 Ricavi delle vendite
I ricavi delle vendite al 31 dicembre 2023 ammontano a Euro 126.766 migliaia (Euro 113.022 migliaia nell’esercizio 2022).
Le attività della Società si sviluppano attraverso un unico settore operativo e sono suddivisibili in tre principali linee di prodotto:
Linea di prodotto Red (accessori per dispositivi multimediali);
Linea di prodotto Black (accessori per il mondo della moto e delle bici);
Linea di prodotto Blue (prodotti di terzi commercializzati su concessione in distribuzione).
La seguente tabella mostra i ricavi, suddivisi per linea ed area geografica, per l’esercizio 2023.
                                                                            
244
Ricavi delle Vendite per linea di prodotto 
(In migliaia di Euro)Esercizio chiuso al Variazione
 2023% sui ricavi2022% sui ricaviValore%
Red – Italia49.48139,03%49.82344,08% (342)-0,7%
Red – International48.17438,00%39.33134,80%8.84322,5%
Ricavi delle Vendite – Red97.65577,04%89.15478,88%8.5019,5%
  
Black – Italia3.8093,00%4.0603,59% (251)-6,2%
Black – International3.5572,81%3.2242,85%33310,3%
Ricavi delle Vendite – Black7.3665,81%7.2846,44%821,1%
  
Blue – Italia21.73817,15%16.58314,67%5.15531,1%
Blue – International70,01%-0,00%70,0%
Ricavi delle Vendite – Blue21.74517,15%16.58314,67%5.16231,1%
Totale Ricavi delle Vendite 126.766100,00%113.022100,00%13.74412,2%
la Linea Red ha registrato un incremento rispetto all’anno precedente del 9,5% (+ Euro 8.501 migliaia), pari a circa il 79% della performance complessiva del periodo. La crescita è stata trainata dalla ripresa della domanda soprattutto nei mercati internazionali;
la Linea Black ha registrato vendite pari a Euro 7.366 migliaia; l’incidenza delle vendite della linea Black nel 2023 (5,8%) è risultata in lieve flessione rispetto all’esercizio precedente (6,4%), ma con un volume di fatturato in linea a quello conseguito nell’esercizio 2022 (Euro 7.366 migliaia al 31 dicembre 2023, rispetto a Euro 7.284 migliaia al 31 dicembre 2022). Si evidenzia che nell’esercizio 2023 il canale ha registrato una crescita della distribuzione online del 16% circa rispetto all’esercizio precedente;
la Linea Blue ha registrato una crescita pari a Euro 5.162 migliaia (+31,1%).
Ricavi delle Vendite per area geografica
(In migliaia di Euro)Esercizio chiuso al Variazione
2023% sui ricavi2022% sui ricavi Δ%
Italia75.02859,2%70.67662,5%4.3526,2%
                                                                            
245
Spagna/Portogallo9.5667,5%3.2912,9%6.275>100%
Est Europa7.3255,8%5.7815,1%1.54426,7%
Germania6.5785,2%1.9441,7%4.634>100%
Nord Europa5.9174,7%4.7994,2%1.11823,3%
Francia5.6454,5%5.9035,2%(258)-4,4%
Svizzera5.5404,4%4.5224,0%1.01822,5%
Medio Oriente4.3133,4%3.8953,4%41810,7%
Altri3.2072,5%8.4187,4%(5.211)-61,9%
Benelux2.7782,2%2.7882,5%(10)-0,4%
Gran Bretagna8510,7%1.0040,9%(153)-15,2%
Nord America190,0%-0,0%19100%
Totale Ricavi delle Vendite 126.766100%113.022100%13.74512,2%
Per quanto riguarda l’analisi delle vendite per area geografica, si evidenzia che - grazie alla crescita del fatturato internazionale la quota delle vendite nei mercati esteri rappresenta oltre il 40,8% delle vendite complessive, con un incremento dell’incidenza di 3 p.p.
7.2Costo del venduto
Il costo del venduto ammonta a Euro 81.560 migliaia (Euro 76.299 migliaia nell’esercizio 2022) e corrispondente al 64,3% dei ricavi, rispetto al 67,5% dell’anno precedente.
7.3Costi di vendita e distribuzione
I costi di vendita e distribuzione sono pari a Euro 19.534 migliaia (Euro 19.104 migliaia nell’esercizio 2022), come illustrato nella tabella seguente.
(In migliaia di Euro)Esercizio chiuso al
31/12/2023% sui ricavi31/12/2022% sui ricavi
Costo del personale per vendita e distribuzione                          9.312 7,3%9.1258,1%
Provvigioni agenti                          4.637 3,7%4.4824,0%
Trasporti di vendita                          2.891 2,3%2.7522,4%
Costi di viaggio                             815 0,6%6780,6%
Spese di pubblicità e consulenze commerciali                         1.081 0,9%1.2831,1%
Altri costi di vendita e distribuzione                            798 0,6%7840,7%
Totale costi di vendita e distribuzione                        19.534 15,4%19.104 20,7%
                                                                            
246
7.4Costi generali e amministrativi
I costi generali ed amministrativi sono pari a Euro 21.500 migliaia (Euro 96.566 migliaia nell’esercizio 2022), come illustrato nella tabella seguente.
(In migliaia di Euro) Esercizio chiuso al
31/12/2023% sui ricavi31/12/2022% sui ricavi
Amm.to immobilizzazioni immateriali 8.383 6,6% 8.484 7.5%
Amm.to immobilizzazioni materiali 2.459 1,9% 2.370 2,1%
Impairment avviamento - -75.42566,7%
Accontamenti su rischi e svalutazioni 838 0,7% 300 0,3%
Costo del personale amministrativo 4.426 3,5% 4.3373,8%
Consulenze amministrative, legali, personale, etc. 2.372 1,9% 2.5922,3%
Commissioni 206 0,2% 108 0,1%
Compensi CdA e Collegio Sindacale 433 0,3% 448 0,4%
Altri costi generali amministrativi 2.383 1,9% 2.498 2,2%
Totale costi generali e amministrativi 21.500 17,0%96.56685,4%
I costi generali ed amministrativi si decrementano, rispetto all’anno precedente, principalmente per l’effetto dell’impairment dell’Avviamento per Euro 75.425 migliaia sostenuto nel 2022.
7.5Altri costi e ricavi non operativi
Gli altri costi e ricavi non operativi al 31 dicembre 2023 ammontano a Euro 476 migliaia (Euro 1.826 migliaia nel 2022), come illustrato nella tabella seguente.
(In migliaia di Euro) Esercizio chiuso al
31/12/2023% sui ricavi31/12/2022% sui ricavi
Recuperi diritti SIAE40,0%(3)0,0%
Sopravvenienze attive e (passive)590,0%1180,1%
(Contributi SIAE e CONAI)(173)-0,1%(94)-0,1%
Altri (costi)/ricavi non operativi5850,5%1.8051,6%
Totale altri (costi)/ricavi non operativi476 0,4%1.826 1,6%
7.6Proventi e oneri finanziari
I proventi e oneri finanziari netti presentano un saldo netto negativo di Euro 3.550 migliaia (Euro 795 migliaia nel 2022).
(In migliaia di Euro)Esercizio chiuso al
31 dicembre 2023% sui ricavi31 dicembre 2022% sui ricavi
                                                                            
247
Altri proventi finanziari e da variazione fair value                          136 0,1%1.2641,1%
Interessi attivi1770,1%105 0,1%
Totale Proventi finanziari3130,2% 1.369 1,2%
Commissioni e altri oneri finanziari da fair value                     (1.263)-1,0% (1.064)-0,9%
Interessi passivi finanziamenti a m/l termine                     (2.493)-2,0% (950)-0,8%
Altri Interessi passivi                         (107)-0,1% (150)-0,1%
Totale (Oneri) finanziari                    (3.863)-3,0% (2.164)-1,9%
Totale Proventi e (Oneri) finanziari                    (3.549)-2,8% (795)-0,7%
Gli oneri finanziari netti sono negativi per Euro 3.549 migliaia, mentre nell’anno 2022 erano negativi per Euro 795 migliaia. I maggiori oneri finanziari netti (Euro 2.754 migliaia) registrati sono attribuibili principalmente all’aumento dei tassi di interesse sui finanziamenti a breve e medio lungo termine, nonché all’assenza dell’effetto positivo della variazione del fair value dei warrant che erano in circolazione e che avevano registrato un effetto positivo a conto economico nel precedente periodo.
Gli oneri finanziari al 31 dicembre 2023 sono pari ad Euro 3.863 migliaia e sono principalmente riferibili a:
Euro 1.263 migliaia per costi di commissione bancari e premi corrisposti a fronte di operazioni di copertura del rischio di variazione di tasso di cambio valutario e per operazioni di factoring;
Euro 2.493 migliaia relativi ad interessi verso banche per i finanziamenti a breve ed a medio-lungo termine;
Euro 107 migliaia per altri interessi passivi.
7.7Utili/(Perdite) su cambi
(In migliaia di Euro)Esercizio chiuso al
31/12/2023% sui ricavi31/12/2022% sui ricavi
Utile/(Perdita) su cambi commerciali 300 0,2%2.0061,8%
Utile/(Perdita) su cambi finanziari 374 0,3%2820,2%
Totale utili e (perdite) su cambi 674 0,5%2.2882,0%
                                                                            
248
Nell’esercizio 2023 la voce Utili su cambi è principalmente influenzata dalle operazioni di copertura delle differenze cambio Dollaro / Euro.
7.8Imposte correnti e differite
Di seguito si riporta il dettaglio della voce Imposte per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022:
(In migliaia di Euro)Esercizio chiuso al
31/12/202331/12/2022
Imposte correnti dell’esercizio (953)(310)
Imposte correnti degli esercizi precedenti (17)(4)
Imposte differite attive/(passive)33249
Totale(638)(265)
La voce comprende l’onere per le imposte correnti di competenza dell’esercizio, pari ad Euro 953 migliaia, per le imposte relative ad esercizi precedenti, pari ad Euro 17 migliaia.
Le imposte differite, pari ad Euro 332 migliaia, sono principalmente composte da:
-provento per iscrizione delle imposte differite attive pari a Euro 408 migliaia sull’ammortamento dei marchi Cellularline e Interphone e sull’ accantonamento al fondo svalutazione (diretta) del magazzino, come già dettagliato nel paragrafo delle Imposte differite attive;
-oneri per effetti minori per complessivi Euro 76 migliaia.
Le principali differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione di fiscalità differita sono indicate nella tabella seguente, unitamente ai relativi effetti (in migliaia Euro):
Esercizio al 31/12/2023
Importi addebitati/accreditati a C.E.ImponibiliAliquota Fiscale(Addebiti a C.E.)ImponibiliAliquota FiscaleAccrediti a C.E.
- compensi amministratori non pagati3324,00%                    (8)-24,00%-
- accantonamento/(utilizzo) indennità suppletiva di clientela-27,90% 17124,00%41
                                                                            
249
- svalutazione diretta di magazzino66024,00%                (158)108024,00%259
- accantonamento/(utilizzo) fondo svalutazione magazzino-24,00%-16524,00%40
- perdite da oscillazione cambi vs. clienti e fornitori224,00%                    (0)2524,00%6
- perdite da oscillazione cambi finanziamenti v/controllate e collegate-24,00%-324,00%1
- utili da oscillazione cambi vs. clienti e fornitori18824,00%                  (45)19424,00%47
- utili da oscillazione cambi finanziamento v/controllate e collegate37624,00%                  (90)1324,00%3
- ammortamento e svalutazione Customer list-27,90%--27,90%-
- ammortamento marchi-27,90%-81727,90%228
- variazioni del fair value su Warrant (IAS 32)-24,00%--24,00%-
- differenze di valutazione su TFR (IAS 19)-24,00%-624,00%1
- differenze di valutazione su fondo indennità suppletiva di clientela (IAS 37)-27,90%-3924,00%9
Totale imposte differite/anticipate a C.E.1.259                (302)2.513 635
Di seguito si riporta un prospetto di sintesi per la riconciliazione tra l’onere fiscale corrente e l’onere fiscale teorico (IRES, IRAP) e la riconciliazione tra l’aliquota fiscale applicabile e l’aliquota fiscale media effettiva (in migliaia di Euro):
                                                                            
250
RICONCILIAZIONE TRA ONERE FISCALE DA BILANCIO E ONERE FISCALE TEORICO
Risultato prima delle imposte: 2.034
Differenze temporanee 
Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi (variazioni in diminuzione sorte nell’esercizio): (695)
Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi (variazioni in aumento sorte nell’esercizio): 2.261
Riversamento differenze temporanee da esercizi precedenti tassate nell’esercizio:207
Riversamento differenze temporanee da esercizi precedenti dedotte nell’esercizio: (565)
Differenze permanenti 
Svalutazione avviamento e altre immobilizzazioni 
Imposte indeducibili (escluso IRES, IRAP dell'esercizio)71
Spese mezzi di trasporto190
Ammortamenti non deducibili229
vocon aventi rilevanza reddituale a OCI-19
Spese di rappresentanza eccedenti il limite fiscale36
quota TFR indeducibile0
Altre spese indeducibili495
Deduzione Irap su costo del lavoro (7)
Deduzione 10% Irap 
Beneficio "Patent Box"0
Superammortamenti (40)
Crediti d'imposta non fiscalmente rilevanti -
Altre deduzioni permanenti -
Deduzione per Aiuto alla Crescita Economica (ACE) (1.664)
Imponibile fiscale IRES2.533
Imposte correnti lorde sul reddito dell’esercizio 608
Credito per imposte pagate all'estero (266)
Detrazioni per spese di riqualificazione energetica (14)
IRES corrente effettiva su risultato ante imposte328
Determinazione dell’imponibile IRAP 
Differenza tra valore e costi della produzione 4.908
Costi non rilevanti ai fini IRAP16.142
Cuneo fiscale (14.080)
Beneficio "Patent Box"0
Imponibile fiscale teorico 6.970
Imposta corrente teorica (3,9%)272
Compensi agli amministratori, collaboratori e oneri correlati502
Ammortamenti indeducibile marchi817
                                                                            
251
Altre variazioni in aumento della base imponibile744
Altre variazioni in diminuzione della base imponibile -
Cuneo Fiscale (14.080)
Beneficio "Patent Box"0
Imponibile fiscale IRAP9.033
IRAP corrente effettiva352
7.9Rendiconto finanziario
Sono di seguito sintetizzati i principali fenomeni che hanno influenzato l’andamento dei flussi di cassa nei periodi in esame.
Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dall’attività operativa
Situazione al
(In migliaia di Euro)
31 dicembre 2023
31 dicembre 2022
Flussi finanziari derivanti dall'attività operativa
Utile/(perdita) dell’esercizio
1.136
(75.893)
Rettifiche per:
- Ammortamenti
10.842
86.081
- Svalutazioni e accantonamenti netti
1.203
412
- (Proventi)/Oneri finanziari maturati
2.875
689
- Imposte sul reddito
638
265
-Altri movimenti non monetari
134
16.694
11.688
Variazioni di:
- (Incremento)/Decremento rimanenze
(2.866)
(9.317)
- (Incremento)/Decremento crediti commerciali
(374)
2.119
- Incremento/(Decremento) debiti commerciali
8.415
916
- Incremento/(Decremento) altre attività e passività
(6.469)
2.425
- Liquidazione di benefici a dipendenti e variazione fondi
(18)
(74)
Flusso generato/(assorbito) dalla gestione operativa
15.380
7.757
Interessi pagati
(2.901)
(2.164)
Imposte sul reddito pagate
(933)
(1.331)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalla gestione operativa
11.547
4.262
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall’attività di investimento
                                                                            
252
(In migliaia di Euro)Situazione al
31 dicembre 202331 dicembre 2022
Flussi finanziari derivanti dall’attività di investimento
Acquisto di Società controllata, al netto della liquidità acquisita ed altri costi(2.945)(1.261)
(Acquisti)/Cessione di immobili, impianti e macchinari ed attività immateriali(3.977)(3.875)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall’attività di investimento(6.922)(5.136)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall’attività di finanziamento
(In migliaia di Euro)Situazione al
31 dicembre 202331 dicembre 2022
Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento
Altre attività e passività finanziarie(1.761)(1.224)
(Distribuzione dividendi)-(1.012)
Altri movimenti del patrimonio netto(577)280
Incremento/(Decremento) debiti verso banche e altri finanziatori(749)3.715
Pagamento di costi di transazione relativi a passività finanziarie-106
Flusso netto generato/(assorbito) dall’attività di finanziamento(3.087)1.865
7Rapporti con parti correlate
La Società ha intrattenuto, e intrattiene tuttora, rapporti di varia natura, in prevalenza di tipo commerciale, con parti correlate individuate sulla base dei principi stabiliti dal Principio Contabile Internazionale IAS 24. Le operazioni intervenute con le parti correlate non sono qualificabili come atipiche come inusuali, rientrando invece nell’ordinario corso degli affari della Società. Tali rapporti riguardano in prevalenza (i) la fornitura di prodotti e accessori per la telefonia mobile, (ii) la fornitura di servizi funzionali allo svolgimento dell’attività e (iii)
                                                                            
253
l’erogazione di finanziamenti nei confronti delle suddette parti correlate. Le Operazioni con Parti Correlate, come definite dallo IAS 24 e disciplinate dall’art. 4 del Regolamento Consob 17221 del 12 marzo 2010 (e successive modifiche), poste in essere dalla Società al 31 dicembre 2023 riguardano rapporti in prevalenza di natura commerciale relativi alla fornitura di beni e alla prestazione di servizi. Si riporta di seguito l’elenco delle parti considerate correlate con le quali sono intervenute transazioni nel corso dell’esercizio 2023 indicando la tipologia di correlazione:
Parti correlateTipologia e principale rapporto di correlazione
Cellular Swiss S.A.Società collegata partecipata da Cellularline S.p.A. al 50% (consolidata con il metodo del patrimonio netto); i restanti soci sono: Maria Luisa Urso (25%) e Antonio Miscioscia (25%)
Cellular Spain S.L.U.Società partecipata al 100%
Systema S.r.l.Società partecipata al 100%
Cellular Inmobiliaria Italiana S.L.U.Società partecipata al 100%
Cellular Immobiliare Helvetica S.A.Società partecipata al 100%
Worldconnect AGSocietà partecipata al 80%, (consolidata con il metodo integrale); i restanti soci sono Samuel Gerber (15%) e CAE Invest AG (5%).
Coverlab S.r.l.Società partecipata al 55%; i restanti soci sono Andrea Fabbri (38%) e Marco Diotallevi (7%).
Cellular USA Inc.Società partecipata al 100%
Subliros S.L.Società partecipata al 80%; i restanti soci sono Oscar Luque (6%) e Pol Ros (14%)
Peter Jäckel GmbhSocietà partecipata al 60%; i restanti soci sono Peter Jäckel Immobilien (20,4%) e Kerstin Jäckel (19,6%)
Cellularline Middle East FZESocietà costituita ad aprile 2023, controllata al 100%.
Christian AleottiAzionista di Cellularline S.p.A.
La tabella che segue illustra i saldi patrimoniali delle Operazioni con Parti Correlate poste in essere da Cellularline fino al 31 dicembre 2023:
 
Crediti finanziari
non correnti
(In migliaia di Euro)
Crediti commerciali correnti
(Debiti
commerciali)
Altre Attività/
(passività)
Cellular Swiss S.A.
                                      3.761
-
                                            -
                                            -
Cellular Spain S.L.U.
                                    10.601
-
-
                                            -
Systema S.r.l.
                                      1.590
-
(554)
                                         114
                                                                            
254
Wordconnect AG                                           66                                       5.400 (30)                                            -
Cellular Inmobiliaria Italiana S.L.U. -                                          329                                             -                                             -
Cellular Immobiliare Helvetica S.A. -                                          911                                             -                                             -
Coverlab                                           10                                            50                                             -                                             (39)
Cellular USA Inc.                                           16                                            72                                             -                                             -
Subliros S.L.                                             3                                          150                                             -                                             -
Peter Jackel Gmbh                                         186                                            -                                             5                                             -
Middle East                                      1.106                                             - (16)                                            -
Totale                                     17.341                                        6.912 (605)                                          75
Incidenza sulla voce di bilancio35,5%100,0%2,2%0,5%
Si segnala che i crediti commerciali sono esposti nel bilancio al netto dei relativi debiti commerciali.
La tabella che segue illustra i saldi economici delle Operazioni con Parti Correlate poste in essere da Cellularline fino al 31 dicembre 2023:
 
Ricavi delle vendite
(Costo del venduto)
(Costi di vendita e distribuzione)
(Costi generali e amministrativi)
Altri (costi) ricavi non operativi
Proventi finanziari
Cellular Swiss S.A.
                                      5.433
                                            -
                                            -
(2)
                                            -
                                            -
Cellular Spain S.L.U.
                                      9.060
                                            -
                                            -
-
                                            -
                                             2
Systema S.r.l.
                                      4.044
(1.160)
                                           41
                                            -
(125)
                                            -
Worldconnect A.G.
                                           30
(277)
(1)
                                            -
                                            -
                                         168
Coverlab
                                             9
                                            -
                                            -
                                            -
                                            -
                                             3
Cellular USA Inc.
                                             5
                                            -
                                            -
                                            -
                                            -
                                             1
Subliros S.L.
                                            -
                                            -
(0)
                                            -
                                            -
                                             3
Peter Jackel Gmbh
                                         1.143
                                            -
                                            -
                                            -
(20)
                                            -
                                                                            
255
Middle East
                                      1.108
(53)
                                           22
                                            -
                                            -
                                            -
Christian Aleotti
                                            -
                                            -
                                            -
(10)
                                            -
                                            -
Totale
20.832
(1.491)
61
(12)
(145)
177
Incidenza sulla voce di bilancio
16,4%
1,9%
-0,3%
0,1%
-30,4%
56,4%
Si segnala che i principali rapporti creditori/debitori ed economici con Parti Correlate intrattenuti da Cellularline nel periodo chiuso al 31 dicembre 2023 sono i seguenti:
Cellular Swiss S.A.: rapporto di natura commerciale relativo alla cessione di beni destinati alla vendita da parte di Cellularline a Cellular Swiss S.A., con riaddebito da parte di quest’ultima di quota-parte dei contributi di natura commerciale sostenuti per l’acquisizione di nuova clientela e/o lo sviluppo di quella esistente;
Cellular Spain SLU: rapporto di natura commerciale relativo alla cessione di beni destinati alla vendita da parte di Cellularline a Cellular Spain S.L.U., con riaddebito da parte di quest’ultima di quota-parte dei contributi di natura commerciale sostenuti per l’acquisizione di nuova clientela e/o lo sviluppo di quella esistente;
Systema S.r.l.: rapporto di natura commerciale relativo alla cessione di beni destinati alla vendita da parte di Cellularline a Systema S.r.l.;
Worldconnect A.G.: rapporto di natura commerciale relativo alla cessione di beni destinati alla vendita da parte di Cellularline a Worldconnect A.G.;
Coverlab S.r.l.: rapporto di natura commerciale relativo alla cessione di beni destinati alla vendita da parte di Cellularline a Coverlab S.r.l.;
Cellular USA inc.: rapporto di natura prestazione di servizi da parte di Cellularline a Cellular USA inc.;
Subliros S.L.: rapporto di natura commerciale relativo alla cessione di beni destinati alla vendita da parte di Cellularline a Subliros S.L.;
                                                                            
256
Peter Jäckel Gmbh: rapporto di natura commerciale relativo alla cessione di beni destinati alla vendita da parte di Cellularline a Peter Jäckel Gmbh;
Cellularline Middle East FZE: rapporto di natura commerciale relativo alla cessione di beni destinati alla vendita da parte di Cellularline a Middle East FZE;
Christian Aleotti: due contratti di locazione di cui Cellularline è parte, in qualità di conduttore, stipulati in data 1° settembre 2017 e 16 ottobre 2017.
8Altre informazioni
Prospetto riepilogativo del bilancio della Società che esercita l'attività di direzione e coordinamento
La Società non è sottoposta ad attività di direzione e coordinamento.
Passività potenziali
Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, gli Amministratori della Società ritengono che, alla data di approvazione del presente bilancio, i fondi accantonati siano sufficienti a garantire la corretta rappresentazione dell’informazione finanziaria.
Rischi
Si precisa inoltre che la Società è esposta ai rischi di varia natura già illustrati nel Paragrafo 13 della Relazione sulla Gestione del consolidato.
Garanzie concesse a favore di terzi
Non sono in essere fidejussioni passive a favore di terzi.
                                                                            
257
Numero dipendenti
Il numero medio dei dipendenti della Società, ripartito per categoria, è stato il seguente:
Ammontare dei compensi spettanti agli Amministratori Delegati ed ai Dirigenti con responsabilità strategiche
Si riportano nella seguente tabella i compensi:
Categoria20232022
(In migliaia di Euro)
Amministratori Delegati995 1.000
Altri dirigenti con responsabilità strategiche242 184
Totale compensi1.237 1.184
Il compenso degli Amministratori Delegati comprende sia l’emolumento per tale carica che la retribuzione come dirigenti.
Ammontare dei compensi spettanti ad Amministratori e sindaci
Il compenso al Consiglio di Amministrazione per l’anno 2023 ammonta a circa Euro 318 migliaia.
Il compenso del Collegio sindacale per l’anno 2023 è pari circa ad Euro 77 migliaia.
NUMERO MEDIO DIPENDENTI
ORGANICOMediaMedia
20232022
Dirigenti1214
Quadri4040
Impiegati143136
Operai11
Apprendisti Impiegati1111
TOTALE207202
                                                                            
258
Ammontare dei compensi spettanti alla Società di Revisione legale
La Società, con delibera dell’Assemblea dei Soci del 16 aprile 2019, ha nominato revisore legale la società KPMG S.p.A., a cui è affidato il controllo contabile fino alla approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2027. I compensi per il controllo contabile del bilancio civilistico e consolidato (anche semestrale) ammontano complessivamente a Euro 125 migliaia, oltre ad Euro 37 migliaia per altri incarichi finalizzati all’emissione di un’attestazione e ad Euro 18 migliaia per altri servizi contabili come mostra la seguente tabella:
(In migliaia di Euro)
Tipologia di servizi
Destinatario
Network KPMG
2023
KPMG S.p.A.
125
A) Incarichi di revisione
Capogruppo
Rete KPMG
-
KPMG S.p.A.
37
B) Incarichi finalizzati all’emissione di un’attestazione
Capogruppo
Rete KPMG
-
KPMG S.p.A.
3
C) Altri servizi
Capogruppo
Rete KPMG
15
Totale Capogruppo
180
EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA DATA DI CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
Dall’inizio dell’esercizio 2024 fino alla data odierna, la Società Cellularline S.p.A., nell’ambito di autorizzazione all’acquisto di azioni proprie deliberata dall’Assemblea dell’Emittente il 22 novembre 2023, ha acquistato nr. 258.074 azioni proprie ordinarie per un controvalore complessivo di Euro 703.181. Alla data odierna Cellularline detiene direttamente n. 785.281 azioni proprie, pari al 3,59% del capitale sociale avente diritto di voto.
Nel corso dei primi mesi dell’anno 2024, come da comunicazione di internal dealing, inoltre:
l’Amministratore Delegato dott. Christian Aleotti, ha acquistato 500.368 azioni ordinarie, raggiungendo la quota di partecipazione al capitale sociale pari a 12,15%;
                                                                            
259
il presidente del Consiglio di Amministrazione dr. Antonio Luigi Tazartes ha acquistato complessivamente 920.368 azioni ordinarie, raggiungendo complessivamente la percentuale di partecipazione al capitale pari al 7,08%.
In data 28 febbraio 2024 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Business Plan 2024-2027.
Reggio Emilia, lì 13 marzo 2024
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
____________________ Antonio Luigi Tazartes
APPROVAZIONE DEL BILANCIO D’ESERCIZIO E DELIBERE INERENTI
Signori Azionisti,
nell’invitarVi ad approvare il progetto di bilancio di esercizio della Vostra Società al 31 dicembre 2023, Vi proponiamo di destinare l’utile d’esercizio pari a Euro 1.136.461, alla distribuzione di dividendi nel seguente modo:
                                                                            
260
in contanti per un importo pari ad Euro 0,087 per azione ordinaria avente diritto, e quindi per massimi Euro 1.834.213, utilizzando integralmente l’utile dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, pari ad Euro 1.136.461 e una porzione della “Riserva per Riporto Utili a Nuovo” per importo di Euro 697.752
mediante assegnazione gratuita agli azionisti, a titolo di dividendo straordinario, massime n. 329.420 azioni proprie ordinarie, in misura di 1 azione propria ordinaria ogni 64 azioni ordinarie possedute, con esclusione delle azioni proprie detenute il giorno
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
____________________ Antonio Luigi Tazartes
                                                                            
261
ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2023 AI SENSI DELL’ART. 81-TER DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI
1. Il sottoscritto Christian Aleotti, in qualità di Amministratore Delegato, e Mauro Borgogno, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari della Società Cellularline, attestano, tenuto conto anche di quanto previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa;
l’effettiva applicazione, delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023.
2. Al riguardo si segnala che non sono emersi aspetti di rilievo.
3. Si attesta inoltre che:
3.1. Il Bilancio d’esercizio annuale per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 della Società Cellularline S.p.A.:
è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale economica e finanziaria dell’emittente.
3.2. La relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell’emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.
Reggio Emilia, 13 marzo 2024
                                                                            
262
Christian AleottiMauro Borgogno
____________________Amministratore Delegato ____________________Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari